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IL QUINTO POTERE di Bill Condon

quintopotere1Nel dicembre 2006 fa la sua prima apparizione sul web il sito Wikileaks [dal verbo “to leak”, “perdere” “fuga”] facente capo a Julian Assange, mente brillante misantropo, individualista, anarchico che si prefigge lo scopo di smascherare tutti quei personaggi o organizzazioni che abusino del proprio potere, derivante dalla loro posizione di prestigio, per scopi illegali.

Le pubblicazioni vengono verificate minuziosamente da uno staff [in gran parte rimasto anonimo per garantirsi l’incolumità] di scienziati, giornalisti ed esperti economisti e politici che supportano Julian nella causa.

Fatte le dovute verifiche il sito pubblica integralmente e senza tagli, censure o commenti le informazioni in suo possesso senza dimenticare di tutelare le proprie fonti tramite l’anonimato. Poche semplici regole, un sistema robusto per garantire l’inviolabilità del sito da parte degli hackers [Assange stesso era un ottimo hacker] e tanto entusiasmo da canalizzare nella lotta ai potenti queste le basi su cui poggia uno dei più grandi esperimenti riusciti di informazione alternativa.

La nostra società si regge sull’informazione e soprattutto sulle immagini che adesso viaggiano a suon di bit sul web con il potere di incantare il pubblico e riescono a influenzarne le scelte dettate da un’emotività spicciola, direi quasi compulsiva. In una società così strutturata l’informazione costituisce un potere.

quintopotere2Il quinto potere non è altro che il superamento del predominio delle informazioni da parte di pochi gruppi editoriali e il tentativo di democraticizzare l’informazione.

Ovviamente una macchina così semplice e nello stesso tempo così efficace, se impiegata per stuzzicare i poteri forti, non può far altro che suscitare delle reazioni da parte degli stessi e quindi tutti i vari tentativi di boicottaggio del sito.

La scelta di pubblicare integralmente le informazioni fornite dalle fonti [anonime] però ha un risvolto negativo, se da una parte consente un’informazione senza filtri, dall’altra espone persone magari innocenti fornendo al mondo i loro dati personali e la loro privacy che deve essere tutelata e rimanere segreta.

Se ne accorge subito il collega di Assange, Daniel Domscheit-Berg, che tenta di arginare la sete di giustizialismo di Julian.

Diciamo che Daniel costituisce una sorta di freno all’arrivismo di Julian che solitario e senza altri scopi nella vita se non la sua battaglia personale verso il mondo, perde un po’ di vista la dimensione reale di quello che un sito come Wikileaks può diventare.

quintopotere3Il film di Bill Condon sostanzialmente ripercorre le fasi di nascita e crescita del progetto di Assange e Domscheit-Berg e si basa sui libri Inside Wikileaks dello stesso Berg e Wikileaks di Davide Leigh e Luke Harding.

Ottima prova d’attore per lo “Sherlock” Benedict Cumberbatch e il “Niki Lauda” Daniel Brul insieme ad un ottimo cast a supportarli.

Il quinto potere è un film che scorre in maniera lineare senza troppi guizzi di regia forse proprio con l’intento di informare e non romanzare troppo le vicende che ruotano dietro l’intricata rete di interessi che c’è dietro Wikileaks.

Paolo Corridore

IL QUINTO POTERE

3 Teschi

Regia: Bill Condon

Con: Benedict Cumberbatch, Daniel Brul, Stanley Tucci

Uscita in sala in Italia: giovedì 24 ottobre 2013

Sceneggiatura: Josh Singer

Produzione: Andrea Leone Film e Raicinema

Distribuzione: 01 Distribution

Anno: 2013

Durata: 128′

InGenere Cinema

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