Giulio è un uomo buono, talmente tanto da non avere affatto spina dorsale; questa è la scusa che la sua fidanzata avanza quando lui scopre di essere stato tradito, e per giunta con il suo capo. Oltre il danno, anche la beffa, insomma. A quel punto l’uomo non ha tante possibilità e decide di cambiare totalmente vita. Si licenzia e trova lavoro presso un nuovo giornale, che gli affida il compito di scrivere un articolo di approfondimento su Valeria, maestra di rimorchio. Proprio grazie a lei, Giulio capirà come dosare meglio la propria bontà ma, al tempo stesso, a non seppellirla sotto dell’inutile meschinità.
Le premesse di 7 ore per farti innamorare – scritto, diretto e interpretato da Giampaolo Morelli – sono le più classiche in materia di commedia romantica. Un uomo deluso, che incontra una donna molto più scaltra di lui e scopre di potersi migliorare, mentre sotto sotto anche lei inizia un processo di metamorfosi. Sembra, insomma, che ci siano tutti gli ingredienti per un film di successo; eppure, come in tutte le commedie che si rispettino, a fare il film è il copione, fatto di tempistiche comiche, oltre che delle battute stesse in cui si spendono gli attori. Qui, infatti, non vogliamo parlare della regia, che più del solito di rende invisibile a beneficio della sceneggiatura. Si tratta di un lavoro molto semplice, fatto di campi totali, di scale di piani e semplici campo/controcampo. Un lavoro senza lode e senza infamia tipico delle più recenti commedie italian, se si esclude l’eccellente lavoro fatto da Sydney Sibilia per Smetto quando voglio.
Il problema del film, dunque, è proprio la sceneggiatura, che purtroppo si affida svogliatamente ai soliti cliché tipici della battaglia tra i sessi per riuscire a strappare un sorriso allo spettatore. E, come se non bastasse, anche alle solite dinamiche che si mettono in scena ogni qual volta si parla di infedeltà tra innamorati – tema abusato all’inverosimile nel panorama nostrano.
Probabilmente il momento più basso del film si svela allo spettatore nella sequenza in cui Giulio inizia ad andare a lezione da Valeria [interpretata da una sempre perfetta Serena Rossi]; il monologo fatto da quest’ultima sembra una rivisitazione della teoria del Redpill in chiave ancora più qualunquista del previsto. Per farla breve – ma dare un’idea della bassezza del dialogo – Valeria afferma che uomini e donne hanno un diverso criterio di selezione sessuale, con i primi che puntano alla quantità, mentre le altre alla qualità. Questo è solo la base di un discorso che si slancia verso i soliti cliché sul maschio alpha e la reazione positiva che la donna avrebbe nei suoi confronti. Per quanto nel corso del film venga poi smentita questa teoria e anche Valeria affronti un’evoluzione personale, è imbarazzante assistere ad un monologo del genere nel 2020 – anno di produzione del film – soprattutto se si considera che dovrebbe servire come momento comico.
Non c’è, insomma, uno scambio di battute realmente divertente all’interno del film, che deve tutto – come ribadito più volte – ai soliti vecchi stereotipi sull’amore e la vita di coppia che non facevano ridere vent’anni fa e ora, si spera, meno che mai.
L’unica nota positiva del film sono i suoi interpreti principali, Giampaolo Morelli e Serena Rossi, che portano a casa una performance piuttosto credibile e ben curata; meno bene Fabio Balsamo, qui amico fidato del protagonista, che non riesce ad uscire dalla dimensione di macchietta comica che ormai copre dagli esordi con i The Jackal. Se su Youtube una performance come quella può funzionare, in un film tende ad appiattire notevolmente il personaggio, che si riduce dunque a due o tre motivi ripetuti all’infinito e alla lunga stanca.
7 ore per farti innamorare, uscito nelle sale nel corso di un disastroso 2020, è arrivato anche in home video con dei piccoli contenuti extra che consistono esclusivamente in un breve dietro le quinte del film.
Si tratta di un piccolo extra di circa 7 minuti in cui gli attori parlano dei rispettivi personaggi, inquadrandoli anche nel contesto storico in cui attualmente ci troviamo. Stando alle parole di Morelli infatti, il titolo richiama una mentalità diffusa su internet per cui ci vogliono concretamente 7 ore per fare colpo su una donna. Al di là dell’opinione che si può avere in merito a questa teoria, però, è piuttosto triste che lo stesso cast ne parli come di un “tutorial del rimorchio”, eliminando dunque tutto quell’aspetto che poteva sembrare critico nei confronti del metodo messo in scena da Valeria nel corso del film. Ci sentiamo di dire, insomma, che il film non solo non offre spunti di riflessione davvero interessanti e che non ha la capacità di far ridere quasi in nessuna circostanza, ma che scade anche nel grottesco alla luce delle interviste ad alcuni membri del cast.
Claudia Anania
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7 ORE PER FARTI INNAMORARE
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Giampaolo Morelli
Con: Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Fabio balsamo, Diana Del Bufalo, Massimiliano Gallo, Vincenzo Salemme
Formato: 2.35:1
Audio: Italiano 5.1
Extra: Backstage
Distribuzione: CG Entertainment [www.cgentertainment.it]