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MISS PEREGRINE – LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI di Tim Burton

Plastici infestati da bio-esorcisti. Città gotiche protette da uomini pipistrello. Uomini con forbici al posto delle mani. Re delle zucche. Paesaggi innevati… e il Natale. Nell’immaginario comune tutto questo viene ricollegato, da molti anni, a un solo uomo: Tim Burton. Dopo tanto tempo il pubblico si è talmente abituato ai suoi scenari oscuri e fantasiosi, che sembra che il regista di Burbank sia quasi costretto a continuare ad offrire tutto ciò, poiché appena prova a cambiare qualcosa nel suo stile, gli spettatori rimangono disorientati, chiedendosi se quello che hanno visto sia effettivamente una sua opera vera è propria. Basta citare il caso di Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie: dopo l’annuncio che alle redini del remake ci sarebbe stato proprio Burton, il pubblico è andato subito in visibilio al solo pensiero di poter vedere infuso il suo universo visionario nelle scimmie ideate da Pierre Boulle, in particolar modo nel trucco e nella scenografia. Purtroppo, la scelta di distanziarsi temporaneamente ha lasciato con l’amaro in bocca: niente scimmie e scenografie “Burtoniane”, niente atmosfere particolarmente dark, niente di niente. Solo un’opera che sembrava realizzata da un giovane regista alle prime armi, priva di carattere. E così, da lì in poi Burton ha corretto il tiro, tornando al fantastico, allo strambo e all’oscurità [Big Fish, Charlie e la fabbrica di cioccolato, Sweeney Todd, per citarne alcuni] e nel romanzo di Ransom Riggs, La casa dei bambini speciali di Miss Peregrine, il cineasta ha trovato il soggetto ideale per dare libero sfogo al suo personale mondo visivo. A sua volta, Riggs è come se avesse servito su un piatto d’argento la sua opera letteraria al regista, dando l’impressione di essersi direttamente ispirato al mondo burtoniano.

La storia segue le vicende del giovane Jake Portman [Asa Butterfield], che dopo aver subito una disgrazia in famiglia, parte per il Galles alla ricerca di risposte riguardanti le tante storie raccontategli da suo nonno Abraham [Terence Stamp] fin dalla più tenera età. L’anziano patriarca ha sempre confidato al nipote di essere cresciuto insieme a dei bambini dalle abilità straordinarie e di essere stato ospitato con loro nella casa dell’educatrice Miss Peregrine [Eva Green], con tanto di fotografie come prova. Una volta giunto sul posto, Jake scopre che la casa venne bombardata dalla Luftwaffe il 3 settembre 1943 e che ciò che ne rimane sono solo dei resti. L’abitazione in rovina, però, sembra ancora abitata da strane presenze che accompagneranno Jake in un magico mondo, incastrato fra il passato e il presente.

Come specificato, Burton ritorna in luoghi e situazioni ormai ben familiari, ed è proprio questo il punto di forza del film, facendo spuntare un sorriso agli spettatori più affezionati. Si rimane estasiati nel rivedere certi aspetti fisici, certi lineamenti fuori dal comune, quasi come riassaggiare le gustose pietanze di uno chef di fiducia, con sapori ormai inconfondibili [autocitazioni, come un giardino invaso da sculture vegetali già visto in Edward mani di forbice, ad esempio].

La storia volge anche uno sguardo al cinema supereroistico, che il regista ha contribuito a formare col suo Batman, rappresentato da un accostamento immediato con gli X-Men, dove Miss Peregrine ricopre il ruolo di una sorta di Charles Xavier al femminile. Ritorna anche la tematica del giovane a disagio con il noioso e falso mondo degli adulti, che scopre il benessere solo in compagnia di individui bizzarri, molto più sinceri e spontanei. Insomma, proprio come in La sposa cadavere, un mondo celato dietro le monotone apparenze del reale, con la presenza di intonazioni fiabesche che ne tengono a freno altre indirizzate verso l’horror.

L’unica parte debole è incentrata sul meccanismo dei viaggi nel tempo [tematica affrontata per la seconda volta dopo Planet of the Apes], che può risultare dispersivo in certe parti. Una tematica che si può confrontare con la carriera dello stesso Tim Burton, attraverso una frase pronunciata da Miss Peregrine: “Non si parla del futuro. A noi piace vivere nel buon vecchio presente”. Solo lui può decidere se abbracciare una nuova visione futura, o continuare con il buon vecchio presente fatto di scenari oscuri e immaginosi. Spetterà poi al pubblico determinare se la scelta possa risultare vincente o meno.

Luca Pernisco

MISS PEREGRINE – LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI

Regia: Tim Burton

Con: Eva Green, Asa Butterfield, Ella Purnell, Samuel L. Jackson, Terence Stamp, Judi Dench, Rupert Everett, Chris O’Dowd, Allison Janney

Uscita sala in Italia: giovedì 15 dicembre 2016

Sceneggiatura: Jane Goldman

Produzione: Tim Burton Productions, Chernin Entertainment, Scope Pictures, St. Petersburg Clearwater Film Commission, TSG Entertainment

Distribuzione: 20th Century Fox Italy

Anno: 2016

Durata: 127’

InGenere Cinema

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