Ci siamo: il momento tanto atteso è finalmente arrivato. Barbie di Greta Gerwig è uscito nelle sale italiane. Il film sull’iconica bambola che ogni bambina [ma ci auguriamo anche ogni bambino, senza stereotipi di genere] di tutto il mondo ha avuto e avrà almeno una volta tra le mani.
Barbie è e rappresenta molte cose: la donna modello, certo, quella che tutte almeno una volta hanno sognato di poter diventare, ma – con un’ottica un po’ più moderna – rappresenta anche le infinite possibilità per ogni donna di essere chiunque si voglia. Negli anni è diventata dottoressa, rockstar, scienziata, pittrice, calciatrice, presidente, sirena; e ha incarnato inoltre tutti i tipi di fisicità, etnia, diversità, diventando indubbiamente la bambola più inclusiva e rappresentativa di sempre. È proprio su questo aspetto [almeno su carta] fortemente femminista che Greta Gerwig [Ladybird, Piccole donne] ha deciso di puntare per il suo film più commerciale, un blockbuster annunciato che ha scatenato in tutto il mondo un gigantesco hype.
Ma come rendere narrativo ciò che [un giocattolo] per definizione, proprio non lo è? Un po’ come era stato fatto per il riuscitissimo Lego Movie, hanno certamente ragionato su questo la stessa Gerwig insieme a Noah Baumbach [Storia di un matrimonio, Rumore bianco] nello scrivere la sceneggiatura di Barbie. I due, compagni nella vita ma anche molto spesso sul lavoro, sono certamente tra gli autori più influenti della Hollywood contemporanea, sempre capaci di esprimere una visione molto riconoscibile ed efficace nella loro filmografia.
La trama è questa. Il mondo di Barbie Land è assolutamente perfetto: tutte le Barbie vivono tra loro in completa armonia, sono le responsabili dell’amministrazione e ricoprono ogni carica istituzionale del regno. I Ken, invece, non hanno delle vere mansioni, se non vivere in funzione delle stupende e perfette Barbie. Quando Barbie Stereotipo [Margot Robbie] si rende conto però di non essere abbastanza perfetta, viene allontanata da Barbie Land e mandata nel mondo normale alla ricerca della bambina che gioca con lei.
L’umano che influenza, volente o nolente, la sorte del proprio giocattolo è il punto di partenza di una storia fortemente caratterizzata dal dualismo maschile/femminile, che mette a confronto due società possibili: quella patriarcale e quella matriarcale, arrivando alla [banale?] conclusione che, in realtà, nessuna delle due può essere quella giusta.
Il film riesce nell’intento di essere certamente godibile; sa strappare più di una risata ed è tecnicamente ineccepibile. L’impianto scenico e scenografico relativo a Barbie Land è visivamente bellissimo e più che riuscito, Margot Robbie e Ryan Gosling sono pressoché perfetti [c’erano forse dubbi?] e gli espedienti narrativi che regolano il mondo di Barbie a tratti geniali.
Il racconto attorno al femminismo, tanto promettente nella premessa, si trasforma però presto in una sorta di manuale basic per giovan* femminist*, una specie di “raccontiamo il femminismo ai bambini”, più che a una reale e cosciente riflessione sul tema. Fino ad arrivare a un finale abbastanza intriso di retorica, non all’altezza delle premesse messe in campo nella prima parte della pellicola.
Certo, è un film su Barbie, cosa ci si può aspettare? Eppure il gap è proprio questo: è un film su Barbie, ma nelle mani di due autori come Gerwig e Baumbach da cui magari ci si aspetterebbe qualcosina in più. Ribadiamo che il film è più che godibile, abbastanza riuscito, sa intrattenere e divertire con garbo e grandissimo mestiere.
Ciò che lascia un poco a bocca asciutta è come Gerwig e Baumbach abbiano messo – magari anche a ragion veduta, per carità – un poco da parte la visione autoriale in nome del blockbuster.
Una scelta che in linea di massima non danneggia la visione; quantomeno finché, usciti dalla sala, non ci si ferma un po’ a rifletterci su.
Irene Scialanca
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BARBIE
Regia: Greta Gerwig
Uscita in sala in Italia: giovedì 20 luglio 2023
Con: Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Issa Rae, Rhea Perlman, Will Ferrell, Ana Cruz Kayne, Emma Mackey, Hari Nef, Alexandra Shipp, Kingsley Ben-Adir, Simu Liu, Ncuti Gatwa, Scott Evans, Jamie Demetriou, Connor Swindells, Sharon Rooney, Nicola Coughlan, Ritu Arya, Helen Mirren, Emerald Fennell, Dua Lipa
Sceneggiatura: Greta Gerwig, Noah Baumbach
Produzione: Heyday Films, LuckyChap Entertainment, Mattel Films, Mattel, Warner Bros. Pictures
Distribuzione: Warner Bros
Anno: 2023
Durata: 114′