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Erotismo anni ’70 per MOSAICO MEDIA

05527NLX01Mosaico Media  torna in campo, e propone quattro titoli che gli amanti del cinema erotico conosceranno molto bene. Si tratta di: Piacere di donna, Perversion, I piaceri delle demoni e Amami dolce zia… Presentati tutti in versione restaurata, e distribuiti in 999 copie, i quattro film sono legati, oltre che dal Genere d’appartenenza, anche dal periodo storico a cui appartengono. Sono infatti “figli” degli anni ’70, e, eccetto Piacere di donna, di produzione tedesca, gli altri sono tutti “made in France”.

Piacere di donna, 1969, è diretto da Josef Zachar, regista di altri film erotici quali di Desideri, voglie pazze di tre insaziabili ragazze [Alle Kätzchen naschen gern], 1969, o del cecoslovacco La scuola delle vergini, 1968.

Il film è frutto di un montaggio che ha coinvolto due film dello stesso Zachar: il celebre Alle dame del castello piace molto fare quello [titolo originale Komm, liebe cameriera und mache ], 1967, film d’esordio di Edwige Fenech, e Desideri, voglie pazze di tre insaziabili ragazze, 1969.

Scritto da Alfredo Medori con Kurt Nachmann, fu distribuito in Italia nel 1977 con un doppiaggio italiano, e subito vietato ai minori di 18 anni.

alle_dame2Arabella [Caterina Alt] è una moglie insoddisfatta. Ha sposato il banchiere Leuwenstam [Walter Buschhoff] solo per soldi, ma, non essendone attratta, non si è mai concessa a lui, motivo per cui, andata via di casa, chiede ospitalità alla bella Felicitas [Edwige Fenech] e a suo marito, il conte Roland [Siegharrdt Rupp], che vivono in un antico castello in Germania.

Ad Arabella si aggiungono Manuel Da Silva [Ivan Nesbitt] con la sua amante Sophie [Angelica Ott], un colonnello e la nipote maliziosa del conte, Annette [Michaela May]. Manuel è stato condannato a cinque anni in quanto proprietario di un bordello, ora confiscato, ma è riuscito a fuggire nascondendosi proprio nel castello. In men che non si dica Arabella cede al fascino di Manuel, e non manca di attrarre e rimanere attratta dalla sua amante. Il marito di Isabella, però, raggiunge il castello e comincia a cercare prove dell’infedeltà di sua moglie, che, tra l’altro, gli ha chiesto il divorzio. Sicuro di essere stato tradito, l’uomo, aiutato da Felicitas e dalla sua cameriera, servirà un bella vendetta alla sua Arabella, e l’occasione sarà proprio la festa della vendemmia.

05527NLX01Ambientato nell’ottocento, Piacere di donna è un film erotico in costume nel quale, ai numerosi nudi, soprattutto della procace Fenech, o all’erotica scena in cui vediamo una danzatrice mascherata pestare l’uva con fare provocante, o le scene sensuali tra Arabella e Sophie, contrastano invece le sfuggenti scene d’amore, che vengono infatti sfumate. Ovviamente è palese l’assemblaggio dei due film, soprattutto per la diversa ambientazione, e, ciò che si nota già dalle prime battute, è l’inadeguatezza del doppiaggio. Nonostante le trame dei film erotici siano riconosciute come estremamente banali, Piacere di donna è tuttavia un film sensuale con risvolti spiritosi, perché basato sulla ricerca dell’inganno che si traduce poi in una beffa finale ai danni di donna Isabella. Le battute a doppi sensi, poi, abbondano. Purtroppo la qualità del video lascia a desiderare, con cambi di formato improvvisi molto al di sopra delle soglia del sopportabile, così pure l’audio, che risulta molto rumoroso.

Passiamo ora invece al nazisploitation con Perversion di James Gartner [pseudonimo di Patrice Rhomm] 1978, che aveva inaugurato il Genere con Train special pour SS, 1976, che segue di un anno a La calda bestia di Spilberg [del quale vi abbiamo parlato qui]. In Perversion, il cui titolo originale è Nathalie escape de l’enfer, in realtà l’eros è solo accennato, infatti il film si concentra più sul dramma vissuto dalla protagonista e sulla sua storia d’amore con un generale nazista [un po’ come il precedente Train special pour SS [da noi conosciuto come Ss – Il treno del piacere].

Cousines Les Cousines Les Annee 1970 France Katia Tchenko Nicole Debonne Realisateur Louis SoulanesI nazisti, con i loro feroci corpi d’armata, sono da poco entrati in Russia. Come se non bastasse hanno preso possesso delle terre e dei raccolti, portando così la popolazione al lastrico.

Nathalie [Patrizia Gori] è una giovane dottoressa che, ogni giorno, a bordo della sua bicicletta, si arrischia per decine di chilometri in zone impervie della Russia per accorrere dai malati, come Zoltan, un uomo molto malato e povero, al quale i nazisti hanno tolto tutto. Proprio mentre Nathalie è in casa del malato, scoppia una rivolta da parte dei partigiani contro i tedeschi, e, nella lotta, viene ferito il generale Hartz [Rudy Lenoir].

Nathalie si prende cura di lui, ma l’ingresso in casa di un partigiano, che spara sul generale, fa precipitare la situazione. Nathalie viene sequestrata dai soldati,  e rinchiusa in un castello polacco costruito due secoli prima, che ha al suo interno una potente ricetrasmittente che permette di ascoltare i comandi provenienti dalla base. A lei i nazisti affidano un compito al quale non può opporsi: liberare Ingrid [Claudine Beccarie], una spia tedesca, o ucciderla, nel caso avesse parlato.

05527NLX01Nel castello le prigioniere, paralizzate dal freddo, cedono ai nazisti per poter godere il tepore delle loro stanze. Ben presto Nathalie fa la conoscenza di Helga Hortz [Jacqueline Laurent], crudele ufficiale tedesca della quale tutti hanno soggezione, e che si diverte nel mostrare alla ragazza le torture che infligge ad alcune povere sventurate, delle quali abusa sessualmente. Solo il tenente tedesco Erik Muller [il prolifico attore americano Jack Taylor] riesce a frenare la sete di potere di Helga, e, attratto da Nathalie, la libera dal colonnello Gunther [Jacques Marbeuf], che vuole abusare di lei. I due si innamorano perdutamente, ma il loro è un amore impossibile, perché Nathalie è una spia russa.

Perversion, vietato nel 1978 ai minori di 18 anni, è un film semplice che sfrutta molto poco la componente erotica, puntando quel poco sull’eros di matrice lesbo.  La stessa Patrizia Gori, protagonista di numerose commedie erotiche all’italiana, veste un personaggio casto, e la si vede completamente nuda in un’unica scena, quella nella quale si unisce al tenente Muller. Si sorride per la banalità di alcune battute della cattiva Helga, che spesso si sofferma sul cattivo odore delle sue prigioniere [“Puzzano come tante pecore” “Guarda che sporcacciona, non si lava mai”].

Diretto e scritto da Louis Soulanes è Les cousines [vietato sempre ai minori di diciotto anni], da noi meglio conosciuto I piaceri delle demoni, tratto dal romanzo The Perverse Women’s Night, 1970, di Fletcher D. Benson.

Perversion foto 2Parigi. Elisa [Nicole Debonne] e Giulia [Daniele Argence] sono due cugine disinibite. Elisa vive in casa con sua sorella Lucia [Solange Pradel] e con la loro madre, Beatrice [Lilane Bert], vedova da undici anni. Lucia, in seguito alla morte del fratello più piccolo, avvenuta quando era ancora una bambina, subì uno shock così forte che da allora perse l’uso della voce e degli arti.

Elisa non ha alcuna pietà verso la sorella, così diversa da lei, e ogni giorno, con Giulia, si diverte a procurarle dispetti e fastidi di ogni tipo.

L’altra non riesce a comunicare in nessun modo il suo dolore alla madre, che non si accorge di nulla, e intenta a contrarre un nuovo matrimonio con un avvocato [Robert Lombard]. Intanto Elisa e Giulia, che hanno una relazione lesbo da tempo, si divertono a sedurre gli uomini, in particolare Elisa è intenta a conquistare Bruno [Jean Genin], un ufficiale, e Giulia, Andrea [Alain Doutey], studente di psicologia e nuovo vicino di casa. La sregolatezza che contraddistingue la vita delle ragazze, toccherà i massimi vertici nel momento in cui, in assenza di Beatrice, le due ragazze organizzeranno una festa a base di sesso e droga. Nel corso della festa le due ragazze si spingeranno oltre, e a farne le spese sarà Bruno, mentre Lucia sarà, ancora una volta, oggetto di torture, e stavolta non solo psicologiche…

Perversion foto 1I piaceri delle demoni, che si apre con un lungo primo piano su due mani femminili che si accarezzano,  vorrebbe tentare di legare il filone erotico con il noir, ma senza riuscirci. È la monotonia infatti a regnare incontrastata. Soulanes insiste più  a mostrare il rapporto tra le due sorelle che tra le due cugine, soffermandosi sui dispetti di Elisa verso Lucia, in particolare sulle continue esibizioni di foto sessuali che le mostra [foto che non sono mostrate allo spettatore ma descritte da Elisa], o sulle continue incursioni di una bambola senza gambe e braccia che tanto turba Lucia, e che le viene avvicinata da Elena, che si diverte nel vedere la reazione della sorella. Il noir arriva solo nel finale, e la stessa scena dell’omicidio è portata alle lunghe. Il lieto fine, però, chiude il film, con Lucia che, guarita, si gode il sole con Bruno. Le demoni sono state sconfitte.

Amami dolce zia … è un altro film francese [titolo originale Le voyageur, titolo internazionale S for Sex], di Daniel Daërt, 1973, che racconta un’ossessione, quella di Philippe [Gérard-Antoine Huart], un ragazzo di diciotto anni, nei confronti di sua zia Nadia [Nicole Avril], una donna avvenente che ama molto essere ammirata dagli uomini. La donna non si rende conto che suo nipote, giunto nella sua tenuta in vacanza, è continuamente eccitato da lei, tanto da spiarla continuamente mentre fa l’amore col marito e mentre si spoglia.

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Il ragazzo, inoltre, immortala ognuno di questi momenti con la sua macchina fotografica. Non riuscendo ad arrivare al dunque, il dolce nipotino mima rapporti sessuali con le foto che la ritraggono nuda, e che tiene sparse sul letto. L’arrivo di Chantal [Karine Jeantet], la nuova cameriera, sembra distrarlo dalle sue ossessioni per Nadia solo inizialmente.

Infatti i due ragazzi sono complici di una relazione che servirà a Philippe solo per frenare le sue voglie verso Nadia.

Philippe, però, ha un piano, nel quale coinvolge Chantal, la quale dovrà sedurre lo zio di Philippe, André [Bernard Launois], così da dare motivo alla zia di potersi abbandonare nelle braccia del giovane e realizzare il suo sogno proibito.

Amami dolce zia …, scritto dallo stesso Daërt, che ne è anche produttore,  e anch’esso vietato ai minori di diciotto anni, esce per la prima volta in Italia in DVD.

L’erotismo in questo film è costante, e, come Piacere di donna, non mancano le battute provocanti. Chantal, poi, suggestionata anche lei dalla profonda ammirazione fisica di Philippe per zia Nadia, si guarda allo specchio chiedendosi, sulla scia della regina Grimilde di Biancaneve, se sarà mai bella quanto Nadia. Amami dolce zia …, di cui è inutile sottolineare la superflua sceneggiatura, va avanti per dipingere il ritratto di un ragazzo complessato e dipendente dal sesso.

Tutti e quattro i DVD Mosaico non includono contenuti extra.

Gilda Signoretti

 

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