Franco e Ciccio sono due clown amati dal pubblico e disprezzati dalla critica, forse proprio perché la loro comicità è legata a un Genere poco capito come la parodia.
I due siciliani non interpretano parodie perché vanno di moda e garantiscono incassi sicuri, ma perché è il loro modo di essere attori, la loro comicità si forma su quel tipo di cultura popolare.
Il cinema italiano conosce la parodia grazie a Totò, Erminio Macario, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, ma l’arrivo sul grande schermo di Franco e Ciccio sconvolge gli schemi e imposta il discorso parodistico in termini ben più radicali.
La critica non li comprende, massacra ogni pellicola con attacchi virulenti, ai limiti dell’offensivo, definendo la loro comicità stupida e volgare, non rendendosi conto di offendere anche il pubblico che affolla le sale e rifiutando di capire i motivi del successo. Franco e Ciccio pagano la stagione dell’impegno politico, l’eredità del neorealismo e l’assurdo intellettualismo di certa critica che, come diceva Fulci, “deve vedere mondine e partigiani per apprezzare un film”, ma che uccide lentamente il cinema popolare.
Il nostro Gordiano Lupi analizza l’intera filmografia di Franchi e Ingrassia in Soprassediamo! Franco & Ciccio Story – Il cinema comico-parodistico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia a breve nelle librerie. Il volume di 530 pagine, avrà un costo di 18,00 euro.
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