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USCIRAI SANO di Valentina Pellegrino e Barbara Rosanò

Atteso il 6 maggio all’ottava edizione de Lo Spiraglio film Festival della salute mentale al MAXXI di Roma – oltre alle varie proiezioni in giro per i festival italiani – Uscirai sano è un docufilm che merita attenzione e riconoscimenti. Diretto da Valentina Pellegrino e Barbara Rosanò, Uscirai sano è un docufilm che ha come protagonista l’ospedale psichiatrico di Girifalco, in provincia di Catanzaro, oggi dismesso e purtroppo, come molti edifici italiani, abbandonato.

Uscirai sano è un docufilm che, rievocando la storia dell’ospedale psichiatrico, istituito nel 1881, ripercorre le storie dei pazienti ricoverati, non tutti affetti da patologie mentali, ma spesso portati nella struttura in quanto affetti da disturbi o patologie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, o vittime di depressione in seguito a traumi, o addirittura perché troppo iperattivi, come Pino, che ancora bambino si ritrovò nell’ospedale psichiatrico a ‘scontare’ una colpa che non aveva, e costretto a rapportarsi con persone più grandi di lui con cui condivideva spazi e intere giornate, e per questo motivo cresciuto troppo in fretta e privo di affetto. Non sono solo i pazienti ad avere voce, ma anche gli infermieri, gli psichiatri o gli ex direttori della struttura, testimoni della storia e dell’identità di un luogo da cui hanno imparato molto e dal quale non riescono ancora  oggi a parlarne con distacco, tanto è stato forte il loro trasporto emotivo vissuto in quegli anni che hanno determinato la loro carriera e per molti aspetti disegnato anche la loro identità.

Ad accompagnare lo spettatore negli spazi della struttura è Angelo [Antonio Marinaro], un medico da poco giunto nell’ospedale psichiatrico che, una volta venuto a contatto con i pazienti, porterà nella struttura una ventata di modernità che coinvolgerà tutti, addetti e pazienti, riuscendo  ad esempio a portarli al mare per permettere loro di conoscere il mondo esterno e iniziare a relazionarsi con esso e quindi con la società tutta, poiché i concetti di terapia e riabilitazione vanno di pari passo, e in essi è insito il concetto di futuro, una sorta di riscatto per i pazienti, una seconda opportunità che non tarpa loro le ali, ma anzi li proietta in un futuro non impossibile da immaginare. Pellegrino e Rosanò dirigono un docufilm ben scritto davanti al quale non si può rimanere indifferenti. L’approccio con la malattia mentale e con la storia dell’ospedale psichiatrico è affrontata con delicatezza e senza mai fare ricorso né a banalizzazioni né a buonismi, riuscendo invece a concentrare l’attenzione sulla malattia mentale intesa non come una realtà isolata e quindi da emarginare, ma come un disturbo al quale c’è una cura che ha un inizio e una fine, in cui il concetto di integrazione, di recupero e di coinvolgimento sociale non è illusorio ma concreto. Lo spettatore si lascia dunque trasportare emotivamente nella storia ma non solo, perché grazie alle testimonianze di ex professionisti che hanno lavorato nella struttura e ai racconti di ex pazienti – alcuni dei quali ancora in cerca di un riscatto – è portato a riflettere coscienziosamente sul tema della malattia mentale e sulle sue sfaccettature. Uscirai sano – che prende il nome dalla targa posta all’ingresso dell’ospedale, che contiene in sé un messaggio assolutamente positivo, un augurio per una rinascita data per certa, ma solo verbalmente – è dunque un docufilm di spessore, che lascia interrogativi aperti e riflessioni profonde, in cui è il sistema nervoso centrale umano ad essere osservato  e indagato, messo sotto accusa in passato da terapie invasive quali l’elettroshock, fondate sull’idea che aggredire proprio il sistema nervoso centrale potesse portare i pazienti a riconquistare una condizione di equilibrio.

Gilda Signoretti

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USCIRAI SANO

Regia: Valentina Pellegrino e Barbara Rosanò

Con: Antonio Marinaro, Francesca Ritrovato

Sceneggiatura: Nicolò Mazza de’ Piccioli

Produzione: Associazione culturale Kinema

Distribuzione: /

Anno: 2017

Durata: ’68

InGenere Cinema

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