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MA MA – Tutto andrà bene di Julio Medem

mama1Julio Medem è senza dubbio un cineasta dalla sensibilità e dalla visione evidente. La sua filmografia ha mostrato lo sguardo curioso e radicale che il regista spagnolo possiede, in particolar modo, quando si concentra nel racconto dei sentimenti e della femminilità. Le donne, infatti, sono evidentemente il centro della poetica di Medem, che più di una volta ha rappresentato sul grande schermo con sincerità, dolcezza e bellezza. Se con Gli Amanti del Circolo Polare, la donna è rappresentata come amore purissimo che si perde, si confonde e poi ritorna per restare per tutta la vita, con Lucia y el sexo questa è passione carnale, bellezza irresistibile e sensuale, isola magnifica da esplorare centimetro per centimetro.

Anche nella sua ultima fatica, Ma Ma – Tutto andrà bene, in uscita nelle nostre sale, il focus è la donna, ma questa volta vista attraverso la lente deformante e incomprensibile della malattia.

Magda è un’insegnante che ha da poco perso il lavoro e a cui viene diagnosticato per ben due volte un cancro al seno. La prima volta il cancro è curabile, la seconda il verdetto non lascia scampo: il cancro è tornato e non c’è più nulla da fare. La vicenda si svolge nella crisi economica e nell’anno in cui la Spagna è Campione d’Europa. Magda decide di affrontare la sua situazione con più leggerezza possibile, traendo la propria forza dai suoi affetti più cari: il figlio di 10 anni che è considerato una promessa del calcio, un ginecologo che ama cantare e un uomo – che ha perso da poco la moglie e la figlia – che entra improvvisamente a fare parte della vita della donna.

mama3Magda crede fermamente nella filosofia del “qui e ora”, non ha importanza cosa potrebbe trovare ad attenderla in un aldilà, è decisa a vivere la sua vita con tutta la gioia possibile, e questo suo atteggiamento finisce per contagiare anche chi le sta vicino. La donna decide di sfidare apertamente il suo destino quando scopre di essere incinta nonostante le restino pochi mesi di vita da vivere.

mama4Medem sceglie il melò per accostarsi a un tema difficile e straziante come quello della malattia. Questo approccio gli è evidentemente congeniale poiché gli concede di sprofondare con forza nelle emozioni, conducendo lo spettatore in un vortice sentimentale commovente. Lo fa utilizzando lo strumento cinematografico che sembra amare maggiormente: il montaggio. Ogni sequenza è costruita alternando il presente filmico con le conseguenze che esso produrrà. Un susseguirsi originale di forward e flashback, che aumenta il coinvolgimento di chi osserva, sublimando il linguaggio cinematografico che fa della finzione il veicolo per raggiungere la verità.

L’intenzione del regista è chiara e le sue scelte confluiscono in una sola direzione, quella della ostinata ricerca di un senso che possa far sopportare l’insopportabile, ovvero, la malattia o persino la morte. Questione difficile da affrontare senza cadere in scivolate un po’ goffe o involontariamente ridicole. Il punto debole – anzi debolissimo – è, infatti, la sceneggiatura di Ma Ma che esaurisce subito le buone idee, limitandosi a reiterarle fino ad un finale lirico ma decisamente annunciato.

mama2Un vero peccato che questo film non abbia in toto avuto la stessa forza che troviamo nella regia, nel montaggio e nell’interpretazione della protagonista: generosissima e bellissima Penélope Cruz. La pellicola si abbandona troppo presto agli alti emotivi del melò, finendo per anestetizzare lo spettatore che nella seconda parte non ha più stimoli per reagiare.

Julio Medem spinge troppo in alto l’asticella del suo cinema, producendo alcuni momenti molto commoventi, ma anche tanta, tantissima nostalgia per i suoi primi film.

Paolo Gaudio

MA MA – Tutto andrà bene

2 Teschi

Regia: Julio Medem

Con: Penélope Cruz, Silvia Abascal, Luis Tosar, Alex Brendemühl, Asier Etxeandia, Elena Carranza

Uscita sala in Italia: giovedì 16 giugno 2016

Sceneggiatura: Julio Medem

Produzione: Backup Media, Ma Ma Películas AIE, Mare Nostrum Productions

Distribuzione: I Wonder Pictures

Anno: 2016

Durata: 111’

InGenere Cinema

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