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MOSAICO MEDIA made in France

bestiadispilberg1Tra le ultime distribuzioni di Mosaico Media troviamo due film di produzione francese degli anni ’70: si tratta di Helga la louve de Stilberg, conosciuto da noi come La calda bestia di Spilberg, un film del 1977 di Alain Garnier [pseudonimo di Patrice Rhomm], e Les week-ends maléfiques du Comte Zaroff, 1976, tradotto con il titolo Sette femmine per un sadico, di Michel Lemoine.

Il primo, La calda bestia di Spilberg, già dal titolo preannuncia il genere erotico al quale appartiene, che, come Ilsa – La belva delle SS, di cui vi abbiamo parlato qui, rientra all’interno del sotto-filone nazisploitation. Elsa [Malisa Longo] è una collaboratrice politica al servizio del generale Gomez [Olivier Mathot], che ha assoggettato un ampio territorio [non indicato]. In un’ultima conferenza, nella quale non perde occasione di rimproverare Elsa di non sapere niente di politica, il generale affida alla stessa un compito molto importante: torturare i ribelli, sia uomini che donne, imprigionati all’interno di una struttura carceraria: il castello di Spilberg.

bestiadispilberg4Elsa è una sessuomane, e non mancherà di concedersi a chiunque, anche a giovani ragazze, ed al capitano Hugo Lombardi [Dominique Aveline]. Le prigioniere, però, prima di essere trasportate al castello, devono mettersi in fila ed essere osservate attentamente da Doc [Jacques Marbeuf], che le palpeggia, e poi sceglie una, la più bella, per violentarla. Quando però incontra Elisabetta [Patrizia Gori], figlia del ribelle Vogel, Doc la fa portare nel pagliaio per abusarne, ma la ragazza si ribella, e si difende. Anche Elsa è conquistata dalla sua bellezza, ma viene anch’essa rifiutata con forza, e perciò grida vendetta, finché John [Richard Allan], amico di Vogel che si è finto un soldato del regime, convincerà Elisabetta a concedersi ad Elsa per facilitarne così il piano di fuga.

bestiadispilberg5La calda bestia di Spilberg è un film scialbo, con una trama quasi inesistente, che è accennata all’inizio del film, poi sparisce, e torna verso il finale, quando Elisabetta studia il piano di fuga. È un film piatto, che dà solo sfogo ai piaceri sessuali dei protagonisti, e null’altro. Già dal settimo minuto si dà sfogo ai desideri sessuali di Elsa, ai suoi rapporti lesbo, e il film va avanti così, tutto il tempo. Alcune scene poi sono a dir poco comiche, come quella in cui, mentre Sofia, una ragazza che si è ribellata al trattamento che subiscono le donne da parte dei militari, viene violentata da Doc, Elsa li spia nel pagliaio e si eccita, ansimando; oppure le scene in cui lo stesso Doc, prima dei soliti “esercizi sessuali”, scende in cantina con due militari a bere vino, e si lamenta per il lucchetto della porta della cantina che nessuno cambia mai; o ancora, per citarne solo un’altra, quella in cui Elisabetta, dopo essere stata picchiata dagli uomini di Elsa, ci appare truccata, pettinata, pulita, insomma, senza un graffio, eppure John si impegna subito a pulirle le ferite. L’audio a volte latita, si abbassa, anche se per piccole frazioni di secondo, e qualche volta salta.

7femmine1Sette femmine per un sadico è un film  erotico-thriller, scritto, diretto e interpretato da Michel Lemoine. È la storia del conte Boris Zaroff [interpretato dallo stesso Leomine], un uomo apparentemente tranquillo e dai modi gentili, ma in realtà molto pericoloso. La ricchezza e il lusso del castello in cui vive, accudito dal maggiordomo Karl [Howard Vernon], non gli basta, e neanche l’amore per il suo cattivo alano, Edgar. Il conte Boris vive con morbosità la sua sessualità, tanto che ogni donna con cui si unisce è vittima delle sue violenze. Il conte non si accontenta di torturarle, dopo essersi unito con loro, vuole vederle morte, e solo così la sua mente malata trova sollievo. C’è una donna, su tutte, che è sempre presente nei suoi pensieri, Anna [Joelle Coeur], e che è l’unica verso la quale l’uomo ha manifestato dei sentimenti, e che è più una proiezione del passato che del presente.

A leggere la trama il film sembrerebbe interessante, se non fosse, per prima cosa, per l’insufficiente sceneggiatura, fatta di dialoghi elementari e scontati, addirittura ridicoli, che riguardano molte battute, soprattutto erotiche, come quella in cui il conte chiama la sua segretaria “allodola gentile” , o quando presenta ai due poveri malcapitati l’unica tortura che vediamo in azione nel film [in modo alquanto allegorico], e che il conte chiama “il letto d’amore”.

7femmine4E come non pensare alla scena in cui la nuova segretaria del conte, dopo una sequenza in cui balla con un uomo di colore, al quale si struscia, mima un rapporto sessuale e gioca con il suo boa di piume su un letto bianco, dietro alcuni specchi dai quale il conte, insieme a Karl, la sta guardando.

Non c’è cattiveria in questo film, appena appena sadico, e il rimando al thriller è pressoché inesistente. Vediamo molto erotismo ma nessuno sviluppo narrativo. Il film comincia in realtà bene, regalandoci un inseguimento, tra i boschi, di una ragazza da parte di Boris e del suo cane. Quattro donne [e non sette], escludendo la coppia di “infiltrati, capiteranno a tiro al conte, e ad ognuna è riservata una diversa fine.


Gilda Signoretti

LA CALDA BESTIA DI SPILBERG

Voto film

0.5 Teschi

Voto DVD

2disc copy

Regia: Alain Garnier

Con: Malisa Longo, Patrizia Gori , Jacques Marbeuf, Olivier Mathot

Durata: 92’

Formato: 16:9 – 1.78:1

Audio: Italiano Dolby Digital Dual-Mono

Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]

Extra: /

SETTE FEMMINE PER UN SADICO

Voto film

1 Teschi

Voto DVD

1disc copy

Regia: Michel Lemoine

Con: Michel Lemoine, Howard Vernon, Joelle Coeur, Patricia Mionet, Martine Azencot

Durata: 74’

Formato: 1.781

Audio: Italiano Dolby Digital Dual-Mono

Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]

Extra: /

InGenere Cinema

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