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CHI SEGNA VINCE di Taika Waititi

Cosa sono i sotto-Generi? Sono tutti quei film che pur non appartenendo direttamente a quello che definiamo cinema di Genere posseggono regole e stilemi tipici di questo modo di intendere l’arte settima. Uno di questi è certamente il film sportivo, la quale struttura viene declinata da anni con esiti altalenanti, a volte piacevolmente sorprendenti, altre meno.

Chi segna vince nuova commedia del talentuoso Taika Waititi è uno di questi film, vale a dire una pellicola sul calcio – il meno cinematografico degli sport a parere di chi scrive, cari amici di InGenereCinema.com – che non brilla particolarmente, ma che si limita ad accarezzare lo spettatore nel verso del pelo raccontando l’ennesima storia di caduta-e-rinascita in maniera un po’ svogliata, salvo dimostrare il valore del suo regista con una sequenza finale ispirata e divertente.

Chi segna vince prende a muoversi da una storia vera, quella di una partita di calcio tenutasi nel 2001 durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. A giocare l’una contro l’altra sono state le squadre delle Samoa Americane e dell’Australia. Il match si è concluso con la sconfitta delle Samoa con un punteggio pari a 31-0 [sì, avete letto bene, proprio 31-0] segnando un vero e proprio record come il più ampio scarto di goal in una partita ufficiale. Nel 2014 a risollevare le sorti di questo team sconfortato, prossimo alle qualificazioni per la successiva Coppa del Mondo, è  chiamato l’allenatore olandese Thomas Rongen, nella speranza che questo ex centrocampista dal temperamento fumantino possa invertire il destino avverso della squadra.

Waititi torna all’origine e si dedica a una commedia pura, un film sportivo che utilizza il calcio e la bizzarra vicenda della rappresentativa dell’Isola di Samoa Americana per indagare la capacità dell’essere umano di autodeterminarsi e di scegliere in ogni situazione e di come anche la felicità potrebbe essere materia di questa scelta. Un fatto di cronaca davvero cinematografico quello scelto dal regista di Jojo Rabbit che appare materia ideale dal quale ottenere un bel film. Eppure, nonostante delle premesse solide, un’ambientazione esotica e decisamente poco indagata e un significato profondo da veicolare con una struttura a prova di bomba, Waititi riesce a mancare il centro del bersaglio.

Chi segna vince, dunque, resta costantemente in quel territorio di confine che separa il bello dal mediocre, non riuscendo mai a trovare la forza di fare lo scarto di cui avrebbe bisogno e che gli avrebbe consentito di emergere e di trovare la propria unicità. Sprovvisto di tale impeto, la pellicola galleggia in un mare di buoni propositi che seppur consolatori, non fanno altro  che ricordare a tutti come il film sarebbe potuto essere, così dissimile da come è in realtà. Davvero un peccato, in quanto il tessuto di cui si compone la trama di questo racconto è quello di cui il cinema – soprattutto quello americano – ha sempre avuto bisogno: una storia nella quale la ricerca della propria felicità è una scelta e non il consuntivo dei nostri successi e dei nostri fallimenti. Una svogliatezza che solo nel finale lascia la visione di Waititi liberando la capacità creativa di questo cineasta capace di far dialogare benissimo il proprio animo fanciullesco con quello più adulto e profondo.

Paolo Gaudio

CHI SEGNA VINCE

Regia: Taika Waititi

Con: Michael Fassbender, Frankie Adams, Elisabeth Moss, Oscar Kightley, Will Arnett, Rachel House, Rhys Darby, Angus Sampson, Uli Latukefu, Beulah Koale, David Fane

Uscita sala in Italia: giovedì 11 gennaio 2024

Sceneggiatura: Iain Morris, Taika Waititi

Produzione: Fox Searchlight Pictures, Imaginarium Productions, Searchlight Pictures

Distribuzione: Walt Disney Pictures

Anno: 2024

Durata: 97′

InGenere Cinema

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