Lo si poteva già intuire con A Star is Born, ma con Maestro è davvero tutto molto chiaro: Bradley Cooper è un cineasta purosangue con una visione lucida e un’idea di cinema personale e potente. Un regista dalla grande tecnica e dal cuore immenso, un attore eccellente e concreto, un produttore coraggioso e appassionato. Questo è Cooper che con la sua opera seconda, un biopic su Leonard Bernstein, riconcilia lo spettatore con il cinema, realizzando una pellicola forte e dolente dalla forma impeccabile che riesce a raccontare l’uomo, fragile e imperfetto, ancor prima del compositore geniale e rivoluzionario.
Scritto a quattro mani con Josh Singer, Maestro è un film complesso eppure dal semplice accesso, ricercatissimo ma diretto, moderno e attuale come solo un classico sa essere. Passato in concorso all’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, sarà per pochi giorni in alcuni cinema selezionati prima di essere disponibile su Netflix dal 20 dicembre. Tuttavia, cari Amici di InGenereCinema.com, accettate un consiglio e non fatevi sfuggire l’occasione di vedere questa pellicola nel buio di una sala. Non ve ne pentirete.
Maestro racconta Leonard Bernstein, compositore statunitense, noto come il primo direttore d’orchestra nato in America e il secondo migliore al mondo. Personaggio carismatico con una grande passione per il suo lavoro, è stato capace di dividersi nella composizione di opere sinfoniche e di più commerciali per Broadway. Bradley Cooper porta sul grande schermo in veste di regista e protagonista la storia di questo artista, figlio di ebrei polacchi emigrati in America e vero enfant prodige della musica.
Il film ripercorre trent’anni di vita del direttore, a partire dall’incontro di Bernstein con l’amore della sua vita, Felicia Montealegre, durante una festa nel 1946, raccontando la loro complessa e incredibile storia d’amore.
E proprio questa relazione è al centro dalla narrazione che evita la mera cronologia dei fatti ma usa Felicia [interpretata magnificamente da Carey Mulligan] come perno sul quale girare per ricostruire eventi e rivivere atmosfere e sentimenti.
La grandezza di Maestro sta in questa riuscitissima capacità di concentrarsi sull’umanità dei personaggi, piuttosto che ripercorrerne la loro cronaca. Niente West Side Story o Inside Pop: The Rock Revolution dunque, seppur presenti come colonna sonora, ma più semplicemente l’intimità di un marito e di una moglie, l’armonia familiare di una festività trascorsa insieme, le bugie e i segreti indicibili di chi amando sopporta tutto, i tradimenti, i vizi, la malattia e perfino la morte.
Cooper affronta tutto questo con grazia e tecnica sopraffina, regalando sequenze memorabili e momenti in cui il montaggio, la recitazione, la regia e la fotografia si incontrano e si sorreggono con un’unione sorprendentemente realistica e vitale. La retorica della biografia viene stravolta, dunque, regalandoci un’epica emozionale che consente all’arte settima di mostrarsi bella ed efficacie.
Un film sofferente, elegante, drammatico e dolcissimo che fa del classico qualcosa di nuovo. Un film che ha diviso e che dividerà. Amatissimo o snobbato, celebrato o sminuito. Troppo? Forse sì, ma se tutto questo serve al cinema per mostrarsi al meglio, evviva l’esagerazione di Maestro, evviva questo cinema americano e perché no, evviva pure Netflix che queste pellicole le produce e ora – se pur per poco – le porta pure in sala.
Paolo Gaudio
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MAESTRO
Regia: Bradley Cooper
Uscita Su Netflix in Italia: mercoledì 20 dicembre 2023
Con: Bradley Cooper, Carey Mulligan, Maya Hawke, Matt Bomer, Jeremy Strong, Miriam Shor, Michael Urie, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Sara Sanderson, Gideon Glick, Sam Nivola
Sceneggiatura: Bradley Cooper, Josh Singer
Produzione: Amblin Entertainment, Fred Berner Films, Joint Effort, Netflix, Sikelia Productions
Distribuzione: Netflix
Anno: 2023
Durata: 129′