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THE FLASH di Andy Muschietti

Per decenni i cinecomics hanno rappresentato l’unica risposta che Hollywood è riuscita a dare all’annosa questione dello spopolamento delle sale. Ci hanno pensato Batman o gli Avengers a mantenere il sistema degli Studios, ad alimentare lo star system e a creare aspettative nei confronti dei film che sarebbero usciti al cinema. Il successo di questi prodotti ha stabilito un modus operandi molto preciso che non riguardava più il singolo film ma che ha allargato la visione a un gruppo di pellicole che avrebbero finito per intrecciarsi l’una con le altre. Ciò ha limitato gli interventi artistici e autoriali da parte dei regista, avvicinando questi progetti a logiche seriali – quindi, televisive – piuttosto che cinematografiche. Atteggiamento molto pericoloso, ma finché ha pagato in termini d’incasso, niente da dire.

Sfortunatamente, nulla dura per sempre [grazie al cielo, verrebbe da dire] e anche questo sottoGenere così redditizio sembra aver esaurito la sua spinta, annaspando in una crisi nerissima. Certo, l’introduzione del concetto di multiverso ha illuso i dirigenti delle major che speravano di poter tirare a campare ancora per un po’, ma a giudicare dai risultati delle ultime uscite – Marverl o DC non fa differenza – si sbagliavano di grosso.

A darne un’ulteriore conferma arriva nelle nostre sale The Flash, l’atteso stand-alone del ragazzo più veloce del mondo diretto da una vecchia conoscenza degli amici dell’horror, Andy Muschietti. Un film che avrebbe voluto essere moderno e imprevedibile, si riscopre vecchio e senz’anima e con la peggiore CGI degli ultimi anni. Con una sceneggiatura farcita di cliché – vecchi e nuovi – costretta a scavare il fondo del barile del fanservice omaggiando film di trent’anni fa, ma anche alcuni mai realizzati. The Flash appare come il capolinea per il cine-fumetto e un enorme monito per il cambiamento.

Barry Allen aka The Flash scopre di poter usare i suoi poteri per viaggiare nel tempo. Deciso a cambiare il suo doloroso passato parte per questa rischiosa missione indietro nel tempo. Il motivo di questa mossa azzardata è il suo profondo desiderio di salvare la vita della madre, ma quando questo tentativo altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è “correre per la sua vita”. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Il multiverso è dunque la cura ricostituente per il cinecomics. Ne sono convinti gli Studios, sta funzionando con Spider-Man, perché non dovrebbe farlo con Flash e l’universo DC? Ragionamento che non fa una piega, non c’è che dire. Tuttavia, una copia non sarà mai come l’originale, se poi parliamo della copia di una copia [il viaggio nel tempo e gli universi paralleli sono materiale da letteratura fantastica di fine ottocento] l’idea non appare più così brillante.

The Flash, difatti, è un lunghissimo cliché sul paradosso temporale, sullo scontro/incontro di realtà vicine ma distanti allo steso tempo, nonché uno sfiancante senso di déjà-vu che invece di sorprendere come nelle sperate intenzioni, annoia e allontana lo spettatore che riesce benissimo a figurarsi un finale. Inoltre, dispiace molto dover registrare come la qualità della computer grafica sia davvero ai minimi storici: ricostruzioni iperrealistiche poche riuscite che sul grande schermo hanno una resa davvero deludente più simile alle cinematiche dei videogames che al naturalismo cinematografico. Se a tutto questo aggiungente degli attori non particolarmente brillanti – Ezra Miller fa quello che può, ma il peso da sostenere è troppo per le sue esili spallucce – e uno script vuoto di avvenimenti e sentimento, il risultato è un inevitabile canto del ciglio dei film con i supereroi.

Ma questo, ormai, lo hanno capito tutti, perfino i dirigenti Warner e DC che hanno deciso di fare tabula rasa e ripartire da zero mettendo al timone di questa divisione James Gunn. Riuscirà il ragazzo terribile della Troma a risollevare le sorti di Batman e compagni?

Paolo Gaudio

THE FLASH

Regia: Andy Muschietti

Con: Ezra Miller, Michael Keaton, Ben Affleck, Michael Shannon, Kiersey Clemons, Ron Livingston, Sasha Calle, Antje Traue, Temuera Morrison, Saoirse-Monica Jackson, Maribel Verd, Rudy Mancuso

Uscita sala in Italia: giovedì 15 giugno 2023

Sceneggiatura: Christina Hodson

Produzione: DC Comics, DC Entertainment, Warner Bros.

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Anno: 2023

Durata: 144′

InGenere Cinema

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