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DOVE VAI TUTTA NUDA? di Pasquale Festa Campanile

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Dove vai tutta nuda? [1969] è una pellicola maliziosa confezionata su misura per esaltare la bellezza di Maria Grazia Buccella, indiscussa protagonista. Tomas Milian è un modesto impiegato di banca che, a Londra, in stato di ubriachezza, sposa la Buccella, una bella ragazza svampita priva di freni inibitori, abituata a girare nuda per casa. Gastone Moschin è il direttore della banca per la quale lavora Milian, che pretende dal dipendente fedeltà e celibato, anche perché utilizza la sua casa come alcova per incontrare le amanti. Alcune sequenze vedono Moschin impegnato nella sua fantasia erotica ricorrente: il massaggio sulle natiche dell’amante di turno. Vittorio Gassman è Rufus, un ladro strampalato e pasticcione che veste abiti surreali, porta lunghi capelli bianchi e gira in compagnia di due cani. Tra gli interpreti riconosciamo anche Angela Luce nel ruolo di una delle amanti del direttore di banca.

Il film serve soprattutto a mostrare le grazie della Buccella, lanciata come simbolo erotico nel consueto personaggio della ragazzina ingenua e maliziosa. Il regista immortala la sua bellezza in pose plastiche, nascondendo alla censura diversi nudi integrali con trucchi scenografici, ma spesso non bastano acquari e capelli disposti in modo da non mostrarla senza veli. Il tono del film è comico, spesso surreale, come nel caso del matrimonio estorto dopo una sbronza e nelle sequenze che mostrano una Buccella ingenua che scandalizza gli uomini. Equivoci e doppi sensi sono all’ordine del giorno, da buona pochade che si rispetti, più farsa che commedia, il nudo è esibito in maniera generosa e senza remore.

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Vediamo Maria Grazia Buccella senza veli a letto con Tomas Milian, vestita in maniera provocante in autobus e un istante dopo restare con slip e reggiseno, ma anche sulla scala mobile in minigonna e intenta a provocare incidenti dopo aver esibito le lunghe gambe. A un certo punto la ragazza stringe amicizia persino con una prostituta e la porta a casa sua per farla lavorare al riparo dalle intemperie. Il messaggio sociale della pellicola – espresso dalla stessa Buccella – è che gli abiti rappresentano l’ipocrisia sociale, per questo vanno tolti appena possibile. La trasgressione sta nell’affermare che “nudo è bello”, mentre nascondere il proprio corpo è una finzione ipocrita. Un altro episodio a rischio censura vede la protagonista con il vestito da sera che si sfilaccia fino a restare nuda. Maria Grazia Buccella canta la canzone Dove vai tutta nuda?, scritta da Armando Trovajoli, autore di una divertente colonna sonora che scorre sulle immagini di un cartone animato. Mario Cecchi Gori interpreta un piccolo ruolo da avvocato. Tomas Milian è molto bravo in una parte comica da marito imbranato che non riesce a contrastare le follie di una moglie non voluta che finisce per farlo innamorare. Dove vai tutta nuda? è una commedia sofisticata all’americana condita di momenti surreali e di alcune parti maliziose da commedia sexy italiana. Per i tempi è un film molto spinto che rischia tagli e censure, ma persino un divieto ai minori. A un certo punto la commedia si trasforma in pochade e presenta tutti i protagonisti sulla scena per la bagarre finale.

Gordiano Lupi

 

Regia: Pasquale Festa Campanile

Con: Tomas Milian, Maria Grazia Buccella, Gastone Moschin, Angela Luce, Vittorio Gassman

Sceneggiatura: Sandro Continenza

InGenere Cinema

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