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ZOMBIELAND – DOPPIO COLPO di Ruben Fleischer

Dieci anni dopo il fortunato Benvenuti a Zombieland, Ruben Fleischer – all’epoca anche sceneggiatore del film – torna dietro la macchina da presa per dirigerne il sequel, Zombieland 2 – Doppio colpo. Nonostante gli attori siano decisamente più maturi, la pellicola prosegue più o meno dove avevamo lasciato i nostri eroi: la banda – composta da Columbus, Tallahassee, Wichita e Little Rock – si è trasferita all’interno della Casa Bianca, dove conduce una routine quotidiana in modo pressoché normale. In seguito a un litigio, Wichita e Little Rock abbandonano il rifugio; ma mentre la prima torna ben presto sui suoi passi, l’altra fugge con un ragazzo conosciuto da poco, Berkeley. A Columbus, Tallahassee e Wichita non resta altro da fare che mettersi ricerca della ragazza in un’America dove gli zombie si sono evoluti rispetto al primo lungometraggio al punto da mettere seriamente in pericolo quel che resta dell’umanità.

Benché le premesse fossero vincenti per un sequel riuscito, Zombieland 2 presenta evidenti problemi strutturali che si estendono ad ogni reparto dell’operazione. La trama scorre senza troppe sorprese e ripetendo lo schema, già di poche pretese, nel suo predecessore; la storia si snoda attraverso una macrotrama, quella della sinossi, costellata di microeventi non solo a volte autoconclusivi, ma anche poco efficaci. Vi basti sapere, infatti, che anche il tessuto comico è talmente fiacco da far ridere per i motivi sbagliati; stereotipi fastidiosi e surreali anche per un prodotto come Zombieland, battute che si ripetono, rendendosi via via meno efficaci – la regola della ripetizione non salva nessuno purtroppo – e situazioni sì grottesche ma prive di qualunque presa sul pubblico.

Nonostante poi non siano richieste qualità autoriale di alcun tipo in di lavoro come questo, certamente anche la regia e il montaggio, responsabili del ritmo dello svolgimento, hanno il loro peso; eppure la mano di Ruben Fleischer appare sicuramente confusa e poco attenta ad evidenziare al meglio i passaggi chiave, così come le scene più action. Una mancanza che appare evidente già durante i titoli di testa; nonostante siano montati sulle note di Master Of Puppets dei Metallica, il brano non riesce a sottolineare in nessun momento le azioni compiute dai protagonisti mentre scorrono i rispettivi nomi sullo schermo.

In un clima così debole nemmeno gli attori riescono a portare a casa la loro miglior performance; ogni elemento in gioco appare stanco, privo di energia e quasi schiacciato dai toni eccessivi dei rispettivi copioni; dalla prova sbiadita di Woody Harrelson a Emma Stone e Jesse Eisenberg, che propongono un’interpretazione di una piattezza che rasenta il coma, alle guest star in gioco – Rosario Dawson e Luke Wilson – che figurano come un’occasione completamente sprecata di risollevare un primo atto soporifero. Ciliegina sulla torta di questo tremendo pasticcio è la scena post credit, un ipotetico ultimo regalo allo spettatore, studiata male e realizzata ancor peggio, che inchioderà inutilmente sulla poltrona uno spettatore che non ha altro desiderio se non quello di uscire dalla sala e dimenticare l’intera deludente visione.

Il vero doppio colpo, insomma, è quello che Fleischer infligge al pubblico, annoiandolo con un film assolutamente privo di smalto e, allo stesso tempo, rovinando il ricordo di un primo capitolo di gran lunga più riuscito e fortunato.

Claudia Anania

ZOMBIELAND 2 – DOPPIO COLPO

Regia: Ruben Fleischer

Con: Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Abigail Breslin, Emma Stone, Zoey Deutch Bill Murray, Rosario Dawson, Avan Jogia, Dan Aykroyd, Ian Gregg

Uscita in sala in Italia: giovedì 14 novembre 2019

Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick, David Callaham

Produzione: Columbia Pictures, Pariah

Distribuzione: Sony Pictures Italia / Warner Bros. Pictures Italia

Anno: 2019

Durata: 99’

InGenere Cinema

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