Diciamolo subito, Amici di InGenereCinema.com, chi scrive nutre una certa simpatia per Roland Emmerich. La sua biografia, l’ossessione per la distruzione e la catastrofe, l’amore per la fantascienza dissennata, nonché la determinazione di conquistare un posto nel cuore di Hollywood ce lo rende irresistibile.
È senza dubbio un guilty pleasure, ma se si ripensa a pellicole come I nuovi eroi, Stargate o Independence Day questa nostra passione non è poi così colpevole, anzi. Certo, il buon Roland non si è espresso sempre al suo meglio, tuttavia, progetto dopo progetto, ha dimostrato il desiderio e l’ambizione di realizzare una propria e personale idea cinematografica dal grande impatto spettacolare. E anche in Moonfall, suo ultimo disaster movie, nelle nostre sala dal 17 marzo, lo spettacolo non manca e neanche quella sana voglia di costruire scenari apocalittici per poi divertircisi sopra come in un gioco iperbolico, fanciullesco e allegro.
Una forza misteriosa manda la Luna in rotta di collisione con la Terra minacciando la vita sul pianeta. Poche settimane prima dell’impatto, l’ex astronauta della NASA Jo Fowler è convinta di avere la chiave per salvare il mondo, ma solo l’astronauta Brian Harper e il teorico complottista K. C. Houseman le credono. Questi improbabili eroi organizzeranno un’impossibile missione nello spazio, solo per scoprire che la nostra Luna non è ciò che crediamo che sia.
Incipit che fa partire il film è folgorante: la Luna ha lasciato la sua orbita e sta per schiantarsi sul nostro pianeta. Seguiranno nell’ordine: incredulità, scetticismo, panico, fuga, distruzione massiva, esplosioni, atti eroici impossibili, spiegazioni scientifiche risibili, piacere regressivo ed entusiasmo edonista. Insomma, Emmerich allo stato puro che mantiene il suo patto con gli spettatori, riempiendogli gli occhi di grandiosità abissale e le mani di popcorn appena fatti [esatto, ora si può tornare a farlo].
Il panzer di Hollywood non delude, mantenendo le sue promesse e rispettando la sua fama e la sua idea di cinema. Propone lo spettacolo di disastro e distruzione in un appuntamento catastrofico che potremmo riassumere come: la Luna vs. la Terra. Gli scienziati americani impazziscono, gli eserciti si ritirano, gli astronauti scappano e pochi, anzi, pochissimi restano fermi dinnanzi a tutto questo con l’incrollabile convinzione di riuscire a porvi rimedio. Il nostro signore del disastro non si rassegna all’impossibile e dà sfogo, ancora una volta, alla sua ossessione: la fine del mondo. Dopo averci provato con l’invasione aliena, con la catastrofe naturale, con Godzilla e le profezie Maya, ora punta ancora più in alto e rivolge la sua creatività distruttrice verso il cielo.
Iperbole difficile da sostenere, eppure terribilmente cinematografica. Moonfall, è difatti la visione definitiva del cinema di Emmerich, ovvero spettacolare, fanciullesca, impossibile, complottista, farneticate, cafona e tremendamente divertente. Se siete alla ricerca di una fantascienza adulta e matura, questo film non fa per voi, è evidente. Ma se siete capaci di sospendere l’incredulità e accettare che le Piramidi siano opera degli alieni, che Shakespeare non sia l’autore delle sue opere e che il calendario Maya possa essere fonte di informazioni scientificamente rilevanti, sarete assolutamente conquistati dalla caduta apocalittica della Luna sulla terra.
Paolo Gaudio
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MOONFALL
Regia: Roland Emmerich
Uscita sala in Italia: giovedì 17 marzo 2021
Con: Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Peña, Donald Sutherland, Charlie Plummer, Wenwen Yu, Eme Ikwuakor, Carolina Bartczak, Maxim Roy, Stephen Bogaert, Hazel Nugent
Sceneggiatura: Spenser Cohen, Roland Emmerich, Harald Kloser
Produzione: Lionsgate, Centropolis Entertainment, Huayi Brothers Media, Street Entertainment
Distruzione: 01 Distribution
Anno: 2022
Durata: 120′