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YA – La battaglia di Campocarne di Roberto Recchioni

ya“Le storie sono tutto quello che abbiamo… senza di loro… noi siamo niente.”

In un momento assai prolifico della sua carriera che lo vede al timone della vita 2.0 dell’indagatore dell’incubo Dylan Dog e di Orfani, la serie sci-fi creata insieme ad Emiliano Mammuccari arrivata già alla terza stagione, e al centro di una rete di collaborazioni importanti come quelle dei volumi di pregio pubblicati per Bao Publishing [ancora Orfani, ma anche Chambara, che raccoglie due fumetti pubblicati per la collana Le Storie, di Sergio Bonelli Editore], la collana I maestri del’orrore per Star Comics e la serie Battaglia per Editoriale Cosmo; e con il primo film da lui ideato in produzione [Monolith, co-prodotto da Sergio Bonelli Editore e Sky Cinema], Roberto Recchioni arriva in libreria anche Mondadori – Chrysalide con il suo primo romanzo: YA – La battaglia di Campocarne.

“Avventura”: questo l’argomento scelto per il suo primo libro. Un racconto d’avventura [primo capitolo di una trilogia che promette di tornare negli store con il volume 2 fra un anno] che si disseta alle sorgenti dell’epica, ritornando proprio alla tradizione dei cantastorie, protagonisti di YA e doppiamente custodi della tradizione orale degli avventurosi fatti narrati: perché cantori dopo aver condotto in prima persona delle gesta raccontate.

Cantori-Protagonisti come il Granduomo, il tenebroso Incappucciato e Nonna Mannaia, compagnia cavalleresca sui generis pronta a tutto pur di vivere alla luce dell’Avventura con la “a” maiuscola, sono da anni ispiratori – proprio attraverso i racconti portati in giro per le piazze dei paesi di Attalya – per l’affiliazione di ragazzi pronti a seguire le loro tracce per entrare a far parte della Compagnia dei Giovani Avventurieri.

E’ proprio quello che accade a Stecco, un ragazzetto “alto come una pertica e magro come l’osso di un cane”, pronto ad abbandonare la sua normalità per seguire il sogno dell’Avventura. Al suo fianco, compagni di viaggio incontrati sulla strada che divide il suo paese, Zarafa dalla magione del Granduomo, una ragazza dai modi davvero bruschi ma dalla forte tempra, chiamata da tutti Marta la Brutta, e un giovane iettatore.

Ragazzi che abbandonano improvvisamente il loro mondo d’infanzia per diventare giovani soldati e improvvisarsi adulti in un mondo di certo poco amichevole. Scheletro narrativo che ricorda la struttura su cui Recchioni aveva costruito anche la prima stagione di Orfani, giovani super soldati costretti, però, a diventare un esercito per difendere quel che resta dell’umanità da una sconosciuta minaccia probabilmente arrivata dal cielo.

Roberto Recchioni, dopo aver fatto viaggiare i suoi lettori nello spazio profondo, e averli fatti approdare su nuovi pianeti, si cimenta su un terreno poco usuale per la narrativa italiana, un fantasy dedicato anche ai più giovani, dallo stile agile e leggero, ma che non lesina nel raccontare con minuzia e freddezza brutture del campo di battaglia, ferite, cattivi incontri e omicidi.

YA – La battaglia di Campocarne si compone, pagina dopo pagina, con una struttura che mette in parallelo il feroce combattimento che dà il titolo al primo volume della saga, con i primi passi mossi da Stecco sul cammino che lo condurrà all’Avventura.

A dar corpo e immagine ai giovani protagonisti del libro è il tratto di Gipi, autore della cover, mentre all’interno del volume è presente in doppia copia, nei risguardi, la mappa del mondo raccontato in YA firmata da Federico Rossi Endrighi.

Una storia assai piacevole, che sa far rimanere in attesa del suo proseguo. Ya.

Luca Ruocco

YA – La battaglia di Campocarne

3.5 Teschi

Autore: Roberto Recchioni

Editore: Mondadori [www.mondichrysalide.it]

Pagine: 227

Illustrazioni/Foto: In sovraccoperta illustrazione di Gipi; nei risguardi illustrazione di Federico Rossi Endrighi

Costo: 18,00 euro

InGenere Cinema

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