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DER TODESKING di Jorg Buttgereit

Inchinarsi di fronte a Der Todesking [alias il Re della Morte] significa inchinarsi di fronte ad un concetto di morte pura, assoluta e annichilente. Ma che cos’è davvero la Morte?

Il maestro dell’underground teutonico Jorg Buttgereit risponde a questa domanda attraverso sette segmenti popolati da personaggi annientati e abbandonati [sia dal mondo esterno che da loro stessi]. Un episodio per ogni giorno della settimana, a scandire un inevitabile loop di dolore e solitudine.

Lunedì: un uomo, vedendosi intrappolato come il suo pesce rosso, decide di licenziarsi da lavoro per telefono e si immerge in una vasca, dove ingurgita un letale mix di farmaci.

Martedì: un giovane noleggia un film appartenente al cosiddetto filone Nazi-Porno, nel quale assiste ad una tremenda scena di evirazione. Quando la sua fidanzata rientra in casa, ha inizio un bagno di sangue. Mercoledì: la pioggia scroscia incessante e una donna cammina in una strada deserta. Si siede su una panchina accanto ad un uomo, fradicio e afflitto, che le racconta di aver ucciso la moglie.

Giovedì: sulle immagini di un ponte vengono sovrapposti i nomi di tutti coloro che si sono suicidati gettandosi di sotto.

Venerdì: una donna osserva dalla finestra della sua squallida abitazione le effusioni di una coppia. Esce di casa e trova una lettera che incita il lettore ad uccidersi.

Sabato: una ragazza con una videocamera in spalla entra in un locale dove si sta svolgendo un concerto rock. Attraverso la soggettiva delle sue riprese, la vediamo mentre spara all’impazzata sulla folla. Domenica: un ragazzo chiuso nella propria stanza sbatte la testa contro il muro, come a voler sedare il proprio dolore. Continua senza sosta e sempre più forte…

Tra un episodio e l’altro compare un cadavere che si decompone e viene divorato dai vermi, mostrandoci l’inevitabile conseguenza del post mortem, a prescindere da qualsiasi visione atea o spirituale. Fino all’immagine finale, dove il Re del titolo viene rappresentato in modo totalmente spiazzante, assumendo le fattezze di una figura dal sapore infantile e quasi magico.

Tre anni dopo quel Nekromantik [di cui abbiamo parlato qui https://www.ingenerecinema.com/2016/10/07/nekromantik-jorg-buttgereit/] che lo rese celebre al pubblico dell’Estremo, Buttgereit rafforza ancora di più [se possibile] la carica di disperazione, disagio e nichilismo, firmando quello che rimane il picco più alto della sua poetica. Un autentico suicidio visivo, reso ancora più disturbante dalle melodie lugubri e mortuarie che accompagnano ogni episodio, tipiche di tutta la filmografia del regista. Fotogramma dopo fotogramma possiamo solo assistere inermi ad un microcosmo di personaggi misantropi, per i quali la fine arriva ad un assumere un puro concetto di liberazione. Senza mezzi termini: immenso e devastante.

Come gli altri lavori del cineasta tedesco, anche questo titolo è stato distribuito in Blu-Ray dalla prolifica Arrow Video, che offre come sempre un’edizione impeccabile e appagante sotto tutti gli aspetti.

Lorenzo Paviano

DER TODESKING

Regia: Jorg Buttgereit

Con: Nicolas Petche, Hermann Kopp, Heinrich Ebber, Michael Krause, Eva-Maria Kurz, Angelika Hoch, Nicholas Petche, Susanne Betz, Mark Reeder, Hille Saul, Ades Zabel

Sceneggiatura: Jorg Buttgereit, Franz Rodenkirchen

Produzione: Manfred O. Jelinski [Manfred Jelinski Film & Fernsehproduktion]

Distribuzione: Arrow Video

Anno: 1990

Durata: 74′

InGenere Cinema

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