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TENET di Christopher Nolan

«La semplicità è la cosa più difficile da ottenere a questo mondo; è l’estremo limite dell’esperienza e l’ultimo sforzo del genio». Con queste parole George Sand ricordava a tutti quanto il traguardo più ambizioso, artisticamente parlando, si possa raggiungere solo attraverso la conquista della semplicità di linguaggio e di esecuzione. Non è di questo avviso, certamente, Christopher Nolan che, a giudicare dalla sua ultima fatica, non rintraccia nella semplicità alcuna soddisfazione o aspirazione.

Tenet è il film più nolaniano di sempre, un superlativo assoluto di tutto quello che questo autore intende per cinema. Ma paradossalmente, Amici di InGenereCinema.com, è anche l’esperienza che meno riesce a comunicare le tantissime qualità del regista di Memento. Infatti, durante i 149 minuti di questa pellicola gigantesca, che forse salverà la sala dalla crisi del covid-19, si può principalmente assistere all’estenuate esaltazione di quella malsana attitudine a complicare, a confondere e rendere arduo il racconto che tanto piace al cineasta britannico. Tenet è un anabolizzante per il cinema di Nolan: seppure aumenta a dismisura la massa muscolare, appesantisce e ammala tutti gli organi interni che permettono a questo organismo di vivere. Ne vale davvero la pena?

Ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale, Tenet ci conduce dove le nazioni si uniscono, al di là dei loro interessi, per risolvere un enigmatico intrigo. A Il Protagonista, un agente senza nome, ben addestrato e molto sensibile, viene assegnato un importante compito: fermare quella che potrebbe rivelarsi un’apocalisse planetaria, una minaccia peggiore dell’Armageddon. Ma in questa ardua missione non sarà solo, in suo aiuto accorrerà un partner e una sua vecchia conoscenza. L’unico modo per salvare il mondo sembrerebbe essere racchiuso in una misteriosa parola: Tenet. Per fronteggiare la minaccia globale, infatti, i due agenti speciali dovranno svolgere le loro azioni al di là del tempo reale e dovranno essere in grado di attuare una manipolazione temporale, nota come inversione. Non si tratta di un viaggio nel tempo, ma di un’alterazione del flusso che apporta una deviazione del corso naturale delle cose. L’inversione è l’idea della materia con una sua entropia invertita, quindi attraversa il tempo in senso inverso, relativamente a noi. È un’arma a doppio taglio perché, se impiegata su larga scala, potrebbe diventare una forma di terrorismo ma, allo stesso tempo, è il mezzo più efficace che il Protagonista e il suo partner hanno per salvare l’umanità ed evitare una terza guerra mondiale.

Ora, per avere un’idea di ciò che vi aspetta al cinema dovete immaginare Tenet come un Inception elevato alla decima. A confronto, il film con Leonardo DiCaprio vi potrebbe apparire lineare quanto una puntata di Friends. Nolan fa di tutto per dimostrare la sua abilità nella costruzione di prodotti enormi dal fortissimo impatto spettacolare e cinematografico, eppure così inaccessibili al proprio significato o, più semplicemente, al proprio racconto inteso come svolgimento degli eventi. Occorrerebbe prendere appunti durante la proiezione, annotarsi luoghi visitati e personaggi incontrati. Perfino quando questi incontri avvengono, poiché in questo film lo scorrere del tempo è intrecciato, invertito, ciò che stiamo osservando adesso non è necessariamente ciò che sta accadendo mentre lo guardiamo. Potrebbe trattarsi di un evento del passato o del futuro, chi lo sa?

Se questo modo di decostruire la struttura filmica è marchio di fabbrica della ditta Nolan, in questo film – e forse, a parere di chi scrive, da quando il sodalizio di scrittura con il fratello minore Jonathan si è interrotto – si dimostra fastidiosamente contorto. O, più prosaicamente, meno soddisfacente per lo spettatore rispetto ad altri lavori come The Prestige o Memento. In Tenet tutto è portato all’eccesso, all’estremo e sfortunatamente questo nolanissimo sembra ipertrofizzare maggiormente i vizi, piuttosto che i pregi. Aggiungete, inoltre, che le aspettative per questa pellicola sono grandi quanto le ambizioni del proprio regista e avrete il cocktail perfetto per una delusione cocente.

Detto questo, Amici di InGenereCinema.com, voi siete grandi amanti della settima arte e certamente correrete in sala – meglio per una proiezione in 70mm, fidatevi – a vedere quest’ultima titanica fatica del vecchio Christopher Nolan e fate bene a farlo. Ma, solo una avvertenza: se una volta fuori dal cinema una sensazione di confusione e di incertezza vi riempirà il cuore e la mente, non abbiate paura. È tutto normale. Non è Covid, è solo Tenet!

Paolo Gaudio

TENET

Regia: Christopher Nolan

Con: John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Michael Caine, Kenneth Branagh

Uscita in sala in Italia: mercoledì 26 agosto 2020

Sceneggiatura: Christopher Nolan

Produzione: Warner Bros. Pictures, Syncopy

Distribuzione: Warner Bros. Italia

Anno: 2020

Durata: 149’

InGenere Cinema

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