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CALIBRO 9 di Toni D’Angelo

Sono passati circa cinquant’anni dagli eventi di Milano calibro 9 e dalla caduta del rapinatore Ugo Piazza [il compianto Gastone Moschin]. Il figlio Fernando [Marco Bocci], di professione avvocato, pare abbia preso in parte la stessa strada del padre. Proprio così: Fernando Piazza, frutto di quelle notti d’amore con la ballerina traditrice Nelly Bordon [Barbara Bouchet], che molti credevano morta durante la fine di quelle vicende.

Inutile dire che i tempi sono cambiati e Fernando – chiaro omaggio al regista Fernando Di Leo – non si ritrova ad agire in una Milano con il Duomo ricoperto dal nero dello smog, ma in una metropoli ripulita e moderna. E non gli serve escogitare un modo per appropriarsi di una certa somma di denaro in contanti, come fece il padre, ma può farlo semplicemente con un paio di click.

Grazie all’aiuto di Roberta Mercuri [Jessica Cressy], un’hacker esperta [sarà imparentata con il vice commissario Mercuri, interpretato da Luigi Pistilli?], Piazza riesce a individuare un giro di denaro on-line del valore di cento milioni, che viaggia di conto in conto intorno al globo fino a diventare irrintracciabile e sparire in uno dei tanti paradisi fiscali. L’idea sarebbe di bloccare il giro e di farli finire in un conto segreto prima dell’arrivo a destinazione, ma una volta attuato il piano, però, l’hacker sparisce misteriosamente con il malloppo, lasciando Fernando a bocca asciutta. La cifra era destinata al clan degli Scarfò che, una volta scoperto il furto e immaginando che si tratti dello stesso depistaggio escogitato da Ugo Piazza in passato, sguinzaglia i suoi scagnozzi contro l’avvocato.

Fernando non ha altra scelta che rivolgersi a una sua vecchia fiamma, Maia [Ksenia Rappoport], legata al clan rivale dei Corapi, attualmente in stato di tregua. E in mezzo a tutto questo, il ritorno in scena del malvivente Rocco Musco [Michele Placido, in sostituzione di Mario Adorf], appena uscito di prigione e in stretto rapporto con Maia Corapi e il suo clan, più le indagini del Comm. Valerio Di Leo [Alessio Boni] – altro omaggio al regista – impaziente di mettere fine agli affari della famiglia malavitosa.

Calibro 9 è una dichiarazione d’amore del regista Toni D’Angelo al noir-poliziottesco di Di Leo.

La struttura è pressoché identica al film precedente, tanto che il concetto di sequel si amalgama con quello di remake/reboot, con l’eccezione della trama che oltrepassa i confini di Milano per varcare territori esteri.

Non potevano mancare anche ulteriori omaggi: dalla riproposizione dei temi musicali di Luis Bacalov, alla go-go dance di Barbara Bouchet proiettata in un locale.

Purtroppo l’amore per un’opera non sempre è sufficiente, specialmente quando si fanno delle scelte registiche discutibili. Dopo circa dieci minuti di introduzione – che ricalca quella dell’originale – partono dei titoli di testa degni di una delle peggiori fiction dove, oltre ai nuovi protagonisti, si dà uno sguardo anche al passato con le immagini di Gastone Moschin, Barbara Bouchet e Mario Adorf. E per quel che riguarda quest’ultimo, l’inserimento poteva anche essere evitato dato che il ruolo è passato a Placido.

La scelta di Bocci come figlio di Moschin risulta un po’ forzata, in quanto le vicende del primo film risalgono al 1972, mentre l’attore è classe 1978 [il film è ambientato nel 2019] e non dimostra di certo l’età che dovrebbe realmente avere.

Ma andando oltre la licenza del quarantasettenne giovanile e di bell’aspetto, le scelte che lasciano a desiderare riguardano perlopiù l’aspetto tecnico, presumibilmente legate a limiti di budget e ad una direzione che appare improvvisata.

Ci si ritrova ad avere sequenze incessanti senza stacco [la scena del bagno in spiaggia], movimenti di macchina imprecisi [a volte salvati dal montaggio], inquadrature in parte fuori fuoco e cali di ritmo narrativo. Il tutto potrebbe portare a classificare l’intero lavoro come “fan film”.

Certo, l’opera originale di Di Leo non è priva di difetti, ma ciò non porta a mettere in dubbio la sua appartenenza ad un genere e a un periodo cinematografico entrato negli annali. Questo sequel può benissimo far parte della massa di fiction e film di discutibile qualità.

Luca Pernisco

CALIBRO 9

Regia: Toni D’Angelo

Con: Marco Bocci, Ksenia Rappoport, Alessio Boni, Michele Placido, Barbara Bouchet, Jessica Cressy

Uscita in streaming: giovedì 4 febbraio 2021

Sceneggiatura: Luca Poldelmengo, Toni D’Angelo, Gianluca Curti, Marco Martani

Produzione: Minerva Pictures, Rai Cinema, Gapbusters

Distribuzione: Minerva Pictures

Anno: 2020

Durata: 100’

InGenere Cinema

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