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SAW X di Kevin Greutert

Finalmente ci siamo: a ridosso di Halloween arriva nelle sale italiane il nuovo capitolo di Saw. Tra i fan della saga l’hype è molto alto, anche se, a ben vedere, le premesse per Saw X sono scoraggianti [e sì, ci riferiamo a Spiral – L’eredità di Saw]; ciononostante, era difficile trattenersi dallo sperare che, al culmine dell’amarezza per la brutta piega che ultimamente il franchise aveva preso, qualcuno all’interno della produzione decidesse che fosse ora di risollevarne le sorti. Come sempre in questi casi, il rischio è quello di andare ad infossarsi in una fanghiglia di formule e stilemi che, se risultavano sicuramente originali e persuasivi alle origini, perché ideate ed abilmente giostrate dalla stessa mente creatrice – in questo caso, menti creatrici, quelle di James Wan e Leigh Whannel – a lungo andare questi si svuotano del loro significato originario, per divenire delle vuote ripetizioni.

Ma il franchise deve andare avanti, e tocca inventarsi qualcosa di nuovo, cercando nel frattempo di non spezzare il fragile equilibrio che ha contribuito a fare del film un’icona. Ci sono riusciti i produttori Oren Koules e Mark Burg, che con il decimo capitolo hanno giocato saggiamente le loro carte attraverso una serie di scelte strategiche, prima fra tutte quella di mettere Kevin Greutert alla regia.

Greutert è uno di quelli che hanno contribuito a fare di Saw la saga-icona che conosciamo, visto e considerato che ha montato quasi tutti i film della serie [ad eccezione dello spin-off Spiral], e gli unici che non seguito in cabina di montaggio – Saw VI e Saw 3D – Il capitolo finale – li ha addirittura diretti.  Una scelta azzeccata, dunque, ma quella del soggetto non si rivela da meno.

Al centro di Saw X [che cronologicamente si colloca tra SawL’enigmista e Saw II – La soluzione dell’enigma] troviamo infatti Jigsaw, un John Kramer [Tobin Bell] sfiancato dal cancro, e a cui non restano che tre mesi di vita per svolgere il “molto lavoro” restante. Venuto a sapere dell’esistenza di una cura miracolosa, però, egli si reca in Messico per sottoporsi ad un intervento chirurgico, con annessa cura farmacologica, ad opera di un’équipe medica diretta da una sedicente dottoressa norvegese [Synnøve Macody Lund], il cui padre sarebbe l’inventore della terapia rivoluzionaria. Malauguratamente, però, l’associazione cui si rivolge si rivela essere nient’altro che una banda di malavitosi truffatori seriali, che altrettanto malauguratamente hanno avuto la pensata di raggirare l’Enigmista. C’è bisogno di aggiungere altro?

Il decimo capitolo della saga si rivela, inoltre, diverso dagli altri in ragione di alcune novità che appaiono come una boccata di aria fresca di cui, evidentemente, Saw aveva bisogno: di per sé, la scelta di incentrare un intero film su un tassello della vita di Kramer è già un elemento innovatore, ma bisogna considerare anche la totale assenza dell’elemento poliziesco, fino ad ora una componente fondamentale dei film, così come l’entrata in scena di un nuovo, intrigante personaggio [e non diremo di più]; tuttavia, è soprattutto l’ambientazione a Città del Messico che, nella prima parte del film, contribuisce a dare alla storia un carattere esotico che era del tutto estraneo alla saga, per esempio attraverso il giallo e le luci dorate che permeano le riprese all’esterno, dati dalla fotografia di Nick Matthews, o le numerose scene in cui i personaggi parlano in spagnolo, o ancora gli inserti di musica dalle sonorità tribali.

Ma niente paura, a controbilanciare questa buona dose di innovazione ci sono molti elementi di conservazione, di cui menzioneremo solo l’aspetto forse più evidente, ovvero la struttura stessa del film, tipicamente basata su una dialettica tra passato e presente, detto e non detto [o meglio, mostrato e non mostrato]; e per i più nostalgici ci sarà anche un ritorno inaspettato.

A proposito di elementi di conservazione, le già truculente torture [o test, a seconda dei punti di vista], guadagnano ulteriore pregio dall’abile regia di Greutert che, insieme ad un uso studiato delle musiche, contribuisce a creare un clima di tensione altissima, regalando ai fan del torture porn qualche minuto di pura goduria.

Riuscita, infine, la parte conclusiva del film, che tiene lo spettatore col fiato sospeso per una buona mezz’ora; peccato solo per la mancanza di quel clima di cupa inquietudine che sembra essersi irrimediabilmente perso, diciamo, dal quarto capitolo in poi.

Giorgia Marzucca

SAW X

Regia: Kevin Greutert

Con: Tobin Bell, Shawnee Smith, Synnøve Macody Lund, Steven Brand, Renata Vaca, Joshua Okamoto, Octavio Hinojosa, Paulette Hernandez

Uscita in sala in Italia: mercoledì 25 ottobre 2023

Sceneggiatura: Pete Goldfinger, Josh Stolberg

Produzione: Lionsgate Productions, Twisted Pictures

Distribuzione: Eagle Pictures

Anno: 2023

Durata: 118’

InGenere Cinema

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