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LEMURIA di Karl Hans Strobl

Edizioni Hypnos continua la sua opera di riscoperta della letteratura del fantastico primo-novecentesca portando in libreria Lemuria, una raccolta di quattordici racconti scritti da Karl Hans Strobl, originariamente pubblicati tra il 1902 e il 1917 e oggi presentati per la prima volta in lingua italiana.

Curato e tradotto da Alessandro Fambrini il libro è quindi occasione rara per conoscere un mondo cupo e orrorifico che per molti versi si macchia di un orrore assai più incomprensibile e concreto. I contributi di Fambrini e Walter Catalano, infatti, regalano un excursus  letterario ma anche storico-biografico che fotografa l’avvicinamento di Strobl al nazismo, un avvicinamento convinto che si basava sulla piena condivisione del pensiero di Hitler.

I racconti raccolti all’interno di Lemuria di certo porteranno il lettore a scontrarsi con i contenuti più profondi e radicati nella mentalità dello scrittore: affrontando scritti come questi non ci si potrà esimere dal caricarsi addosso la responsabilità di un giudizio, se non addirittura di una condanna. Ma l’operazione di recupero di Hypnos, coraggiosa non c’è che dire, non può che rappresentare un importante tassello – finora mancante – nel puzzle culturale dello studioso del fantastico più esigente.

Per tipologia di racconto, rielaborazione della paura e dell’angoscia verso l’ignoto, Strobl va analizzato non solo come esponente della cultura germanofona dell’epoca, ma anche provando ad accostarlo agli esponenti della letteratura gotica, fantastica e orrorifica internazionale. Cosa non facile, per i motivi già esposti, ma nemmeno impossibile.

Da questo punto di vista gli scritti di Lemuria inquietano e stupiscono, proprio per una chiave d’approccio al Genere non canonica.

Lo stile è classicheggiante, crea di certo distanza con il lettore e in molti punti è di non facile assimilazione. Questo suo essere classicamente faticoso è accentuato anche dalla scelta di impaginazione fatta da Hypnos: caratteri piccoli per permettere una doppia colonna di testo in ogni pagina. Scelta che un po’ gioca a sfavore della pubblicazione, ma non lede di certo il contenuto.

La testa recisa di un condannato a morte che mira a fondersi col corpo di una donna anch’essa ghigliottinata; la rappresentazione di un “Amleto” macabramente profetico; un vampiro che crea scompiglio fra un gruppo di suore; un uomo che per incassare una grossa eredità decide di recludersi per un anno all’interno di una tomba nel cimitero monumentale di Parigi; ma anche racconti come “Take Marinescu” e “Busi-Busi” in cui traspare vivido il razzismo nei confronti gli abitati dell’Europa dell’Est e dell’Africa e il tema del “diverso da” vissuto ciecamente come rappresentazione di minaccia e paura.

L’incubo macchiato indelebilmente di misoginia e razzismo corrode la sicurezza quotidiana, l’identità, la parvenza di controllo o il tentativo di imporre una società marmorea e immutabile.

Come anticipato, Lemuria rappresenta di certo un titolo interessante per ogni studioso e storico del fantastico e di certo evidenzierà uno spiraglio della cultura tedesca primo-novecentesca per noi del tutto inedito.

Luca Ruocco

LEMURIA

Autore: Karla Han Strobl

Editore: Edizioni Hypnos [www.edizionihypnos.com]

Pagine: 235

Illustrazioni/Foto:

Costi: 18,00 euro

InGenere Cinema

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