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Horror targato SINISTER FILM

horrorsinister1Nuova ondata di imperdibili cult per la rinomata Sinister Film, che è ormai diventata l’etichetta di riferimento per gli appassionati del cinema di Genere ma non solo: infatti, il catalogo della casa distribuita da CG Home Video, vanta rarità e chicche da collezionisti così come titoli che hanno fatto la Storia del Cinema.

Passiamo dunque in rassegna i titoli proposti in questo pacchetto: si comincia con due remake del Fantasma dell’opera, classicone del 1925 ad opera di Rupert Julian con Lon Chaney, e qui presentato nella versione Universal del 1943 diretta da Arthur Lubin e interpretata dall’immortale Claude Rains, e in quella del 1962 targata Hammer, diretta da Terence Fisher e interpretata da Herbert Lom, entrambe realizzate peraltro già a colori.

horrorsinister2Liberamente tratto dal romanzo di Gaston Leroux, Il Fantasma dell’opera rimane – in entrambe le versioni proposte da Sinister, un mito senza tempo che riesce a contaminare differenti Generi tra di loro, creando un ibrido ancora oggi inquietante ma altrettanto affascinante.

Rimanendo nell’ambito dell’horror classico, Sinister Film pubblica altri due piccoli capolavori del Genere accomunando ancora due delle case produttrici più prolifiche di tutti i tempi, la Universal e la Hammer Film: i rispettivi film sono Il ritorno dell’uomo invisibile [1940], diretto da Joe May e interpretato dal mitico Vincent Price, con cui la casa americana tentò di bissare il successo de L’uomo invisibile, realizzato sette anni prima, con l’ausilio di effetti speciali ancora più realistici che nel capostipite, e La vendetta di Frankenstein [1958], diretto da Terence Fisher e interpretato dal mostro sacro Peter Cushing.

Quest’ultimo è il sequel de La maschera di Frankenstein, realizzato dalla casa inglese l’anno precedente con una formula innovativa per quanto riguarda l’utilizzo del Technicolor, il quale sbancò i botteghini di tutto il mondo inaugurando una nuova, redditizia stagione del cinema horror, e riprende la storia dove finiva il precedente per poi dipanarsi lontano dagli schemi del romanzo di Mary Shelley: un trionfo del macabro con attori in stato di grazia e ambientazioni in classico stile gotico.

horrorsinister3Ancora Hammer con un altro thriller di ambientazione gotica, realizzato nel 1972 dall’esperto Peter Sasdy: Rose rosse per il demonio, interpretato da due volti noti dei film della casa inglese, Yvonne Mitchell e Shane Briant, per una storia che gravita all’ombra di una presunta maledizione di una nobile famiglia.

Si passa a Oltralpe per Tre gocce di sangue per una rosa [1970], ennesimo thriller di ambientazione castellana diretto da Claude Moulot e interpretato da Philippe Lemaire e Anny Duperey: la trama pare trarre ispirazione dal bellissimo capostipite Occhi senza volto [1960] di Georges Franju [edito anch’esso da Sinister qualche anno fa], e anche se l’inquietudine e la tensione non sempre fanno capolino come nel film di Franju – rifacendosi più che altro a certe atmosfere dell’horror iberico anni Settanta – il film risulta comunque appassionante e coinvolgente per gli amanti del Genere.

horrorsinister4Rimaniamo in Francia per un altro thriller di ispirazione stregonesca, I peccatori della foresta nera [1962], diretto da Julien Duvivier e interpretato da Nadja Tiller e Jean-Claude Brialy: tratto dal romanzo La corte delle streghe di John Dickson Carr, il film è ambientato nelle tenebrose stanze di un castello dove vige una storia centenaria di stregoneria, è fotografato in un suggestivo bianco e nero tra penombre a lume di candela e temporali con tanto di tuoni e lampi, senza però rinunciare a componenti di investigazione e a qualche godibilissimo passaggio in stile giallo rosa.

Torniamo agli Stati Uniti, dove nel 1971 il regista Curtis Harrington dirige I raptus segreti di Helen, tratto da un romanzo di Henry Farrell, autore del celebre racconto da cui fu tratto Che fine ha fatto Baby Jane?: si tratta di un thriller a tinte forti che mescola dramma a elementi in stile grand-guignol, con un cast d’eccezione in cui spiccano Shelley Winters, Debbie Reynolds, Dennis Weaver e Agnes Moorehead. Ancora Harrington e ancora Shelley Winters nell’ultimo film di cui parliamo, il thriller macabro Chi giace nella culla della zia Ruth?, girato nel 1972 e prodotto dalla American International Pictures, sorta di rivisitazione della favola di Hansel e Gretel in salsa horror dai risvolti inquietanti, complici un’ambientazione sinistra e i giovani protagonisti che rendono la storia ancora più terrificante. Una rassegna di cinema fantastico di alto livello, decisamente da non perdere, ancora da Sinister Film.

Luca Servini


Horror targato SINISTER FILM

Distribuzione: CG Home Video – Sinister Film

Voto film: 

5 Teschi

Voto DVD: 

5disc copy

InGenere Cinema

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