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DA SEMPRE di Giovanni Bufalini

Su InGenereCinema.com conosciamo davvero da tanto tempo Giovanni Bufalini, regista ed esperto di cinema di Genere dal cuore western, con cui chi scrive ha anche avuto modo di collaborare: ad esempio nella scrittura della sceneggiatura del cortometraggio Scendere [di cui il regista ci parla in questa intervista qui].

Torniamo a parlare del suo cinema grazie all’arrivo in sala [un’uscita in cinema selezionati come appena successo a Orvieto] del suo lungometraggio da Sempre, un documentario che mescola al suo interno interviste, testimonianze, tradizioni popolari e una parte fiction che strizza decisamente l’occhio al Genere. Se già questo potrebbe sembrarvi un grande accumulo di ingredienti e di sapori, vi avvertiamo: c’è dell’altro! Un ingrediente segreto e non previsto dal regista-autore, che avrebbe potuto far impazzire il suo piatto cinematografico.

Come molti progetti messi in lavorazione già prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, infatti, anche Bufalini si è trovato a dover trovare un modo alternativo per portare a termine il suo film facendo i conti con le tante restrizioni, con i pericoli e i rallentamenti che per tutti i filmmakers hanno significato modifiche importanti sia di tipo artistiche che gestionali, ma che nel caso di da Sempre hanno portato a una vera e propria metamorfosi.

È la voce dello stesso regista che, dopo una breve sequenza di immagini di repertorio relative proprio al Corteo Storico del Corpus Domini di Orvieto che il film si propone di raccontare, dichiara in modo semplice e diretto che il film che avrebbe voluto fare è stato in qualche modo trasformato dal cambiamento inaspettato e fulmineo del mondo intero. Dalla pandemia, ovviamente. Pensateci: se la totalità dei set e delle troupe hanno dovuto confrontarsi con problemi nuovi e di difficile soluzione nell’arco degli ultimi 2 anni, cosa può essere successo a un film documentario che in qualche modo deve raccontare un assembramento spontaneo, un Corteo Storico, che riunisce insieme il popolo di una città, tra fede e tradizione, arte e cultura.  A questo aggiungete il fatto che stiamo parlando di una produzione indipendente, che si è basata su un budget tirato su in modalità partecipata.

Il primo e apparentemente irrisolvibile dei problemi è stato, quindi, quello legato alla cancellazione dello stesso Corteo durante il lockdown, ma Bufalini e il suo gruppo di tecnici e creativi non hanno rinunciato, anzi, hanno deciso di ramificare il racconto su strati, temporalità e modalità differenti, arrivando addirittura a trovare dei parallelismi tra il miracolo eucaristico che è alla base dello stesso Corteo e che unisce le città di Bolsena e di Orvieto, anche attraverso una malattia pandemica: la peste, all’epoca del prodigio, e il coronavirus oggi.

Da Sempre è diventato, quindi, un racconto multistrato, dove è proprio la somma dei vari mondi esplorati da Giovanni Bufalini [che effettivamente seguiamo girovagare all’interno delle vie, delle chiese e dei luoghi topici della sua città] a raccontare la nascita e lo sviluppo del Corteo Storico, con le sue figure di riferimento: gli interpreti delle vari personaggi chiave, dal Podestà al Capo del Popolo; l’ideatrice e organizzatrice storica Lea Pacini; ma si torna a toccare ancora una volta anche il lato personale, con un Giovanni Bufalini Senior che si occupò di custodire i primi costumi storici per l’evento.

Il girovagare di Bufalini è suddiviso in tappe. Ogni fermata rappresenta l’opportunità di raccogliere una testimonianza, qualche particolare in più rispetto ai differenti significati del Corteo, grazie alle interviste a religiosi, istituzioni, giornalisti o interpreti del Corteo. E alcune interviste sono arricchite da innesti fiction che, dal western alla commedia, alleggeriscono anche un po’ il format più canonico da intervista giornalistica.

Bufalini, come dicevamo, è un grande conoscitore del Genere e anche in da Sempre lascia un piccolo segno di questo suo amore, raccontando il miracolo dell’ostia sanguinante di Bolsena e del viaggio [un altro, parallelo] delle varie reliquie sacre macchiate dal sangue del Cristo fino a Orvieto – allora sede del Papa – con una parte fiction divisa in capitoli in cui a far da controparte malvagia al cavaliere interpretato da Stefano Chiodaroli, che scorta il Vescovo col reliquiario, è una figura mefistofelica.

Dopo aver esordito nella città che ha raccontato col cuore, da Sempre tornerà a Orvieto i prossimi 15 e 16 marzo [presso il Cinema Corso], per poi arrivare in sala anche a Roma, Milano e in altre sale selezionate d’Italia che decideranno di ospitarlo. Lo staff distributivo tenterà poi di portare Orvieto e il suo racconto popolare sulle piattaforme streaming.

Luca Ruocco

DA SEMPRE

Regia: Giovanni Bufalini

Con: Giovanni Bufalini, Stefano Chiodaroli, Andrea Brugnera, Fausto Gradoli

Uscita in sala in Italia: martedì 1 marzo 2022 [in alcune sale selezionate]

Sceneggiatura: Giovanni Bufalini, Roberto Gavelli

Produzione: Acume

Distribuzione: Acume

Anno: 2022

Durata: 85’42’’

InGenere Cinema

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