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AIR – LA STORIA DEL GRANDE SALTO di Ben Affleck

Michael Jordan. Il mito, la leggenda della pallacanestro. Probabilmente per molti italiani ora trentenni, questa icona americana si è rivelata per la prima volta come protagonista di un film nel 1996 [perché lo sport nazionale ha sempre catturato indubbiamente l’interesse popolare in maggiore misura], affiancato da star… dei cartoni animati: i Looney Tunes. Si tratta ovviamente di Space Jam, dove il campione veniva catapultato nel mondo dei personaggi animati della Warner Bros., reclutato da Bugs Bunny in persona per giocare una partita di basket contro degli invasori alieni.

La pellicola ottenne un enorme successo, consacrando maggiormente Jordan a livello mondiale e rendendolo noto anche ai più profani, in un’epoca dove internet non la faceva di certo da padrone. Ma da dove risale l’idea di realizzare un fantasioso lungometraggio in cui la stella dell’NBA interagisce con lo scanzonato coniglio e i suoi amici? La risposta si trova in una serie di spot pubblicitari realizzati dalla Nike nel ‘92 e ‘93, per promuovere le Air Jordan, la linea di calzature ispirate alla personalità del talentuoso giocatore. Ed è da queste scarpe che inizia la storia di Air – La leggenda del grande salto, opera quinta dell’attore e regista Ben Affleck, con protagonista il collega fraterno Matt Damon.

1984: Sonny Vaccaro [Matt Damon] è un dirigente marketing sportivo, sempre attento alle nuove promesse della pallacanestro. Lavora per la Nike, azienda produttrice di calzature e accessori ginnici sull’orlo della bancarotta. Il presidente Phil Knight [Ben Affleck] e l’associato Rob Strasser [Jason Bateman], incaricano Vaccaro di trovare un’idea per una nuova linea di scarpe, da affidare come sponsor a qualche valida recluta del basket. L’ispirazione non tarda ad arrivare: Sonny rimane folgorato dalle abilità quasi inosservate del talentuoso Michael Jordan, ed è intenzionato a fare di tutto pur di convincere i genitori del ragazzo [Viola Davis e Julius Tennon] a poterlo ingaggiare in esclusiva. Perfino a puntare l’intero budget a disposizione e a mettere a repentaglio il futuro di tutti i dipendenti della Nike.

A più di sei anni di distanza dal tonfo di La legge della notte, Ben Affleck torna in grande spolvero con una storia di passione e di ricerca scritta dall’esordiente Alex Convery, che parte in quarta firmando una sceneggiatura solida e autentica, con dialoghi assai naturali. Affleck – servendosi dell’ottima fotografia di Robert Richardson – ci riporta adeguatamente nel 1984, riproponendo gli usi e i costumi dell’epoca, con un’introduzione colma di scene entrate, più o meno, nell’immaginario comune: in ambito cinematografico, vediamo l’Axel Foley di Eddie Murphy, il primo Ghostbusters e la discutibile prova canora di Sylvester Stallone in Nick lo scatenato. Matt Damon incarna un Sonny Vaccaro profetico e passionale, in grado di percepire la grandezza e l’unicità di Michael. Insieme a lui, lo spettatore assiste ad un vero prodigio nel momento in cui visiona le azioni del giocatore – sicure e rilassate – durante una delle sue prime partite, registrata su una videocassetta.

Oltre a Damon, troviamo una sempre brava Viola Davis nella parte della madre di Michael, Deloris, figura fondamentale per la scelta dell’accordo giusto per il figlio. L’attrice è stata richiesta personalmente da Jordan, che ha avuto un ruolo marginale nella produzione del film. In più, il fuoriclasse ha preteso anche l’inserimento del dirigente Howard White, interpretato da un sorprendente ed efficace Chris Tucker, tornato sul grande schermo dopo quasi 7 anni di assenza.

Insomma, un cast di prim’ordine che contribuisce a rendere il film vincente, al pari della vicenda che narra. Un accordo giusto, che ha fatto del bene non solo nell’ambito sportivo, ma anche in quello filantropico, superando quindi la semplice questione remunerativa di entrambe le parti. Un combustibile che ha aiutato ad alimentare la leggenda di un diamante grezzo, consapevole del proprio valore e più che meritevole di una simile gratifica, ispirando ulteriormente future generazioni. Perché “non è la scarpa, ma l’uomo che la indossa”.

Luca Pernisco

AIR – LA STORIA DEL GRANDE SALTO

Regia: Ben Affleck

Con: Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Viola Davis, Chris Tucker, Marlon Wayans, Chris Messina, Julius Tennon

Uscita in sala in Italia: giovedì 6 aprile 2023

Sceneggiatura: Alex Convery

Produzione: Skydance Sports, Artists Equity, Mandalay Pictures

Distribuzione: Warner Bros.

Anno: 2023

Durata: 112’

InGenere Cinema

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