Home / Recensioni / In sala / 17 RAGAZZE di Delphine e Muriel Coulin

17 RAGAZZE di Delphine e Muriel Coulin

17ragazze1Accolto positivamente all’ultimo Festival di Cannes [11-22 maggio 2011], 17 ragazze è il primo lungometraggio realizzato da Delphine e Muriel Coulin, autrici di cinque cortometraggi [ricordiamo Sisyphe, 1997, Souffle, 2000].

17 ragazze racconta una storia vera, avvenuta nel 2008 in Francia. Camille [Louise Grinberg] è una ragazza adolescente un po’ ribelle. Vive a Lorient, una città della Francia, sull’Atlantico, dove frequenta il liceo. A differenza delle sue compagne di classe, Camille appare più consapevole della sue azioni, e perciò più cresciuta. Il sospetto di essere incinta, però, la spinge a rivolgersi alla dottoressa della scuola [Noémie Lvovsky], che le conferma la gravidanza. Camille, però, non sembra sconvolta dalla notizia, poiché crede che portare a termine la gestazione sia un modo per dimostrare il proprio coraggio. Mentre ci rimugina su, però, Camille, che vive sola con la madre e suo fratello, ora in missione in Afghanistan, si confida con le sue compagne, Julia [Juliette Darche], Florence [Roxane Duran], Flavie [Esther Garrel], Mathilde [Solène Rigot], alle quali propone un piano davvero anomalo: rimanere tutte incinte per convalidare così la loro unione, crescere insieme i bambini e dimostrare perciò che anche da sole saranno in grado di prendersi le loro responsabilità. Al gruppo si unisce Clèmentine [Yara Pilartz], inizialmente messa da parte per via della sua timidezza.

Tra l’indignazione dei genitori, pronti a scagliare il dito contro Camille, e dell’istituto, che si discolpa da ogni incombenza nella faccenda, di cui secondo i genitori sarebbe responsabile, e la derisione dei ragazzi [alcuni complici dell’attuazione di questo “evento anomalo”], ecco che il numero delle ragazze in gravidanza aumenta, arrivando a quota 17. Col passare del tempo le ragazze avvertono i primi cambiamenti del loro corpo, il tutto con entusiasmo e incoscienza. Non tutto, però, andrà per il verso giusto, anche all’interno dello stesso gruppo. Florence, ad esempio, finge di essere incinta per non essere esclusa dal gruppo, come se fosse inconsueto non esserlo.

17 ragazze affronta il tema dell’adolescenza con molta delicatezza, privandolo perciò di quella volgarità o nonsense che secondo molti, erroneamente, appartengono al mondo giovanile, una tappa dell’esistenza in cui, pur se ancora regnata da molta immaturità, si vive con passione, disillusione e con una carica di energia impressionante. È questa vivacità che vien fuori da questo film, che tende ad impreziosire gli anni della gioventù, non senza nascondere le conseguenze di alcuni passi falsi, che qui si sintetizzano nel personaggio di Camille, che dovrà convivere con le proprie scelte azzardate, e che certo non la renderanno immune da pericoli e cambi di rotta.

17ragazze217 ragazze, la cui sceneggiatura è firmata dalle sorelle Coulin, è un film riflessivo, mai monotono o scontato. Ne consegue perciò un lungometraggio inconsueto, merito di un lavoro sensibile e imparziale in cui sono mostrate le debolezze e la voglia di libertà del periodo adolescenziale, scevra di realismo e disincantata. La bellezza prorompente di Louise Grinberg, unita alla bravura dimostrata, si somma a quella delle altre protagoniste, le quali, eccetto la stessa Grinberg, Duran e Garrel, sono tutte esordienti, e proprio questo aspetto rende la loro recitazione molto fresca. È proprio sui loro primi piani che spesso la telecamera pare indugiare a lungo. La maggior parte del film è girato in un centro operaio di Lorient, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e adibito per l’occasione ad istituto scolastico.

La chiusura del film, contrariamente a ciò che fino a pochi minuti prima era stato frutto di utopie, è pregna di disillusione, parallelamente al passaggio all’età matura delle ragazze, che, divenute madri, non sono riuscite a mantenere la promessa pattuita di crescere insieme i loro figli, ma la cui storia, nel bene e nel male, avrà molto da insegnare.

Gilda Signoretti

 

Regia: Delphine Coulin, Mauriel Coulin

Con: Louise Grinberg, Noémie Lvovsky , Juliette Darche, Roxane Duran, Esther Garrel, Solène Rigot, Yara Pilartz

Uscita in sala in Italia: venerdì 23 Marzo 2012

Sceneggiatura: Delphine Coulin, Mauriel Coulin

Produzione: Archipel 35, ARTE France Cinéma

Distribuzione: Teodora Film, SpazioCinema

Anno: 2012

Durata: 90’

InGenere Cinema

x

Check Also

TERRIFIER 3 – Primo Teaser Italiano del film nei cinema dal 31 ottobre

Midnight Factory, etichetta di Plaion Pictures, è lieta di svelare il primo ...