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VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI di Luc Besson

ValerianLuc Besson negli anni novanta ha contribuito senz’altro a dare una scossa al cinema europeo dell’epoca. Pellicole come Subway o Nikita sono apparse come un pugno nello stomaco delle cinematografia del vecchio continente, facendo emergere il talento di un autore dallo sguardo personale e critico, e perfettamente a suo agio con linguaggio del cinema Crime e di Genere. Il successo e l’ambizione del regista parigino, lo ha condotto in seguito verso un pubblico sempre più vasto e internazionale, realizzando due progetti – forse i suoi due migliori – che hanno vinto il passare del tempo. Ci riferiamo, naturalmente, a Léon e a Il Quinto Elemento, film che ancora oggi rappresentano il punto più alto della carriera di questo cineasta.

Venendo ai giorni d’oggi, il buon Besson, sembra aver conservato di quel periodo così fortunato, solo l’ambizione e il desiderio di platee giganti da corteggiare, e la sua ultima fatica sembra volerlo testimoniare. Costato 200 milioni di dollari, Valerian e la Città dei Mille Pianeti è uno smodato, eccessivo, rumoroso e ‘digitalissimo’ tentativo di dimostrare la crescita espressiva del suo direttore. Besson ha smesso di raccontare qualcosa, qualunque cosa, possa rappresentare d’interesse per sé e per gli altri. L’unico obiettivo è quello di realizzare ineccepibili confezioni, ignorandone il contenuto, ma valorizzandone fino all’estremo la forma.

Incaricati di mantenere l’ordine nel vasto universo, gli agenti Valarian e Laureline fanno squadra sotto le direttive del governo dei territori umani, imbarcandosi in mirabolanti imprese ai confini della galassia. Quando la loro missione li conduce alle porte della città di Alpha, una metropoli rivoluzionaria in continua espansione, e dove esemplari di specie provenienti da diversi angoli dell’universo vivono in un regime pacifico di condivisione del sapere, assistono con i loro occhi ai risultati dell’incredibile progresso tecnologico e scientifico, che emerge dal diffuso benessere della comunità. Tuttavia, dopo secoli di pace e prosperità, qualcuno sta tentando di frenare tale progresso e innescare il crollo dell’intero sistema. Il comandante delle forze umane concede agli agenti sul campo meno di dieci ore di tempo per individuare ed estirpare l’origine della minaccia.

E pensare che il film sembrava essere partito con il piede giusto: splendida la sequenza d’apertura che mostra la creazione di questa città orbitante – anche attraverso l’utilizzo di immagini di repertorio dell’allunaggio ­- mentre accoglie tutti gli esseri dell’universo con una stretta di mano, sulle note di Space Oddity di David Bowie. Sfortunatamente, l’incantesimo si spezza presto, palesando la terribile realtà. L’entrata in scena dei due protagonista abbassa drasticamente le aspettative montate con la sequenza iniziale. Entrambi gli attori scelti, il talentuoso Dane DeHaan e la magnetica Cara Delevingne, appaiono completamente fuori ruolo. Nessuna delle dinamiche da loro affrontate risultano essere credibile: dai momenti d’azione fino a quelli di commedia, passando per una romance che mette in imbarazzo chi osserva. Tuttavia, esteticamente, i due, funzionano ed è questo ciò che interessa al nostro caro Luc: creare un impianto visivo degno di Hollywood – vera mission della sua società di produzione, EuropaCorp – perfino del suo idolo James Cameron.

Ma Besson non è Cameron e si vede fin troppo bene. Non basta, difatti, l’utilizzo esasperato della CGI, il design futurista e il gusto bizzarro per le creature e gli ambienti. La fragilità di questo progetto – adattamento di un fumetto molto noto in Francia – coincide con la sua pretesa maggiore che rende evidente lo stato di forma deludente di uno dei maggiori registi d’Europa. Troppo esile per essere un buon film, troppo pesante e caotico l’approccio alla fantascienza che, negli ultimi anni, sta godendo di una rinascita evidente e matura.

Quando un cineasta non ha molto da dire, non ha bisogni particolari e si rifugia in estetismi sterili, il risultato è quello di un cinema povero. Nonostante tutti i soldi del mondo.

Paolo Gaudio

VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI

Regia: Luc Besson

Con: Clive Owen, Cara Delevingne, Dane DeHaan, Rihanna, Ethan Hawke, John Goodman, Rutger Hauer, Kris Wu, Mathieu Kassovitz, Sam Spruell

Sceneggiatura: Luc Besson

Uscita in sala in Italia: giovedì 21 settembre 2017

Produzione: EuropaCorp, Fundamental Films, Gulf Films

Distribuzione: 01 Distribution

Anno: 2017

Durata: 137’

InGenere Cinema

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