RaroVideo pubblica in un’edizione DVD curata e davvero pregna di extra [come d’uopo per la collana distribuita di casa Minerva] il secondo lungometraggio di Mathieu Kassovitz: L’odio [1995].
Il film fu per Kassovitz il biglietto da visita per una carriera registica più che promettente, anche se più volte disattesa, grazie al premio come Miglior Regia al 48° Festival di Cannes e per uno dei protagonisti, Vincent Cassel, la prima prova di un talento fuori dal comune.
Con uno stupendo bianco e nero, il film si apre con alcune riprese da reportage: sullo schermo scorrono con freddezza da tg, scontri violenti tra forze armate e alcuni giovani contestatori.
Il focus narrativo del film di Kassovitz, però, pur avendo come habitat proprio questo rapporto violento, riguarda la storia di tre giovani: Vinz [Cassel], un ebreo francese violento e spiantato; Hubert [Hubert Koundé], il gestore di colore di una palestra popolar che spera, un giorno, di poter fuggire lontano da quella realtà degradata; e Saïd [Saïd Taghmaoui], islamico, rabbioso ma senza carattere.
Durante uno degli scontri armati, un poliziotto smarrisce la sua pistola. Proprio in quell’arma prenderà sede il senso stesso della storia di Kassovitz, il significato del suo film e delle vite dei tre giovani [e di tanti altri coetanei abituati a sopportare con indolenza il degrado che li circonda].
Vinz, infatti, ritrova l’arma e, da quel momento, è come se avesse attivato un conto alla rovescia che scandisce le ore che separano quel casuale ritrovamento da un evento che avrebbe per sempre cambiato il loro futuro.
La società violenta e drammatica dipinta da Kassovitz e vissuta sulla pelle da Vinz, Saïd e Hubert, è doppiamente inaccettabile per lo spettatore: prima perché troppo dura da digerire come reale, poi perché si mette in scena una Parigi talmente “diversa” da quella raccontata da altri registi e film, da risultare stridente e dolorosa.
Nel film di Kassovitz risalta anche una ricercata discendenza dal cinema USA, con situazioni-omaggio a Taxi Driver [Martin Scorsese, 1976], Scarface [Brian De Palma, 1983] e Il cacciatore [Michael Cimino, 1978].
Il DVD distribuito da RaroVideo contiene, oltre al film L’odio, tre cortometraggi di Kassovitz e alcuni contenuti extra di giornalisti come Giorgio Gosetti, Mario Sesti e Antonello Piroso che analizzano il film.
Al DVD è allegato anche il puntuale booklet curato da Boris Sollazzo.
Thriller a tinte paranormali, invece, L’ultima onda [1977] di Peter Weir, ambientato nel continente australiano e puntato sulla dicotomica realtà presente sul luogo, che vede contrapporsi la più profonda modernità dei suoi “nuovi abitanti”, e le arcane credenze degli aborigeni, gli “abitanti originali” che rimangono ancorati ad una realtà che i colonizzatori hanno cercato di cancellare con assoluta incuranza.
Un giovane nativo australiano viene ritrovato morto, in una zona isolata, poco fuori città, e dell’omicidio vengono accusati altri quattro confratelli del suo clan.
L’avvocato David Burton [Richard Chamberlain], impegnato nella loro difesa, si ritrova catapultato all’interno di una cultura che non gli appartiene, quella tribale, che si basa su un livello di realtà differente da quella comunemente accettata.
In una città vessata da un’incessante pioggia, del tutto inaspettata nella stagione calda, l’avvocato scoprirà di esser molto più invischiato in quel mondo “altro” di quanto potesse immaginare.
Molto affascinante la scena in cui Burton, interrogato [a metà tra lo stato di trance e quello di ipnosi] da uno sciamano tribale, risponde agli incessanti “Tu chi sei?”con il nome di una sorta di spirito della cultura locale.
Il titolo L’ultima onda fa riferimento ad un enorme tsunami correlato alle piogge e agli altri incidenti acquatici che puntellano il film, che avrebbe dovuto sommergere l’Australia, per ridurla ad una nuova Atlantide.
Affascinante e davvero non banale, L’ultima onda conquista l’attenzione dello spettatore proprio grazie all’atmosfera che sbalza tra il freddo realismo e l’inquieto tradizionale, ma perde punti d’attenzione a causa di momenti troppo verbosi e non organicamente dilungati, che causano, a lungo andare, un forte senso di déjà vu.
Il DVD, distribuito da RHV, contiene tra gli extra anche il cortometraggio Michael, sempre di Weir, frammento del film a episodi Three to go [1971].
Luca Ruocco
L’ODIO
Regia: Mathieu Kassovitz
Con: Vincent Cassel, Humbert Koundé, Saïd Taghmaoui
Durata: 95’
Formato: 1.85:1
Audio: Italiano, Francesce stereo
Distribuzione: RaroVideo [www.rarovideo.com]
Extra: 3 cortometraggi di Mathieu Kassovitz: “Fierro le Pou”, “Cauchemar Blanc”, “Assassins”; Interviste a: Giorgio Gosetti, Mario Sesti, Antonello Piroso; Conversazione sul film con Alessandro De Simone [“The Cinema Show”], Michela Greco [“Paese Sera”] e Ilaria Ravarino [“Leggo”]; Booklet a cura di Boris Sollazzo
L’ULTIMA ONDA
Regia: Peter Weir
Con: Richard Chamberlain, Olivia Hamnett, Gulpilil
Durata: 100’
Formato: 1.77:1
Audio: Italiano mono, Inglese mono
Distribuzione: Ripley’s Home Video [www.rhv.it]
Extra: “Michael” di Peter Weir [estratto da “Three to go”]; Galleria fotografica; Trailer