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MUNE – Il guardiano della Luna di Alexandre Heboyan e Benoit Philippon

mune1Cosa succederebbe se il Sole non tornasse a splendere ogni mattina? O se la Luna dimenticasse di fare il suo giro e di illuminare le stelle e il cielo della notte?

Queste le suggestioni che ci regala Mune – Il guardiano della Luna, bellissima favola della buonanotte dai creatori di Kung-Fu Panda.

Mune è un giovane piccolo fauno che si occupa di illuminare la foresta di notte. Rispetto alle altre creature notturne, non appare molto interessato a queste attività, ma preferisce esplorare il bosco e giocare con i suoi amici animali. Nonostante gli ammonimenti del padre, Mune rifugge da ogni responsabilità, ma a seguito della sua inaspettata elezione come nuovo guardiano della Luna sarà costretto ad affrontare tutte le sue paure e a combattere al fine di proteggere il mondo dalle forze del male che hanno oscurato il Sole e la Luna.

Attraverso questa avventura, il piccolo fauno, entrerà nell’età adulta scoprendo il valore dell’amicizia di Sohone, neo eletto guardiano del Sole e di Glim, vivace e radiosa creatura di cera.

mune2È dall’animazione che spesso ci giungono gli spunti più interessanti e creativi del Genere fantastico e Mune – Il guardino della Luna ne è un esempio.

Alexandre Heboyan, coadiuvato dall’esordiente Benoit Philippon, confeziona una favola suggestiva e coloratissima che si accosta ad una narrazione classica, ma con l’obiettivo ultimo ed ambizioso di costruire un universo popolato da creature ed ambienti che riscaldano la nostra fantasia. Per certi versi l’estetica di questo disegno animato ricorda quella di Miyazaki – quello di Momonoke nello specifico – ma anche quella di alcune illustrazioni di Shaun Tan ed il suo modo originale di tratteggiare creature stravaganti e fantastiche.

La costruzione di questo immaginario non si pone il limite costrittivo del target – vale a dire i bambini – concedendosi la libertà di atmosfere maggiormente ricercate e punti di ripresa poco consueti per un prodotto d’intrattenimento per l’infanzia.

mune3Soprattutto, la modernità di Mune – Il guardiano della Luna si può rintracciare nella capacità di utilizzare più di una tecnica d’animazione, caratterizzando nettamente e con forza alcuni percorsi narrativi. Splendido, ad esempio, il momento in cui Mune e Glim attraversano il confine che separa il loro mondo da quello dei sogni al fine di recuperare una nuova Luna per le loro nottate.

mune4L’animazione classica che si alterna e si scontra con quella contemporanea generata al computer, permette agli spettatori di vivere ad occhi spalancati l’emozione del viaggio onirico o più semplicemente di godere della fantasia e della creatività di chi ha l’onore e l’onore di raccontare, vera prerogativa – a parere di chi scrive – del cinema fantastico.

Heboyan ha il grande merito di accostarsi ad un racconto canonico è rassicurante – come farebbe ogni genitore quando mette a letto il proprio bambino – rendendolo, però, emotivo e brillante nella forma.

Dunque, è il “come” non il “cosa” che rende Mune un film da non perdere.

Paolo Guadio

MUNE – Il guardiano della Luna

3 Teschi

Regia: Alexandre Heboyan, Benoit Philippon

Sceneggiatura: Alexandre Heboyan, Benoit Philippon

Uscita in sala in Italia: giovedì 5 febbraio 2015

Produzione: Onyx Films, Mikros Image, Kinology

Distribuzione: Notorius Pictures

Anno: 2015

Durata: 87′

InGenere Cinema

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