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GUIDA AL MEGLIO [e al peggio] del 2012 – La Lista di Luca Ruocco

guida0È la prima volta che InGenere Cinema si approccia ad una di queste “liste” di buoni e cattivi, e lo fa in maniera assolutamente ludica [a tema sia con il periodo di festività che stiamo passando, sia con l’essenza stessa che un pezzo del genere dovrebbe avere, all’interno di qualsiasi portale o rivista specializzata, anche perché rappresenta indiscutibilmente il punto di vista di un gruppo ristretto – in caso sia un’intera redazione a firmalo – o di un singolo – come nel nostro caso].

Quella che segue, allora, può esser presa come una carrellata dell’anno appena trascorso, attraverso le migliori e peggiori produzioni filmiche, i film indie più consigliati, e gli home video da recuperare, prima di iniziare ad acquistare quelli del 2013 [5 i titoli selezionati per ogni sezione].

Il tutto, come è ovvio che sia, viste le premesse, assecondando un piacere assolutamente personale, ma che ben si sposa con i canoni di InGenere Cinema, che ci porta a frequentare con maggior piacere baccanali oscuri, sanguigni e gotici.

Iniziamo subito…

Luca Ruocco

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MIGLIORI FILM DEL 2012

guida1al QUINTO posto: BED TIME di Jaume Balagueró

[qui la nostra recensione]

Perché: Per essere riuscito a coniugare, estrapolare e ingigantire, in maniera davvero morbosa, coadiuvato dall’ottima sceneggiatura di Alberto Marini e dall’interpretazione dannatamente azzeccata di Luís Tosar, cliché e modus operandi del thriller in chiave stalking. Un film di Genere moderno e classico, allo stesso tempo.

guida2al QUARTO posto: KILLER JOE di William Friedkin

[qui la nostra recensione]

Perché: Perché è diretto e senza fronzoli, pur se carico e barocco a livello di script. Tratto dall’omonima pièce teatrale di Tracy Letts, e sceneggiato dallo stesso scrittore, Killer Joe e una bomba ad orologeria piazzata sul piattume narrativo della stragrande maggioranza dei titoli distribuiti ogni anno dalle major.

guida3al TERZO posto: BALLATA DELL’ODIO E DELL’AMORE di Álex de la Iglesia

[qui la nostra recensione]

Perché: Perché mescola in maniera impeccabile i toni marcatamente grotteschi, che il personaggio del clown e l’ambientazione circense si porta dietro, con quelli del dramma romantico più classico e spietato, senza tralasciare inserti ben congegnati di eros&splatter. Un horror? Una commedia? Un dramma? Un po’ di tutto questo.


guida4al SECONDO posto: PROMETHEUS di Ridley Scott

[qui la nostra recensione]

Perché: Perché è un prequel di quelli tosti che non si ancorano in maniera parassitaria a qualcosa di già cult, e non vogliono debiti di sorta, e con coraggio aprono le porte di una nuova, pur se parallela, mitologia [ali enologia], andando a scomodare temi forti e molto attuali come quello del creazionismo.


guida5al PRIMO posto: QUELLA CASA NEL BOSCO di Drew Goddard

[qui la nostra recensione]

Perché: Riesce a lavorar intorno al Genere horror molto più di quanto avesse fatto l’ultra decantato Scream. È di certo la sorpresa cinematografica dell’anno: demolisce più di una convenzione in campo di cinema dell’orrore, e il fatto che a farlo sia una horror-comedy, fa davvero riflettere.

PEGGIORI FILM DEL 2012

guida6al QUINTO posto: LE BELVE di Oliver Stone

[qui la nostra recensione]

Perché: È un film senza identità, indegno del suo autore, che pare voler ricalcare altri nomi noti più decisi a calcare il grind. Si naviga, poi, in un magma troppo diluito, con il rischio di affondare nel sonno.


guida7al QUARTO posto: RESIDENT EVIL: RETRIBUTION di Paul W. S. Anderson

[qui la nostra recensione]

Perché: Rappresenta in tutto e per tutto l’amorfa e inutile serializzazione di un format che, contrariamente alle armi usate dai suoi protagonisti, ha da tempo ultimato le cartucce nel caricatore.

guida8al TERZO posto: CHERNOBYL DIARIES di Bard Parker

[qui la nostra recensione]

Perché: C’è davvero poca carne sul fuoco, come ogni volta avviene al tavolo di Oren Peli… Sarebbe davvero il caso di smetterla di mangiar poco e di fingersi sazi.

 

guida9al SECONDO posto: THE TWILIGHT SAGA – BREAKING DAWN PARTE 2 di Bill Condon

[qui la nostra recensione]

Perché: Non tanto per le solite atmosfere patinate e decisamente anti-horror, a cui l’esplosione della cultura emo ci ha costretti ad assuefarci, quanto per il finale che, narrativamente parlando, è davvero un irrispettoso calcio nel didietro soprattutto ai fan più sfegatati.

guida10al PRIMO posto: DRACULA 3D di Dario Argento

[qui la nostra recensione]

Perché: È un film totalmente impersonale, e questo è probabilmente il punto più dolente del film, la cosa più imperdonabile che potesse fare un Autore con la “a” maiuscola come Argento. A dir poco lacunoso, indegno, inefficace, segna un altro passo discendente all’interno della filmografia del regista di Suspiria e, in più, inficia la figura del vampiro stokeriano. Ancora scottati dalla profonda delusione.

MIGLIOR FILM INDIE DEL 2012

guida11al QUINTO posto: P.O.E. – Project of Evil di AAVV

[qui una nostra news]

Perché: Come già il precedente, P.O.E. – Poetry of Eerie rappresenta un importante passo in avanti per la cinematografia indipendente. L’unione di più autori sotto il tetto dello stesso progetto creativo, infatti, non solo acuisce la conoscenza che ognuno di questi potrà di lì in poi avere riguardo il sottobosco di produzioni low budget che lo circonda, ma riesce ad ammortizzare i pesi e gli oneri della produzione di un lungometraggio, frazionando la mole in tanti progetti filmici indipendenti, se pur collegati. Il secondo P.O.E., poi, cresce in qualità tecnico-realizzativa. Molto bene.

guida12al QUARTO posto: VITRIOL di Francesco Afro De Falco

[qui la nostra recensione]

Perché: Riesce a portare a galla un lato per lo più ignoto, ma degno di essere conosciuto o riscoperto, della cultura del napoletano, e lo fa in maniera originale e creativa, mescolando le carte dell’adventure-film a quelle del cinema di Genere più nero, senza dimenticare di strizzare l’occhio, in maniera però non del tutto diegetica, all’imperante moda del mockumetary. Una piccola produzione, ma un grande risultato: un intrigante viaggio cinematografico all’interno di una realtà segreta e affascinante, costruita con capacità e cognizione di causa, e che a farlo sia stato un gruppo di giovani professionisti rende il tutto ancora più interessante.

guida13al TERZO posto: TRUE LOVE di Enrico Clerico Nasino

[qui la nostra intervista allo sceneggiatore e produttore del film]

Perché: Ha il sapore di una produzione mainstream, e riesce ad ingannare anche gli occhi, oltre che il cuore, grazie alla maniacale cura del duo produttivo-realizzativo Fabio&Fabio [di Mercurio Domina] e il regista Nasino. La storia profuma di quella semplicità autarchica a cui non servono eventi epifanici per attrarre l’attenzione di chi guarda, perché affonda le radici in qualcosa di universale.

guida14al SECONDO posto: MAD IN ITALY di Paolo Fazzini

[qui la nostra recensione]

Perché: Oltre che per il bel gioco di parole del titolo, perché fotografa in maniera schietta e spiazzante un momento socialmente triste e debilitante del BelPaese. E per farlo si serve della griglia filmica del Genere in maniera organica e per niente forzata. Agghiacciante e vero: un bel momento della nostra cinematografia indie.

guida15al PRIMO posto: MASKS di Andreas Marschall

[qui la nostra recensione]

Perché: Pur appartenendo ad un livello produttivo diverso dagli altri finora elencati, Marschall coglie in pieno l’intento di realizzare un film “omaggio” al giallo esoterico all’italiana, che vivesse di vita propria e rimarcasse [come se ce ne fosse stato bisogno] il rapporto di scambio biunivoco che il cinema del regista tedesco ha deciso di impostare, fin da Le lacrime di Kalì, con il nostro cinema di Genere.

MIGLIOR HOME VIDEO DEL 2012

guida16Al QUINTO posto: MIB – La trilogia distrilogia distribuito da Sony Pictures

[qui  https://www.ingenerecinema.com/men-in-black-3-di-barry-sonnenfeld-2/ la nostra recensione]

Perché: Il miglior modo per viaggiare nello spazio e nel tempo [visto il terzo capitolo] con i più simpatici cospirazionisti mai creati nella storia del cinema.

 

guida17al QUARTO posto: DIAZ distribuito da CG Home Video

[qui la nostra recensione]

Perché: Per la potenza filmica del film di Vicari, CG Home Video include una importante sezione extra, su secondo disco, che oltre agli elaborati video inerenti il film, include un documentario sugli eventi reali da cui Diaz prende vita.

guida18al TERZO posto: TRONO DI SPADE – La prima stagione distribuito da Warner Home Video

[qui la nostra recensione]

Perché: È una delle migliori serie tv degli ultimi anni, e Warner gli dà il giusto onore grazie ad un’edizione dall’audio e dal video perfetti, corroborata da una confezione sopraffina, con un elegante e resistente packaging con doppia copertina [una esterna a fascia, l’altra di cartonato più duro che contiene il ventaglio coi 5 dvd]. A completare il tutto un booklet che, oltre a contenere i credits dei dieci episodi che formano la prima stagione, raccoglie gli alberi genealogici delle famiglie protagoniste [Stark, Baratheon, Lannister e Targaryen] e i loro membri di corte, senza dimenticare una mappa in formato A3 dei Sette Regni.

guida19al SECONDO posto: JURASSIC PARK – Ultimate Trilogy distribuito da Universal Pictures

[qui https://www.ingenerecinema.com/i-dinosauri-risorgono-in-blu-ray-jurassic-park-ultimate-trilogy/la nostra recensione]

Perché: Per riscoprire, con la massima perfezione di suono e immagine, l’intera trilogia, e poter godere di filmati dietro le quinte, documentari, come quello intitolato Ritorno a Jurassic Park, Universal Pictures distribuisce il cofanetto Jurassic Park – Ultimate Trilogy che, oltre a contenere i tre dischi BD, comprende anche le tre digital copy.

guida20al PRIMO posto: TIM BURTON Director’s Collection distribuito da Warner Home Video

[qui https://www.ingenerecinema.com/tim-burton-directors-collection/la nostra recensione]

Eccellente cofanetto dedicato proprio alla carriera cinematografica di Tim Burton, che include tutti i film del regista fino al 2010, cioè fino ad Alice in wonderland, escludendo perciò Dark Shadow, uscito nel 2012.

I titoli in questione sono: Pee-wee’s big adventure; Beetlejuice – Spiritello porcello; Batman; Edward mani di forbice; Batman – Il ritorno; Ed Wood; Mars Attacks!; Il mistero di Sleepy Hollow; Planet of the apes; Big fish; La fabbrica di cioccolato; La sposa cadavere; Sweeney Todd; Alice in wonderland.

Warner punta molto [e a ragione] anche sulla confezione della collezione dischi Tim Burton. Il cofanetto si veste di un cartonato viola macabro a ghirigori, che contiene al suo interno tre elementi: due contenitori con apertura a ventaglio, contenenti sette dischi cadauno, e un libricino di 28 pagine, che dedica due pagine ad ogni film [una contenente la locandina, l’altra una presentazione/sinossi del film, la lista dei contenuti speciali del disco, e una scheda tecnica.

Luca Ruocco

InGenere Cinema

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