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5 BIGLIETTI PER UN DRIVE-IN di Mattia De Pascali

Mattia De Pascali, amico dell’horror, regista e sceneggiatore, è già stato gradito ospite di InGenereCinema.com col suo film indie Il tuo sepolcro… la nostra alcova – Beyond the Omega o con Resurrection Corporation, horror d’animazione da lui sceneggiato. Stavolta torna a trovarci con il suo primo libro: 5 biglietti per un Drive-Inn, raccolta di racconti brevi che mescolano Generi diversi, creando strani ibridi, presentano personaggi bizzarri e sopra le righe, rimandano di pagina in pagina un’unica ossessione che dall’autore viene teletrasportata negli occhi [e nella testa] del lettore. L’ossessione per il cinema ovviamente, qui smaccatamente di serie B. Chiodo fisso che è già chiaro dal titolo: l’intento di De Pascali, infatti, è quello di far assistere i suoi lettori/spettatori a cinque proiezioni all’interno del suo personalissimo drive-in. Le storie, però, raddoppiano, perché ogni biglietto vale un double-bill, come da tradizione.

L’antologia edita da Cut-Up Publishing, da sempre attenta anche alle voci più fresche della narrativa di Genere italiana, alterna la fantascienza all’horror, il western alla commedia peplum. Un menu davvero ricco in cui però, come anticipavamo, ogni pietanza finisce per avere un sapore del tutto inaspettato, in alcuni casi anche un po’ indigesto. Cosa stranamente utile per portare il lettore a non ingozzarsi di una sola portata, ma a lasciarne tra le pagine sempre un pezzetto, per continuare ad avere fame del racconto successivo.

Mattia De Pascali si diverte tanto – e si sente – a creare i suoi piccoli mondi e poi a distruggerli. Li crea proprio con quel fine, non si affeziona [e non fa affezionare] ai suoi personaggi, che sono tutti mascheroni carnevaleschi, mai credibili. Deformità, eccesso, meschinità, tutte doti essenziali per poter essere i protagonisti dei 10 film proiettati sul grande schermo del drive-in di De Pascali. Fra i fotogrammi di suoi film ogni tanto passano subliminali rimandi al post-modernismo di Tarantino, ma anche al cinema più ludico di Roth, e non mancano rimandi uncinati alle canzoni di Fabrizio De André.

Come è quasi regola nei progetti antologici, il livello qualitativo altalena tra una storia e l’altra [e non è solo questione di gusti], ma si parte bene e, strappando il primo biglietto, si può assistere alla storia futuribile di un detective del subconscio [“Brain Runner”] e a quella ancora migliore di un nano sfortunato e rancoroso che cerca di raggiungere un appuntamento di lavoro ma, scambiato per un bambino, viene trascinato suo malgrado all’interno di una macabra scuola [“Il punto più basso nella vita del signor Massimo”].

Ci si diverte anche con la versione peplum-comedy del mito di Maciste che si trova ad affrontare i seguaci di una divinità malvagia, che costringe i suoi protetti a vivere ferinamente ai margini della società civile [“Maciste contro i figlio di Puulana”].

Il meccanismo che l’autore utilizza nei suoi racconti brevi è sempre puntato alla sorpresa finale, momento in cui De Pascali fa di tutto per stravolgere la situazione proposta. O meglio, per farlo una seconda volta, visto che la realtà raccontata è già ribaltata e presentata filtrata attraverso uno specchio deformate; carica di un’ironia a volte caustica, altre demenziale. Anche qui gli intenti – come sopra – colpiscono al centro in maniera alternata, ma quando ci riescono lo fanno bene: in modo semplice ed efficace.

Proprio questa ossessione per regalare al lettore/spettatore un mondo in continua mutazione è la cosa che maggiormente colpisce l’autore della prefazione che è nientemeno che il maestro Lamberto Bava, di casa dai cari amici di Cut-Up, che firma una presentazione breve e concisa, ma che è di certo una medaglia al valore luminosa per De Pascali e per il suo lavoro, di cui aspettiamo attenti futuri sviluppi.

Luca Ruocco

5 BIGLIETTI PER UN DRIVE-IN

Autore: Mattia De Pascali

Editore: Cut-Up [www.cut-up.it]

Pagine: 136

Illustrazioni/Foto: No

Costo: 16,90 euro

InGenere Cinema

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