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ROGUE ONE: A Star Wars Story di Gareth Edwards

Quando la Disney ha acquistato la Lucas Film, un brivido ha percorso la schiena di molti di noi. Fu un brivido di entusiasmo, ma anche di terrore. Già, perché lo Studio di Topolino non aveva solo in mente una nuova trilogia – sequel di quella originale – ma anche degli spin-off che potessero raccontare alcune storie mai veramente narrate, eppure molto importanti per l’intero universo delle Guerre Stellari.

Rogue One: A Star Wars Story è il primo di questa serie di film, che inaugura ufficialmente l’era Disney del multi-franchise e che segna il reale superamento del linguaggio e della visione del padre della Galassia lontata, lontana, George Lucas.

Il film racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che intraprendono, in un periodo di conflitto, una missione suicida per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande.

Dietro la macchina da presa c’è Gareth Edwards, regista indie che sa lavorare con le major e – a giudicare dal suo Godzilla – infondere uno sguardo personale in grossi blockbuster dal fandom molto esigente. E anche con questo film, il regista di Monsters, non tradisce la sua fama e coglie l’occasione per realizzare il primo film dell’intera saga di Guerre Stellari che si emancipa da George Lucas e dalla sua idea di cinema.

Ci troviamo di fronte a un film di guerra molto poco ‘stellare’, anzi, ben radicato a terra. Non ci sono jedi, né duelli con le spade laser. Non ci sono le immancabili transizioni a tendina, né – ahimé – le straordinarie musiche di John Williams. Non ci sono nemmeno gli eroi, intesi così come Lucas ci ha abituato ad intenderli, ovvero capaci di azioni grandiose, di salvare tutti e di fare rientro alla base felici e vittoriosi.

No. Niente di tutto ciò è in Rogue One: A Star Wars Story, e per molti versi potrebbe essere un peccato. Tuttavia, a parere di chi scrive, non c’era altro modo per raccontare questa storia, se non quella di non aver paura di fare qualcosa di più sporco e meno fantasy. In fondo, i protagonisti di questa vicenda sono dei reietti, dei traditori, dei cani sciolti senza padroni e un robot rubato e riprogrammato. Non sono diplomatici e non sembrano avere molto rispetto per le gerarchie politiche o militari. Non posseggono nemmeno una grande fibra morale, e concepiscono la “Forza” più come una superstizione che altro. L’unico valore incrollabile che li anima è la speranza. “La speranza è alla base di ogni ribellione”, ripete con orgoglio Cassian Andor, magnificamente interpretato da Diego Luna, e solo la speranza terrà insieme questo ‘mucchio selvaggio’ che perfino contro il parere del consiglio della ribellione, ingaggerà questa missione suicida.

Da qui il secondo tema affrontato da Rogue One: A Star Wars Story, il sacrificio. Per ottenere una possibilità di contrastare i piani scellerati di dominio dell’Impero, questa autentica, sporca e scorretta Suicide Squad – altro che quella posticcia e patetica del filmaccio di David Ayer – dovrà immolarsi e andare incontro alla morte. Questa consapevolezza, spinge il film di Edwards verso il war movie anni ’80, oppure – se vogliamo essere più irriverenti – verso il western oscuro e violento di Sam Peckinpah. Forse, questi spin-off immaginati e voluti dalla Disney per ovvi motivi commerciali, potranno rappresentare – inavvertitamente – una zona “sperimentale” nella quale registi capaci e di talento come Edwards, possano realizzare il proprio film sul tema Star Wars e mostrarci pieghe nascoste e sorprendenti di questo meraviglioso universo. Dopotutto, questa speranza ci appare già l’inizio di una grande rivoluzione.

Paolo Gaudio

ROGUE ONE: A Star Wars Story di Gareth Edwards

Regia: Gareth Edwards

Con: Felicity Jones, Diego Luna, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Ben Mendelsohn, Forest Whitaker, Donnie Yen, Jonathan Aris, Riz Ahmed, Genevieve O’Reilly, Jimmy Smits

Uscita sala in Italia: giovedì 15 dicembre 2016

Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy

Produzione: Lucasfilm, Walt Disney Pictures

Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

Anno: 2016

Durata: 133’

InGenere Cinema

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