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ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO di James Bobin

Dove eravamo rimasti: Alice Kingsleigh ha trascorso gli ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il mare aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico che la riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamente i suoi amici: il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto, che sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici – e nemici – in diversi momenti della loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio.

A sei anni di distanza dal ricco, fortunato, discusso e criticatissimo Alice in Wonderland, a firma Tim Burton, la Disney torna alla carica con Alice attraverso lo specchio, il sequel meno necessario – fatti salvi i sacrosanti interessi economici – dalla storia recente del nostro amatissimo cinema. Burton non ha mai amato Carroll e non ne ha mai fatto un mistero, recidendo completamente ogni connessione con i suoi scritti e trasformando il Paese delle Meraviglie in un trionfo di CGI colorata e sfarzosa. Niente Londra Vittoriana, né giochi di logica o di linguaggio, né tantomeno il non-sense caro al papà letterario di Alice. Ebbene, perso per strada il genio di Burbank, nulla sembra essere cambiato, anzi il buon James Bobin – ora in cabina di regia – si allinea perfettamente alla visione burtoniana capace, con il primo film, di incassare in tutto il mondo una cifra pari a 1.025.467.110 dollari.

alice-attraverso-lo-specchio2Dunque, le star ci sono tutte: da Johnny Deep a Mia Wasikowska, passando per Helena Bonham-Carter fino ad arriavre ad Anne Hathaway. Così come gli effetti speciali da parco giochi, con tanto di immancabile 3D. Non sembra mancare proprio nulla per bissare il successo al botteghino. Eppure, qualcosa non torna: la costruzione scenografica strabordante e maestosa, rende evidente l’assenza di tessuto cinematografico. Fatto fuori ogni riferimento al testo di Carroll – il quale, fu saccheggiato e utilizzato malissimo già nel primo capitolo di questa serie – la pellicola mostra un enorme deficit di contenuto, banalizzando topos come il viaggio nel tempo, o razionalizzando ciò che nasceva folle ed eccentrico, come la genesi dei personaggi più rappresentativi di questa favola.

alice-attraverso-lo-specchio3Alice torna indietro nel tempo e assiste ad alcuni dei momenti più significativi per gli abitanti di Sottomondo. Scoprendo il perché della gigantesca testa della Regina Rossa, dell’odio nei confronti dell’apparente candida sorella e del suo disprezzo nei confronti delle rose, ma anche il motivo del ripetuto the con non-compleanno del povero Leprotto Marzolino.

Tale approccio narrativo del tutto spericolato, trasforma ripetutamente il sequel in un prequel e vice versa, ottenendo solo un risultato: una leggerezza ostentata e decisamente banale.

Se l’impianto estetico, come già detto, potrebbe ancora affascinare il pubblico della sala – nonostante l’aspetto artificiale da Luna Park, appunto -, è la sceneggiatura a non consentire un vera empatia con questi caratteri, che ben presto appaiono privi di vere motivazioni, oppure troppo umani – per non dire borghesi – a confronto con i loro drammi.

alice-attraverso-lo-specchio4Il mondo magico e visionario di Lewis Carroll, che tanto ha influenzato la fantasia di generazioni intere, latita, o peggio si riduce a scellerato utilizzo dei suoi personaggi più cari, i quali via via, appaiono – in questo adattamento, badate bene – vuoti e senza alcuno spessore.

Se non fosse il seguito di un film di così grande successo, il destino di Alice attraverso lo specchio, sarebbe stato simile a quello di tanti seguiti Disney: direct-to-video.

E ho detto tutto.

Paolo Gaudio

ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO

1 Teschi

Regia: James Bobin

Con: Mia Wasikowska, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Michael Sheen, Sacha Baron Cohen

Uscita sala in Italia: mercoledì 25 maggio 2016

Sceneggiatura: Linda Woolverton

Produzione: Walt Disney Pictures

Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

Anno: 2016

Durata: 113’

InGenere Cinema

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