Home / Recensioni / In sala / THE DANISH GIRL di Tom Hooper

THE DANISH GIRL di Tom Hooper

Danish locandinaEddie Redmayne si conferma uno degli attori giovani più talentuosi degli ultimi tempi. Lo abbiamo visto in precedenza in Les misérables dello stesso Hooper, e poi protagonista nello splendido La teoria del tutto, in un ruolo difficilissimo per la cui ottima interpretazione si è aggiudicato diversi premi, tra cui l’Oscar come Miglior Attore Protagonista. Con Hooper, Redmayne torna protagonista in The Danish Girl, il primo film dedicato alla figura di Lili Elbe, il primo transessuale nella storia ad essersi sottoposto alle operazioni chirurgiche per cambiare sesso. Ma veniamo prima agli aspetti tecnici. The Danish Girl si colora di una fotografia molto curata, di Danny Cohen [direttore della fotografia degli altri film di Hooper], che gioca con il chiaroscuro, e si adorna da una scenografia che ricopre un ruolo fondamentale, che va a braccetto con i costumi d’epoca, punto focale della vita di Lili e di sua moglie.

Copenaghen, 1926. La coppia formata da Einar Wegener [Eddie Redmayne] e Gerda [Alicia Vikander] è solida. Sposati da sei anni, tra i due niente farebbe pensare ad una possibile crisi, e difatti il feeling che si è venuto a creare negli anni è tangibile.

Danish 1I due condividono la passione per la pittura: Einar è un pittore paesaggista che sta pian piano affermandosi, mentre Gerda è una ritrattista. Spesso è proprio Einar a posare per Gerda, vestendosi da donna, diventando musa ispiratrice della moglie: si tratta di un gioco che all’inizio li diverte entrambi, e che di colpo farà emergere la figura di Lily. L’uomo comincia a sentirsi a suo agio negli abiti femminili, e si accorge di stare cambiando, e che la personalità di Einar sta cedendo il passo a Lily… Gerda, che accetta la nuova identità del marito, e la loro relazione assume una nuova connotazione. I due si trasferiscono a Parigi, città più moderna di Copenaghen, dove Einar/Lily matura l’idea di sottoporsi alla prima operazione al mondo di cambio sesso.

Danish 3É narrativamente che The Danish Girl non convince affatto. Si ha come la sensazione che tutto sia gestito con troppa superficialità e leggerezza, nonché con facilità. La stessa Gerda, resasi conto dei cambiamenti del marito, non sembra soffrirne come farebbe una donna veramente innamorata, e lo stesso senso di colpa che ammette di provare per aver trascinato il marito nell’universo femminile, facendolo posare per i suoi ritratti in abiti e pose femminili, non è approfondito. La crisi di Lili risulta essere troppo repentina e la sua decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico trattata con superficialità. La società degli anni ’20 e ’30 non è presente, come se il regista si fosse concentrato sulla figura della coppia escludendo sia il contesto storico che culturale e sociale dell’epoca, e questa è una grave mancanza. L’unico ‘intruso’ nella vicenda é Henrik [Ben Whishaw] un amico o forse amante di Lili, la cui figura è approssimativa e molto sfuggente. Restano, comunque, le belle interpretazioni di Redmayne e Vikander, e il solo input di Hooper di raccontare una storia da pochi conosciuta e dalla quale si possono trarre molti spunti di riflessione.

Il film é nelle sale italiane dal 18 febbraio.

Gilda Signoretti

THE DANISH GIRL

Voto film: 

2.5 Teschi

Regia: Tom Hooper

Con: Eddie Redmayne, Alicia Vikander

Uscita in sala in Italia: giovedì 18 febbraio 2016

Sceneggiatura: Lucinda Coxon

Produzione: Working Title, Pretty Pictures

Distribuzione: Universal Pictures

Anno: 2015

Durata: 120′

Gilda Signoretti

x

Check Also

ABIGAIL – Al cinema con Universal Pictures dal 16 maggio

Arriverà nelle sale italiane dal 16 maggio, distribuito da Universal Pictures International ...