Home / Recensioni / Festival / Fantafestival 2013 / THE OUTSIDER. IL CINEMA DI ANTONIO MARGHERITI di Edoardo Margheriti

THE OUTSIDER. IL CINEMA DI ANTONIO MARGHERITI di Edoardo Margheriti

The OutsiderDavvero molto ricca la quinta giornata della 33esima edizione del Fantafestival, tenutasi venerdì 14 giugno, nella quale, accanto a film molto attesi come Wrath of the Crows di Ivan Zuccon o Beneath di Larry Fessenden, è stato presentato un documentario degno di attenzione: The Outsider. Il cinema di Antonio Margheriti, diretto da Edoardo Margheriti.

Antonio Margheriti [di cui vi segnaliamo il sito internet curato dallo stesso Edoardo www.antoniomargheriti.com] non ha certo bisogno di presentazioni, soprattutto su webzine legate al cinema di Genere come la nostra, e ancora oggi la sua filmografia è non solo molto considerata da critici e appassionati, ma anche molto amata dai neofiti.

Con The Ousider. Il cinema di Antonio Margheriti, Edoardo Margheriti non si limita, come nel più classico dei documentari, a raccontare la carriera del padre, ma, attraverso le testimonianze di personalità illustri, alcune delle quali presenti al Fantafestival, come Enzo G. Castellari, che ci ha regalato dei film indimenticabili [pensiamo al capolavoro Keoma, o Quel maledetto treno blindato], lo sceneggiatore Antonio Tentori [Demonia; Un gatto nel cervello], e Steve Della Casa, ripercorre nei dettagli una carriera molto ricca e soprattutto eterogenea.

antonio_margheritiSi, perché Antonio Margheriti è stato un vero e proprio sperimentatore di Generi, avendo diretto film thriller-horror con atmosfere gotiche, come i meravigliosi Danza macabra, 1963, e I lunghi capelli della morte, 1964, storici, commedie [Io ti amo, 1968, con Dalida e Alberto Lupo], film d’avventura, drammatici [come Con la rabbia agli occhi, 1976, che vede tra gli attori un eccellente Massimo Ranieri], western [Joe l’implacabile, 1967] e, ovviamente, fantascienza.

Proprio i film di fantascienza, a partire da Spacemen, 1960, primo film di fantascienza da regista di Margheriti, che si firmava Anthony Daisies, nome d’arte poi mutato in Anthony Dawson, ma soprattutto con Il pianeta degli uomini spenti, 1961, conosciuto anche come The Arrival of the Outsider, hanno aperto la carriera del regista, rendendolo famoso anche all’estero, soprattutto in America.  Tutto cominciò quando la Titanus, fondata da Goffredo Lombardo, testò le capacità del regista affidandogli un servizio sul terremoto di Messina del 1908, e, superata la prova, la sua carriera, alla quale molto credette anche Turi Vasile, prese il via.

margheriti“L’outsider” Antonio Margheriti, nel senso di colui che resta fuori, ma si distingue, come venivano chiamate le entità aliene che minacciano la terra nel già citato Il pianeta degli uomini spenti,  come egli stesso afferma nelle belle immagini di repertorio del documentario, ha affrontato i Generi nei momenti sbagliati, passando ad esempio al western quando non andava più di moda al cinema, ma riuscendo sempre a sfidare sé stesso e ad avere un riscontro assolutamente positivo dal pubblico e dalla critica.

E, citando il western, non possiamo non nominare la presenza, in E Dio disse a Caino, 1960, di uno dei più grandi attori a livello mondiale che il cinema, non solo di Genere, abbia mai avuto, seppur dalla personalità complicata, come Klaus Kinski.

C’è poi da dire che nel periodo in cui Antonio Margheriti lavorava ai suoi film più elaborati, gli effetti speciali erano manuali, ma, nonostante tutto, preparati con grande professionalità e serietà, come è dimostrato, solo per fare un esempio, in I criminali della galassia, 1965, molto apprezzato in America, nelle sequenze inerenti l’allagamento di sangue della città sotterranea, preceduto dalla rottura di una parete di cristallo.

imagesThe Ousider. Il cinema di Antonio Margheriti, prodotto da Gian Gabriele Foschini e dallo stesso Edoardo Margheriti, è davvero un prezioso documentario che entra a far parte del patrimonio culturale cinematografico a pieno titolo, e che ci auguriamo possa essere reso fruibile ai più. Un lavoro che accosta, alla figura di Antonio Margheriti regista, di cui Edoardo ampiamente ci parla e che chiama confidenzialmente “Antonio”, la descrizione di un uomo che, come spiegano gli interventi di molte personalità del cinema intervistate [come Dardano Sacchetti, Luigi Cozzi, Barbara Bouchet, Enzo G. Castellari, Antonio Tentori, Franco Nero, Steve Della Casa] era innanzitutto una bella persona, sempre disponibile e umile.

E questa umiltà viene fuori proprio dalle sue riflessioni, che Edoardo Margheriti ha saputo raccogliere e cucire insieme con la passione di un figlio e la professionalità di un uomo di cinema: pensiamo a quando Antonio afferma di non aver mai provato manie di grandezza, ma di essersi sempre messo in discussione, certo di non essere mai veramente arrivato. Una considerazione, poi, va fatta sul montaggio, curato da Fabio Loutfy e Giorgia Loufty, che rende il documentario molto dinamico.

Gilda Signoretti

THE OUTSIDER. IL CINEMA DI ANTONIO MARGHERITI

4 Teschi

Regia: Edoardo Margheriti

Con: Edoardo Margheriti, Dardano Sacchetti, Luigi Cozzi, Barbara Bouchet, Enzo G. Castellari, Antonio Tentori, Franco Nero, Steve Della Casa, Corinne Clèry, Fred Williamson, Turi Vasile, John Steiner, Frank Pesce, Mike Malloy, William Lustig,  Richard Harrison, Ernesto Gastaldi, Alberto Dell’Acqua, Stefano Della Casa

Sceneggiatura: Edoardo Margheriti

Produzione: GiKa Productions

Distribuzione: /

Anno: 2013

Durata: 61’

Trailer:

InGenere Cinema

x

Check Also

VESPERTILIO AWARDS 2024: Ecco i finalisti

Brando De Sica, Luna Gualano e Andrea Niada fanno il pieno. Sorpresa ...