Nel cinema, di risate sulla mafia ne sono già state fatte; così su due piedi vengono in mente qualche farsa di Franco e Ciccio ed anche il dimenticato Mafia! di Jim Abrahams, vera e propria parodia de Il padrino di Francis Ford Coppola, senza dimenticare magari un grande caposaldo come A qualcuno piace caldo, il cui esilarante plot prende avvio da un vero fatto di cronaca a sfondo mafioso [la strage di San Valentino].
Ora ci ha pensato Luc Besson, regista di Nikita e Leon, a metter mano su argomenti così scottanti con fare ironico, e lo fa usando una vena da dark comedy che in questi casi fa sempre bene.
Materiale d’ispirazione è il libro Malavita di Tonino Benacquista, mentre protagonista dell’opera in questione è niente poco di meno che Robert De Niro, il cui coinvolgimento rende molto più accattivante questa operazione incentrata sul binomio mafia/risate; e se poi pensiamo che dietro la macchina produttiva c’è quel Martin Scorsese, che sulla mala ha tirato fuori fior di capolavori, allora la curiosità arriva a vertici altissimi.
Ad affiancare il noto Taxi driver c’è un’altra star come Michelle Pfeiffer, e come terzo nome di lusso un premio Oscar che risponde al nome di Tommy Lee Jones.
La storia è quella della famiglia Manzoni, il cui patriarca, Giovanni [De Niro], è un pentito mafioso che vive sotto copertura dell’FBI, in un’operazione gestita dall’agente Stansfield [Lee Jones].
Col falso nome di Fred Blake, il nostro si ritrova insieme alla moglie Maggie [Pfeiffer] e i figli Belle [Dianna Agron] e Warren [John D’Leo] in una tranquilla cittadina francese.
Ma nonostante il cambio di location, questi non perdono alcune abitudini del passato, che li mette a dura prova col confronto diretto con gli altri.
Ma qualcuno è da tempo sulle loro tracce, qualcuno a cui Giovanni ha voltato le spalle e che ora lo vorrebbe morto.
Gli elementi ci sono, gli attori pure, per non parlare di alcune scene che meritano il culto assoluto [la più esilarante è l’incontro al cineforum con tanto di film d’ambientazione newyorkese a sorpresa, vedere per credere]; solo che c’è qualcosa che non torna…
Il ritmo magari è un po’più lento di quel che dovrebbe e a volte Besson sembra essere fin troppo compiaciuto di ciò che racconta, in più lo sviluppo della situazione comica in sé non rende bene giustizia all’intera operazione e a chi ne fa parte.
Assistiamo ad un divertito De Niro, che qui gode anche di citazione metacinematografica [assieme a Scorsese stesso], e ad un altrettanto coinvolto Lee Jones, che la sua parte di mastino della legge la sa far bene; in più un ancor affascinate Pfeiffer, che regge bene il passar degli anni, decisa a rientrare col sorriso nel genere mafia dopo il lontano 1983 di Scarface.
Ci sarebbe stato un sacco da lavorarci sopra, magari con molta più passione.
Mirko Lomuscio
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COSE NOSTRE – MALAVITA
Regia: Luc Besson
Con: Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Tommy Lee Jones, Dianna Agron, John D’Leo, Jon Freda
Uscita in sala in Italia: giovedì 17 ottobre 2012
Sceneggiatura: Luc Besson, Michael Caleo
Produzione: Virginie Besson-Silla
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno: 2013
Durata: 111’