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GODZILLA di Gareth Edwards

godzillafilm1Come reagirebbe, al giorno d’oggi, l’umanità se dovesse essere attaccata da creature enormi e feroci? Se la forza distruttiva che potrebbe riportarci immediatamente all’età della pietra prendesse la forma di un gigantesco essere vivente [o più di uno] riportato in superficie [o alla luce], involontariamente, proprio dall’uomo, resteremmo col capo chino ad aspettare passivamente l’atroce fine, o avremmo dalla nostra qualche carta da giocare?

Proprio da queste domande prende piede la ricerca di Gareth Edwards riguardo il più conosciuto tra i colossi proto-dinosauri del cinema: Godzilla, creato nel 1954 da Ishiro Honda, maestro di “film coi mostri”, per la Toho, e da allora combattuto, ferito, resuscitato, amato, in una sequela sterminata di film di varie serie e saghe.

Dimenticate, innanzitutto lo scarso rifacimento USA firmato da Emmerich nel 1998.

Quest’ultimo, famoso firmatario di disaster movie, s’era, infatti, approcciato al Re dei Kaiju Eiga in maniera del tutto impreparata, arrivando a ricreare l’aspetto del lucertolone in modo sì più moderno e realistico, ma facendolo diventare simile ad un’enorme iguana, e del tutto lontano dal tozzo dinosauro radioattivo.

godzillafilm4Strada del tutto diversa prende il britannico Edwards, forte di aver all’attivo già un buon titolo ibrido monster/disaster movie, che, ereditato il caposaldo Kaiju, decide di ricreare sì il mostro in maniera moderna e credibile, ma rispettando in tutto e per tutto la storica, e anche un po’ ingenua, estetica originale: a partire dalla postura bipede, per arrivare alla schiena tempestata di aculei dorsali, al ruggito animalesco, e all’aspetto tozzo, coriaceo e un po’ impedito nei movimenti.

La trama del nuovo Godzilla si sospende su un arco di tempo che va dal 1999 ai giorni nostri, volando tra Tokyo, le Filippine e gli Stati Uniti, per raccontare, parallelamente e più della storia dei mostri giganti, quella di una famiglia suo malgrado legata al ritorno a galla del dinosauro.

Nel ’99, Joe Brody [il Bryan Cranston] è uno scienziato impiegato nel più grande stabilimento nucleare di Tokyo, da qualche tempo preoccupato per alcuni strani e ciclici fenomeni tellurici che potrebbero rendere assai rischiosa la stabilità dell’intero stabilimento.

godzillafilm2Le teorie apocalittiche dell’uomo si dimostreranno tragicamente reali quando, nel giorno del suo compleanno, le scosse di terremoto si faranno quanto più presenti e potenti, facendogli il più tragico tra i regali.

Dopo il salto temporale, suo figlio Ford [Aaron Taylor-Johnson] è diventato un soldato specializzato nel disinnescare ordigni esplosivi, ed ha a sua volta una moglie e un figlio piccolo. Lo scienziato, invece, è sprofondato nella paranoia e nel complottismo più neri. Tornato a Tokyo, infatti, Joe sta facendo di tutto per dimostrare, a sé stesso prima ancora che al resto del mondo, che quelle scosse telluriche che dal giorno del disastro non hanno mai smesso di farsi sentire, sono del tutto innaturali, per qualche motivo occultate dal governo.

Inutile dire che, anche se con modi da mitomane, lo studioso aveva visto giusto anche in questo caso.

godzillafilm3Edwards decide di chiedere al suo sceneggiatore [Max Borenstein] uno sviluppo dello script che puntasse molto più sul lato umano ed emotivo della vicenda, lato che circonda e in alcuni casi sommerge le vicnede fantastiche, generando, da una parte, personaggi a cui è facile affezionarsi, ma rischiando talvolta, come nel blocco centrale del film, di sviare del tutto l’attenzione dell’appassionato di Genere fantastico, che si trova catapultato suo malgrado in un war movie, ad ascoltare eserciti mettere in piedi tattiche d’attacco o quant’altro. Problema questo non da poco, e che ci si sarebbe potuto risparmiare con una durata inferiore del film [che supera di poco le due ore], dando, magari, più spazio alle creature e al loro agire.

godzillafilm5“Le” creature, sì, perché oltre a Godzilla, all’interno del film, sono presenti altri due colossi, uno maschio e l’altro femmina, della stessa specie, quella dei M.U.T.O.: a metà strada tra un ragno e una locusta [il primo alato, forse per rimandare allo storico rivale farfalloide Mothra], con la testa allungata e poco caratterizzata, quasi robotica. Gli esseri sono attirati proprio dalle radiazioni, che rappresentano per loro del cibo.

Quando, nel mondo attuale, i due Muto fuoriescono dai loro bozzoli a forma di artiglio, ecco che la stessa natura tenterà di riportare l’equilibrio, facendo riemergere dagli abissi, come un dio, Godzilla, l’unico predatore alfa in grado di fronteggiare i M.U.T.O.. Peccato che per questo immortale dio salvifico la razza umana non sia altro che una colonia di piccoli insetti insignificanti!

godzillafilm6Molto parco, Gareth Edwards, nell’utilizzo post-Pacific Rim di troppo reiterati combattimenti mostro-mostro, e centellinate le apparizioni in pompa magna di Gozilla, frutto di gran maestria nell’effettistica, protagonista, comunque, di alcune scene da antologia, a cominciare dall’ingresso in scena con tsunami.

Bello e ironico il primo TG che informa la popolazione dei terribili avvenimenti in corso, scambiato dal figlio del protagonista proprio per un Kaiju.

Luca Ruocco

GODZILLA

3.5 Teschi

Regia: Gareth Edwards

Con: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Sally Hawkins

Uscita in sala in Italia: giovedì 15 maggio 2014

Sceneggiatura: Max Borenstein

Produzione: Warner Bros., Legendary Pictures, Toho Company, Disruption Entertainment

Distribuzione: Warner Bros. Italia

Anno: 2014

Durata: 123’

GODZILLA, Clip “M.U.T.O.”:

GODZILLA, Clip “Che combattano”:

GODZILLA, clip “Merito delle risposte”:

InGenere Cinema

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