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FUOCO AMICO-LA STORIA DI DAVIDE CERVIA di Francesco Del Grosso

locandina-Fuoco-Amico-731x1024Tra i documentari in concorso al Festival Contest – Il documentario in sala, svoltosi da martedì 27 maggio a domenica 1 giugno al Nuovo Cinema Aquila, abbiamo avuto il piacere di vedere Fuoco amico – La storia di Davide Cervia, del regista Francesco Del Grosso, un documentarista che ha alle spalle già diversi film [tra i quali 11 metri, dedicato alla figura del calciatore Agostino Di Bartolomei].

Il 12 settembre 1990 è il giorno in cui l’ex sottufficiale della Marina Militare, Davide Cervia, perito elettronico presso la ditta Enertecnel, con sede ad Ariccia, scompare nel nulla, mentre sta rientrando a casa, a Velletri, a bordo della sua auto. Del caso si occupa la procura di Velletri, che, senza indagare sul passato dell’uomo, si affretta a giustificare la sua sparizione  con un allontanamento volontario.

Eppure, Davide Cervia ha avuto un ruolo di estrema importanza all’interno della Marina Militare, e proprio l’esclusività del suo ruolo, in quanto esperto nella manutenzione ed utilizzo di radar e apparecchiature da guerra elettroniche, come dichiarato anche da militari suoi ex colleghi, potrebbe essere la causa del suo rapimento. Il lavoro di occultamento dei servizi segreti, negli anni, e i depistaggi, insieme al ritrovamento dell’auto dell’uomo, il 1 marzo 1991 a Roma [segnalata da una lettera anonima inviata alla sede della trasmissione Chi l’ha visto?], compongono un puzzle piuttosto contorto, e non fanno altro che dare fondamento all’ipotesi del sequestro.

delgrosso1Ciò che colpisce del documentario è la precisione e la scrupolosità con la quale ci viene descritto un caso di cronaca tra i più misteriosi e chiacchierati in Italia. Del Grosso non si limita a raccontare i fatti, ma prende in esame, con l’aiuto della moglie di Davide Cervia, Marisa Gentile, tutti i particolari che hanno fatto parte di questa inquietante storia. Facendo venire fuori le tante reticenze, omissioni, bugie, e soprattutto mostrando quanto sia innegabile il modo scellerato con cui furono condotte le indagini da parte della Procura di Velletri, che contribuì a causare ritardi imperdonabili e supposizioni assurde, in primis una presunta relazione sentimentale di Cervia con un’altra donna, con la quale sarebbe scappato.

Di casi di cronaca sui quali è regnato, e continua a regnare il silenzio, il nostro Paese è purtroppo pieno. Basti pensare all’oscura sparizione di Emanuela Orlandi e Mariella Gregori [solo per fare un esempio, sulla scomparsa delle quali sembra proprio non esserci la volontà, né da parte dello Stato, né da parte del Vaticano, di fare chiarezza], o al macabro ritrovamento del corpo di Elisa Claps [dopo 17 anni dalla sua scomparsa, nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza].

Il caso di Davide Cervia ha tutta l’aria di essere un rapimento di Stato, e il motivo sarebbe proprio da ricercare nell’alto livello di competenza  che l’ex sottufficiale della Marina militare aveva nei confronti delle armi elettroniche da guerra, conoscenza indispensabile per condurre la Guerra del Golfo [scoppiata in seguito all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, il 2 agosto 1990, contro il quale dichiarò subito guerra l’America e i paesi rientranti nell’Onu], la prima guerra elettronica, come fu definita, a causa dell’impiego delle tecnologie belliche impiegate nel conflitto.

delgrosso3La qualifica di “specialista Ete/GE”, dunque, sarebbe la causa del rapimento di Davide Cervia, probabilmente utilizzato per svelare tecniche e modalità di utilizzo degli armamenti altamente tecnologici. Cervia sarebbe stato letteralmente “venduto” come tecnico esperto, in seguito al divieto delle Nazioni Unite di vendere armi o addestrare militari nei paesi dell’Estremo Oriente.

Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia è un documentario prezioso, che non solo ci permette di approfondire con cura e meticolosità un caso di cronaca che ha tutt’ora dell’oscuro, ma che riesce a fotografare un periodo storico confuso e angosciante, nel quale la parola “terrorismo” cominciava a prendere piede, e nel quale le armi di distruzioni di massa radioattive, in possesso dell’Iraq, facevano temere al peggio, perché costituivano una concreta minaccia per gli USA e per gli equilibri mondiali. Non è facile riuscire a condensare in due ore una vicenda così complessa e intricata, senza tra l’altro poter aver accesso agli atti, in un’inchiesta nella quale i servizi segreti continuano a tacere.

delgrosso2Eppure proprio i depistaggi, le testimonianze, i ricordi e lo stesso passato dell’ex militare, riescono a dare un’idea piuttosto allarmante della gravità della storia e dello sciacallaggio compiuto dai depistatori, con l’avallo della stampa e dei media.

La sera del 28 maggio, moderata dal direttore artistico del Contest, Massimo Vattani, è stata particolarmente importante e commovente, grazie alla presenza della signora Gentile e dei suoi figli, Erika e Daniele, per nulla sopraffatti dalle intimidazioni che continuano a subìre, e decisi, a qualunque costo, ad arrivare a scoprire tutta la verità sulla sparizione di Davide. Erano presenti anche il regista, Francesco Del Grosso, la produttrice Giulia Piccione e il senatore Giovanni Russo Spena.

Ci fa piacere, infine, segnalare che il documentario sarà presentato al Biografilm Festival, che si terrà a Bologna dal 6 al 16 giugno.

Gilda Signoretti

FUOCO AMICO – LA STORIA DI DAVIDE CERVIA

3.5 Teschi

Regia: Francesco Del Grosso

Con: Marisa Gentile, Giovanni Russo Spena, Roberto Fratarcangeli, Alberto Gentile, Adele Gentile, Licia D’Amico, Erika Cervia, Daniele Cervia, Stefano Piccheri, Luigi Sambucini, Sandro Silbi, Nino Marazzita, Falco Accame, Ferdinando Imposimato

Sceneggiatura: Francesco Del Grosso

Produzione: Giulia Piccione

Distribuzione:

Anno: 2014

Durata: 85′

Trailer: 

Gilda Signoretti

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