Home / Recensioni / In sala / PAN – Viaggio sull’Isola Che Non C’è di Joe Wright

PAN – Viaggio sull’Isola Che Non C’è di Joe Wright

pan1La sospensione d’incredulità è uno dei presupposti alla base dell’assioma della narrativa di Genere, in particolare di quella fantastica. Il lettore sospende volontariamente la sua incredulità razionale, immergendosi pienamente nel mondo fantastico di una storia, quando questa è raccontata secondo le sue leggi interne di credibilità. Tutto questo crolla nel momento in cui il lettore – o lo spettatore, in questo caso – coglie una svista di qualsiasi tipo.

Pan nuova rivisitazione cinematografica della favola scritta da J. M. Barrie, tradisce questo patto quando prova a piegarsi alla modernità pop imposta dagli Studios al giorno d’oggi. Quando il film di Joe Wright – regista di razza – confonde l’estetica classica ed old faschion dei ‘bambini perduti’ con quella post apocalittica alla Mad Max o peggio quella fantascientifica alla Avatar – ‘l’Isola Che Non C’è’ ricorda molto Pandora – lo spettatore coglie quella svista che fa crollare un po’ tutto. Un vero peccato poiché a tratti, questo prequel passato dalla Festa del Cinema di Roma di quest’anno, diverte, intrattiene e stimola la fantasia di grandi e piccini.

Peter è un dodicenne birichino con una insopprimibile vena ribelle, ma nel triste orfanotrofio di Londra dove ha vissuto tutta la vita queste qualità non sono ben viste.

pan2In una notte incredibile Peter viene trasportato dall’orfanotrofio dentro un mondo fantastico, popolato da pirati, guerrieri e fate, chiamato Neverland. E lì si ritrova a vivere straordinarie avventure e a combattere battaglie all’ultimo sangue nel tentativo di svelare l’identità segreta di sua madre, che lo aveva abbandonato tanto tempo prima, ed anche il suo posto in questa terra magica. In una squadra formata dalla guerriera Giglio Tigrato e dal suo nuovo amico di nome James Uncino, Peter deve sconfiggere lo spietato pirata Barbanera per salvare l’Isola Che Non C’è e scoprire il suo vero destino, diventare l’eroe che sarà conosciuto per sempre con il nome di Peter Pan.

pan3E’ il coraggio che manca a questo film, ovvero quella sana voglia che fa solo bene al cinema di correre il rischio di proporre ad un pubblico di nativi digitale, una fiaba vecchio stile, fatta di polvere di fata, di orfani perduti, di pirati ed indiani. Quando il film si lascia affascinare da ciò che Peter Pan è veramente, incanta e diverte, mentre, quando si abbandona a stranissime contaminazioni, su tutte il terribile Barbanera che canta pezzi dei Nirvana o dei Ramones, tutto crolla come un castello di carte.

pan4A giudicare da Pan, anche un regista dallo sguardo solido e dalle capacità evidenti, si è lasciato trascinare nel vortice distruttivo del: “accontentiamo tutti”. Questo atteggiamento indebolisce la narrazione fantasiosa e rocambolesca – tipica dell’avventura – riducendo tutto ad un patchwork non troppo riuscito.

Tuttavia, per chi desidera rivivere – anche solo per sparuti momenti – ciò che Barrie ha scritto e raccontato, Pan, potrebbe rappresentare un’occasione ottima per emozionarsi ed abbandonarsi ai pensieri felici, al desiderio di volare e di vivere avventure rischiose contro vecchi pirati brutti e sporchi, rifiutandosi di crescere almeno per un paio d’ore.

Paolo Gaudio

PAN – Viaggio sull’Isola Che Non C’è di Joe Wright

2.5 Teschi

Regia: Joe Wright

Con: Hugh Jackman, Amanda Seyfried,Rooney Mara, Garrett Hedlund, Nonso Anozie, Levi Miller, Cara Delevingne,Kathy Burke

Uscita in sala in Italia: giovedì 12 novembre 2015

Sceneggiatura: Jason Fuchs

Produzione: Berlanti Productions

Distribuzione: Warner Bros. Italia

Durata: 111′

Anno: 2015

InGenere Cinema

x

Check Also

FANTAFESTIVAL 44: I vincitori!

  Annunciati i vincitori della XLIV edizione del FANTAFESTIVAL: Pipistrello d’Oro al ...