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Best and Worst Movies of 2014: DOCUMENTARIO

MIGLIORI DOCUMENTARI DEL 2014

migliordocumentar1Al terzo posto: SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD di George Hencken

Un film che riporta nel cuore degli anni ’80, dalla nascita alla rinascita di una delle band simbolo di quegli anni, gli Spandau Ballet. Un vero e proprio omaggio ad un decennio indimenticabile sotto tutti i punti di vista, non solo musicale. Un film che non è solo per i fan della band o per i nostalgici degli anni 80. Un film che riesce a catturare l’attenzione del pubblico e che, a tratti, riesce anche a far commuovere.

migliordocumentar2Al secondo posto: ROMA TERMINI di Bartolomeo Pampaloni

Con i suoi 480.000 passeggeri in transito ogni giorno, Roma Termini è la principale stazione ferroviaria d’Italia, seconda d’Europa. Quello che però per molti è solo un luogo di passaggio, per altri è la propria casa: stiamo parlando dei senzatetto. Spesso girando film del genere si finisce, anche involontariamente, per realizzare vere e proprie opere voyeuristiche, Roma Termini, invece, riesce a non cadere nella trappola, e anzi riesce a mostrare la naturalezza delle persone. Persone che spesso non hanno nessuno con cui parlare e che non aspettano altro che poter condividere le proprie storie.

migliordocumentar3Al primo posto: IL SALE DELLA TERRA di Wim Wenders

Un film che scuote il cuore e la coscienza. Una finestra sul mondo che ci circonda; un mondo visto attraverso le fotografie di Salgado, create per documentarne la bellezza ma anche per ricordarci la fragilità di questo mondo. Un film potente, commovente e a tratti duro come un pugno allo stomaco. Una celebrazione di Salgado e della sua fotografia ma anche della sua capacità di guardare vita, non solo dietro un obiettivo ma dritta in faccia.

PEGGIORI DOCUMENTARI DEL 2014

migliordocumentar4Al terzo posto: GIULIO CESARE – COMPAGNI DI SCUOLA di Antonello Sarno

Il liceo classico più famoso di Roma compie 80 anni e, per l’occasione, Antonello Sarno, giornalista e regista, decide di renderlo protagonista di un documentario. Il film racconta gli 80 anni della scuola mettendo insieme frammenti di storia, politica e non, attualità e informazione attraverso le testimonianze degli ex alunni celebri. Un film non privo di spunti interessanti ma che non riesce a convincere totalmente.

migliordocumentar5Al secondo posto: RESISTENZA NATURALE di Jonathan Nossister

Dopo il buon successo di Mondovino, c’era grande attesa per il nuovo lavoro di Jonathan Nossiter, che invece non riesce a bissare il successo dell’esordio. Rispetto a Mondovino, non cambia il soggetto [il vino] ma l’ambientazione: non più la Francia ma l’Italia. Resistenza Naturale purtroppo non riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, complice anche un andamento lento e alcuni passaggi che risulta poco comprensibili dalla maggior parte degli spettatori: si potrebbe quasi definire un prodotto per esperti del settore enologico.

migliordocumentar6Al primo posto: BUONGIORNO TARANTO di Paolo Pisanelli

L’idea di fare un documentario su Taranto, la città più avvelenata d’Italia, è l’unica cosa bella e giusta di questo film che, per il resto non brilla. L’aspetto principale, negativo, di questo film è il suo essere di parte. In una situazione come quella della città pugliese, questo non è possibile. Questo film mostra solo le ragioni di una parte della città, escludendo completamente le voci di coloro i quali, pur non approvando la politica dell’ILVA, devono scontrarsi con la realtà di una città che senza di essa, morirebbe di fame.

Filippo Pugliese

InGenere Cinema

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