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SORRY WE MISSED YOU di Ken Loach

Cosa rende un film attuale? Oppure, ancora più difficile da definire: cosa rende un film necessario? La risposta è il più gigantesco, deludente e sincero ‘non lo so’. Tuttavia, ogni volta che il vostro devoto e umilissimo redattore assiste alla proiezione di un film di Ken Loach, la tentazione di rispondere a questi quesiti elencando la sua filmografia è fortissima.

Perché vedete, l’eccezionalità di questo regista sta nell’essere connesso autenticamente alla società che c’è fuori dalla finestra. Un legame talmente indissolubile da poterne raccontare davvero i limiti e le storture. La dolcezza e le paure. I sogni e gli incubi. Ken Loach sembra essere l’unico a osservare ciò che sta accadendo per la strada e a riconoscerlo per quello che davvero è: un miserabile sovvertimento della scala dei valori. Questo cineasta sembra indossare gli occhiali da sole di Essi vivono e di guardare ogni giorno per diciotto ore la realtà così com’è! Urla a tutti ciò che vede da decenni, ma incredibilmente, nessuno lo ascolta. Ciononostante, non demorde e film dopo film, mostra quella terribile verità che somiglia drammaticamente alla nostra vita. Ken Loach è di nuovo in sala con Sorry We Missed You, una pellicola attuale e necessaria. Ecco, l’ho detto!

Ricky e Abby Turner, dopo il crollo finanziario del 2008, lottano contro la precarietà degli ultimi anni in quel di Newcastle, cercando di non far mancare nulla ai loro bambini. Proprio la loro disastrosa condizione lavorativa – lei badante a domicilio, lui fattorino mal pagato – e conseguentemente finanziaria li mette di fronte a una dura realtà: non diventeranno mai indipendenti e non avranno mai una casa di loro proprietà, se continueranno ad agire in questo modo. Ma un’allettante opportunità irrompe improvvisamente nella loro vita, quando Abby vende la propria auto per permettere a Ricky di acquistare un furgone. Con il nuovo mezzo l’uomo inizia a fare consegne per conto proprio, purtroppo sorgeranno nuovi problemi che metteranno gravemente a rischio l’unità, finora così solida, dei Turner.

Ancora una volta Loach, a 83 anni suonati, dimostra di essere capace di raccontare l’attualità osservandola dall’interno. Riesce a cogliere le frustrazioni e il disagio di persone che hanno la metà dei suoi anni, comprendendone davvero il dolore e il malessere. Non cadendo mai nella facile tentazione di giudicarli o di licenziare una generazione come incapace di cambiare le cose, o peggio, di non combattere perché le cose cambino.

Con Sorry We Missed You dimostra ancora una volta come la sua sensibilità da cineasta sia ancora quella di un esordiente, che pone il proprio sentire e le proprie motivazioni di protesta al centro del suo cinema. Questa visione rende Loach il più giovane regista che c’è al mondo. Gli dona la forza di filmare la miseria di un sistema basato esclusivamente sul profitto che ha sacrificato tutto nel suo nome e che oggi si ritrova con un liberalismo scellerato che ha prodotto solo precariato e infelicità.

È commovente come la famiglia Turner rappresenti l’incarnazione esplicativa dei tempi che stiamo vivendo. Genitori e figli afflitti dalle medesime ingiustizie, eppure, divisi da una morale che non ha più risposte efficaci. Il sogno borghese è fallito, il patto generazionale si è infranto e il capitalismo è sfrenato, dopato, scatenato. Miete vittime e allo stesso tempo si mostra e viene accettato come l’unico ordine possibile.

Come in Essi vivono – scusate se insisto – siamo paradossalmente asserviti a questo stato di cose a tal punto da ritenerlo immutabile. Sorry We Missed You è uno specchio che ci riflette e ci mostra la nostra vera forma, storpia e malata. Il finale è un pugno nello stomaco che tutti dovremmo ricevere e incassare con dolore. Un dolore doveroso che solo il cinema vero è capace di veicolare e di trasformare in libertà, o meglio ancora, in liberazione. È necessario liberarsi ed è attuale iniziare a farlo. Adesso.

Non aggiungo altro.

Paolo Gaudio

SORRY WE MISSED YOU

Regia: Ken Loach

Con: Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor

Uscita in sala in Italia: giovedì 2 gennaio 2020

Sceneggiatura: Paul Laverty

Produzione: Sixteen Films, BBC Films, BFI Film Fund, Les Films du Fleuve, Why Not Productions, Wild Bunch

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2019

InGenere Cinema

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