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MALLEUS di Andrés Rafael Zabala

Malleus è il secondo lungometraggio di Andrés Rafael Zabala, regista italo-argentino che ha firmato nel 2017 il suo film d’esordio: il thriller noir Dark Rome.

Anche il suo secondo film mescola i toni del noir e del thriller psicologico, con elementi orrorifici e tratti grotteschi. La protagonista è Bea [Rosanna Fedele, anche co-sceneggiatrice del film], una donna che vive un momento di estrema difficoltà psico-emotiva e, allo stesso tempo, di enormi ristrettezze economiche. Bea ha perso il lavoro dopo la tragica morte di suo marito, ucciso a martellate dallo spietato killer soprannominato il “Pazzo del Martello”, da cui il Malleus del titolo che, forse solo per l’utilizzo della lingua latina, rimanda a quello “maleficarum” del trattato del 1487 pubblicato come guida per stanare e reprimere l’eresia in Germania. Qui, in effetti, non ci sono streghe né inquisitori, anche se la persecuzione è assai presente e su due livelli paralleli.

Anche Bea ha subito l’attacco dell’assassino: pur avendolo visto in faccia, però, non può riconoscerlo proprio perché i colpi del martello omicida le hanno creato importanti problemi di memoria.

Quello in cui vive Bea è un mondo claustrofobico, una gabbia fatta di stanze semivuote che sono specchio del buio che ha preso possesso della sua testa. Persa nei tanti buchi neri della sua mente, la donna cerca di riprendersi, mentre vive rinchiusa nel suo appartamento che inizia a essere inaspettatamente abitato da altre persone.

Oltre a lei, infatti, fra quelle stanze si aggirano delle presenze inquiete. Esseri concreti ma allo stesso tempo ectoplasmatici, che sono collegati a Bea per due motivi: sono stati anche loro vittime dei “Pazzo del Martello” e hanno vissuto gli stessi insormontabili problemi economici della donna che al momento, a causa dei grossi debiti contratti dal defunto marito, non sa come fermare il pignoramento in atto del loro appartamento.

Quegli spiriti casalinghi iniziano a far pressione sulla donna: lei è l’unica che può fermare il killer, ricordandone l’aspetto e magari riuscendo a intuire perché scelga le sue vittime tra le persone che vivono uno stato persecutorio a causa dei debiti ingenti contratti con lo Stato, col fisco.

Sospeso tra realtà e momenti onirici, tra elucubrazioni psicologiche e problemi concreti e tangibili che sanno diventare insormontabili in poco tempo, il film è la corsa contro il tempo di Bea per uscire dal buio della sua testa e da quella della sua casa [che presto potrebbe non essere più sua], ma il fine di Zabala – ancor più di mettere in scena un thriller psicologico sul disvelamento dell’identità dell’omicida – è quello di descrivere un reale disagio sociale.

Il regista-autore vuole consegnare al pubblico un film di Genere nobile, proprio perché attraverso le modalità e gli accordi del noir e del thriller cerca di raccontare la società contemporanea e il disagio sociale; di fare critica, in questo caso sul fisco [italiano], sul peso abnorme delle tasse che è spesso soffocante e che nel film è messo a paragone con le gesta di un serial killer, nelle ossessioni psichiche della protagonista e di quelle degli spettri che ne condividono la casa e il destino.

Zabala, come sempre, maneggia il Genere con libertà e un po’ dell’incoscienza propria di un autore indipendente. Guardando il suo secondo lungometraggio si riscontra l’impegno impiegato nel costruire anche tecnicamente una sorta di pièce teatrale rinchiusa all’interno di una location estremamente perimetrata, senza cadere nella noia visiva della ridondanza. Anche dal lato dell’impiego della metafora, il regista-autore si ingegna nell’imbastire e inviare il suo messaggio; qualcosa qui va meno a segno, forse proprio per un peso specifico del sottotesto che arriva a un certo punto a schiacciare il livello superiore del racconto, perdendo un po’ di verosimiglianza e di interesse.   

Dal punto di vista attoriale, Rosanna Fedele affronta un performance non facile, con dignità e responsabilità. Questa è l’ultima interpretazione dell’attrice, prematuramente scomparsa da pochi mesi. Nella sua carriera diverse esperienze di doppiaggio [tra cartoni animati e soap opera], due CD come cantante jazz e incursioni nel mondo della moda, come stilista.

Luca Ruocco

MALLEUS

Regia: Andrés Rafael Zabala

Con: Rosanna Fedele, Romeo Zabala, Francesco Di Biase, Fabio Capozzi

Sceneggiatura: Andrés Rafael Zabala, Rosanna Fedele

Produzione: Rosso18

Distribuzione: /

Anno: 2022

Durata: 92’

InGenere Cinema

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