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SON e BABY: Maternità, sofferenza e orrore per Midnight Factory

Da poche settimane Midinight Factory ha aggiunto al suo succulento catalogo due titoli con una tematica che li accomuna: la maternità. Una maternità non cercata, ma in qualche modo subita che, però, porta – in due modi diversi e con velocità opposte – le neo-mamme a trasformarsi. Anche il risultato finale del viaggio delle due donne ha capolinea molto diversi, ma per scoprire questi ultimi vi invitiamo a scoprire le due storie nelle edizioni DVD o BD di Son di Ivan Kavanagh e Baby di Juanma Bajo Ulloa. Per tutto il resto, continuate a leggere. Come sempre proveremo a stuzzicare la curiosità di voi Amidi dell’Horror!

Con in tasca già qualche esperienza di cinema cupo [il thriller The Canal, 2014], Kavanagh racconta la storia di Laura [Andi Matichak], una ragazza in fuga da una setta satanica. Conosciamo la giovane proprio durante il suo drammatico parto in auto e la ritroviamo già mamma di un ragazzino pre-adolescente, David [Luke David Blumm]. Il bambino è in qualche modo legato all’oscuro passato della donna e questi suoi trascorsi pochi chiari prendono corpo e si fanno concreti e pericolosi quando, una notte, Laura ritrova i membri della setta proprio all’interno della cameretta di suo figlio, a vegliarlo mentre dorme. È il momento in cui Son [2021] diventa un interessante paranoia movie verniciato d’orrore.

Il bambino si ammala immediatamente: si tratta di un morbo sconosciuto, che nessun medico riesce a identificare, ma che ha tra i sintomi riscontrabili perdita di coscienza e convulsioni, emorragie interne ed esterne… e un improvviso e inarrestabile appetito di carne umana! Il bambino inizia ad uccidere e a mangiare, la mamma è sicura che a far ammalare suo figlio siano stati gli adepti della setta e inizia a fuggire, in parte supportata da un detective invaghito di lei. Si tratta di una doppia fuga: dal suo passato, quindi dalla setta che pare voglia ancora controllarla, e dalle forze dell’ordine che indagano sugli omicidi che madre e figlio si lasciano alle spalle.

Son mescola bene gli stilemi del paranoia movie a quelli del drama-thriller, al filone esorcistico, con un po’ di freccette lanciate dalle parti dello zombie movie, con il morbo sconosciuto che infetta David e lo trasforma in un mostro antropofago. Ma quel che funziona meglio è proprio questo donarsi completamente della madre al figlio, questa maternità subita che col tempo si è trasformata nell’unica cosa che per Laura abbia valore, nonostante sia legata a filo doppio con la setta che l’ha plagiata e di cui sembra aver dimenticato troppe cose.

Il regista irlandese Kavanagh è sobrio e abile nell’utilizzare gli elementi canonici e riconoscibili dell’horror contemporaneo, muovendosi tra le strade di un road movie dalla scenografia cangiante, che dalla casa di famiglia si fa sempre differente, utilizzando le stanze, le geometrie e le luci di motel sempre differenti.

Il dramma della donna, dalla psicologia già complessa per le esperienze pregresse, diventa ingestibile quando le speculazioni di un altro ex membro della stessa setta insinua il dubbio che David sia il frutto del seme di un Demonio con cui più volte era stata costretta ad avere rapporti. Un’ulteriore ombra, ancora più spaventosa, che si mette alle calcagna dei due in fuga e che, nonostante qualche meccanismo ripetuto e prevedibile prenda piede una volta avviatici sulla strada che porta al The End, si somma a tutto il resto e funziona sufficientemente bene. Fino alla chiusa finale, che lascia il racconto volontariamente rivoltato e del tutto aperto.

L’horror di Kavanagh, nell’edizione Blu-Ray Limited della Midnight Factory ha purtroppo tra gli extra solo il trailer, ma il libretto curato da Nocturno Cinema sul film non manca!

Dalla Spagna arriva, invece, Juanma Bajo Ulloa, regista del secondo film: Baby [2020]. In questo caso, Amici dell’Horror, ci troviamo di fronte ad un qualcosa di molto particolare: una fiaba oscura, drammatica e misterica, più che dell’orrore. Non solo: il film è del tutto primo di dialoghi. Nessuna parola, ma un buon lavoro su un onnipresente tappeto audio fatto di suoni, rumori e di una colonna sonora che copre l’intera durata del film.

Baby comincia a raccontare qualcosa di assolutamente concreto: anche in questo caso un parto solitario e traumatico. Stavolta si tratta di Neska [Rosie Day], una tossicodipendente che partorisce il suo bambino all’interno di un appartamento/tana in totale stato di abbandono. Braccata da una padrona di casa bramosa di avere le mensilità arretrate di affitto e in astinenza perché non più in possibilità di acquistare nuove dosi, la donna scivola nell’ignobile proposta di vendere il suo bambino ad una sconosciuta per una discreta somma di denaro. Quel tanto che possa rimettere a posto per un po’ le cose che maggiormente la tormentano nei pochi momenti di lucidità.

È in questo momento che la parte maggiormente misterica di Baby prende piede: Neska si incontra in un bosco con un donna di mezza età che mangia avidamente fragole mentre avviene lo scambio. Insieme a lei una ragazza più giovane, con dei capelli paglierini e una bicicletta, che sembra essere lì a fare da scorta.

Solo a scambio avvenuto, fanciullescamente, Neska scopre di aver perso qualcosa di importante e che anche da assente rimane legato a lei grazie ad un cordone ombelicale artificiale: un vecchio ciuccio di madreperla. La ragazza decide di mettersi sulle tracce dell’acquirente e, una volta trovata la casa nel bosco, si insinua all’interno di un’altra abitazione/tana. Con altri pericoli e altre regole.

Oltre alle due donne già conosciute, vive lì dentro anche una terza presenza femminile: giovanissima e con evidenti problemi di movimento. Il neonato è adagiato all’interno di un nido di rovi, quasi abbandonato a sé stesso, nell’attesa che si arrivi un fantomatico diciassettesimo giorno che, esotericamente, rispunta spesso tra le pagine di un calendario.

Il gioco che Junma Bajo Ulloa mette in scena sullo schermo si fa sempre più macabro e misterioso: in quel microcosmo abitato di donne ci sono momenti di violenza ferina e una serie di azioni rituali che scandiscono una quotidianità sospesa, all’interno delle quali la nuova intrusa prova a scivolare senza rimanere impigliata nelle rotelle di un meccanismo a lei sconosciuto. A far da contraltare a quel mondo fatto di donne che si contendono il possesso di un bambino indifeso che comincia a cambiare magicamente colore ed etnia durante il gioco rituale, c’è la natura rappresentata non solo dal bosco che circonda la casa, ma anche dai suoi tanti e differenti animali.

Che si stia parlando di streghe non abbiamo mai modo di saperlo con sicurezza, ma gli indizi e il cuore portano lì e in quel mondo sospeso il non-detto, il disumano e l’uterino riporta in qualche modo alla sorellanza tripartita delle Madri di Argento, anche se – come si è detto – in Baby è del tutto assente la cattiveria morale e grafica dell’horror. Si respira di certo aria di morbosità e follia, ma non abbiamo prove che indichino la loro identità di Madri che vogliamo portare fra gli uomini la Morte, anziché la Vita.

In questo cupo universo femminile, però, si compie anche un viaggio di crescita e riscoperta di sé: anche in questo caso compiuto da una madre e da un figlio non voluto, che mutano tentando di arrivare insieme alla fine del percorso.

Consiglio: non cercate di tradurre ogni segno e segnale in significati palesi [per quello avrete tempo a freddo], lasciatevi guidare dal fascino esoterico, dal senso del misterioso e dall’angoscia. Sarà un viaggio affascinante.

Disco privo di extra, ma anche stavolta il prezioso booklet.

Tirando le somme: un horror più canonico, ma piacevolmente raccontato e un titolo di non facile catalogazione. Entrambe visioni che consigliamo.

Luca Ruocco

SON

Voto film: 

Voto Blu-Ray:

Regia: Ivan Kavanagh

Con: Andi Matichak, Emile Hirsch, Luke David Blumm, Cranston Johnson, Blaine Maye, J. Robert Spencer

Formato: 16:9 – 2.39:1

Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio; Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Extra: Trailer

Distribuzione: Midnight Factory – Koch Media [www.midnigthfactory.it]

BABY

Voto film: 

Voto Blu-Ray:

Regia: Juanma Bajo Ulloa

Con: Natalia Tena, Harriet Sansom Harris, Rosie Day, Charo López, Mafalda Carbonell, Susana Soleto, Amalia Ortells

Formato: 16:9 – 2.39:1

Audio: Originake 5.1 DTS-HD Master Audio

Extra: /

Distribuzione: Midnight Factory – Koch Media [www.midnigthfactory.it]

InGenere Cinema

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