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BARBARONE SUL PIANETA DELLE SCIMMIE EROTOMANI di Gipi

Gipi ci porta nello Spazio profondo. Un viaggio già di per sé straordinario e pieno di meraviglie, che si carica di ironia caustica, nonsense e un pizzico di saporita cattiveria grazie alla matita e al talento del suo autore.

A guidare i nostri passi nell’universo sconfinato è il cosmonauta che da anche il titolo al fumetto – Barbarone – e la sua avventura ha inizio proprio con un infelice atterraggio su un pianeta abitato esclusivamente da scimmie [che si tratti di primati erotomani si scoprirà, a spese del protagonista, quasi subito].

Si tratta, certo, solo dell’incipit di un’avventura rocambolesca, che porterà Barbarone a viaggiare all’interno di diversi assurdi mondi e ad incontrare creature dalle forme più disparate e surreali… spesso non proprio specchio del carattere che dimostreranno di avere.

Ma come in ogni avventura che si rispetti, nel corso del suo viaggio Barbarone riesce ad aggregare una ciurma di personaggi inimmaginabili che probabilmente mai avrebbero dovuto condividere il cammino: un enorme e gentilissimo essere che risponde al nome di Goggo e poi un essere liquido, simile a una pozzanghera, tanto scurrile e irascibile, quanto apparentemente inoffensivo! La meta che si daranno e che dovranno raggiungere ve la lasciamo da scoprire tra le pagine del fumettone pubblicato da Rulez.

Barbarone sul pianeta delle scimmie erotomani ha un ritmo incalzante e mescola in maniera più che riuscita le carte della storia di fantascienza a quelle del diario d’avventura e a quelle di un assurdo ridanciano e primitivo. Le pagine del fumetto sono cariche di quell’ironia graffiante e bizzarra che è proprio firma di Gipi, un autore che riesce a parlare in maniera drittissima e pungente di cose più che terrestri anche quando racconta l’extra-terrestre, e il suo segno grafico personale e davvero identificativo non può che esaltare il tipo di sci-fi un po’ da b-movie su cui ha deciso di costruire un progetto a fumetti che diventerà una vera e propria saga spaziale.

Oltre a “linguaggio scurrile”, che l’autore denuncia già in cover con uno degli sticker che incorniciano l’iconografica illustrazione [Barbarone con indosso la classica armatura argentata da astronauta che è tenuto in braccio da un quadrumane], le pagine di Barbarone sul Pianeta delle scimmie erotomani sono cariche di rimandi a quella fantascienza che l’autore stesso ama. I più facili da trovare vanno ovviamente dalle scimmie erotomani a quelle senzienti de Il pianeta delle scimmie, ma qui e lì si riconoscono atmosfere da Star Trek e ganci a Guida galattica per autostoppisti. Senza tralasciare il fatto che il nome stesso di Barbarone è coniugazione involgarita di quello di una più seducente collega: Barbarella.

E se i disegni sfoggiano volutamente un tratto semplificato [lo stesso Barbarone chiede alla AI che lo accompagna di attivare la “visione fumettosa”], rarefatto, la commedia di Genere di Gipi si rivela tutt’altro che superficiale, portando i suoi viaggiatori dello spazio a scontrarsi e a riflettere con e su temi importanti come l’amicizia e l’amore [ma anche il body shaming, il diverso da sé e la libertà], ovviamente con licenza di satira.

Ancora una volta la voce fumettistica di Gipi è graffiante e imprevedibile, anche se lontana dalle narrazioni da memoir o da una fantascienza più posata e tesa alla La terra dei figli.

Un figlio minore che vanta la sua minorità e si bulla dei fratelli maggiori, dei suoi personaggi, di un Genere, dei lettori e forse anche del suo autore. Siamo molto curiosi di leggere come andrà avanti la saga!

Luca Ruocco

BARBARONE SUL PIANETA DELLE SCIMMIE EROTOMANI

Autore: Gipi

Editore: Rulez [www.rulez.works]

Pagine: 132

Illustrazioni/Foto:

Costo: 16,00 euro

InGenere Cinema

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