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MAURO BIGLINO tra fumetti e DVD

L'invenzione di DioNella lingua del popolo eletto del Creatore, non esiste il termine “Dio”, né esistono la parola e il concetto di “eternità” e di “creazione dal nulla”. Come può, allora, proprio quel popolo, aver piantato le basi di quel testo che sarebbe diventato “sacro” per le civiltà tanto da aver basato su di esso una delle religioni più diffuse e potenti di sempre?

Da anni, ormai, siamo piacevolmente sorpresi dagli studi del biblista Mauro Biglino, turbati dai suoi “facciamo finta” che, per quanto rasentino la fanta-storiografia, non sono mai così strampalati da risultare palesemente finti e, anzi, riescono sempre a lasciare nell’orecchio una sorta di ronzio…

Uno Editori, da sempre a fianco dello studioso nella sua opera, porta negli store due nuove uscite editoriali: Elohim – Gli adamiti, quinto volume dell’adattamento a fumetti dell’opera di “vera” tradizione della bibbia portato avanti insieme al disegnatore Riccardo Rontini e, per la prima volta, un DVD, L’invenzione di Dio – La bibbia non è un libro sacro. Partiamo da quest’ultimo.

L’edizione di pregio, distribuita da Uno Editori in collaborazione con Macro Video, si presenta come una confezione in cartonato, che riprende le grafiche delle ultime pubblicazioni di Biglino. Al suo interno un DVD in confezione amaray, con cover che riproduce quella del cartonato esterno e un booklet, un piccolo volumetto, appendice degli studi finora pubblicati [di cui trovate ampie recensioni digitando il nome dell’autore all’interno dell’apposito spazio di ricerca nel nostro portale], che amplia di poco quanto già esplicato ma, attraverso qualche nuovo input e una serie assai serrata di domande, espone gli spunti che, probabilmente, saranno meglio analizzati nei prossimi volumi in lavorazione.

Nel DVD L’invenzione di Dio, due inserti video: una conferenza e un’intervista esclusiva. La prima testimonia, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto Biglino riesca ad essere assolutamente connesso al fruitore dei suoi studi e ragionamenti, che sia questi lettore o ascoltatore.

Il suo parlare, ancor più dello scrivere – anche grazie alla materia “umana” e allo stesso tempo “universale” di cui tratta –  riesce a creare immediatamente un territorio comune in cui confrontarsi e acquisire dei sani dubbi su ciò che si dovrebbe conoscere come assioma stesso della vita [per quanto riguarda il credente], ma che Biglino stravolge con semplicità e accurati studi, tentando di arrivare [facendo finta] a verità nascoste che probabilmente potrebbero portare a galla un enorme inganno perpetuato ai danni dell’umanità. Di conferenze l’autore di L’invenzione di Dio ne ha macinate davvero tante, negli ultimi anni, e chi scrive ha anche avuto il piacere di organizzarne una durante una passata edizione del Fantafestival di Roma, ma, nonostante su piattaforme come Youtube sia possibile trovare i video di numerosi dei suoi interventi, vale comunque la pena acquistare il DVD Uno Editori, non fosse altro per il secondo e davvero provocatorio contenuto, l’intervista esclusiva, di cui preferiamo non anticiparvi nulla.

elohim-gli-adamitiIl viaggio di Adamo ed Eva dopo la cacciata dal giardino-laboratorio dell’Eden, ha il via nel quinto volume di Elohim, Gli Adamiti, appunto: gli Elohim stanno procedendo con l’installazione di gruppi di Homo Sapiens nelle varie parti del pianeta a loro assegnate. Per la razza di uomini ancora poco sviluppata, i visitatori sono degli esseri superiori da venerare e servire, e da questi potenti sconosciuti i primi uomini imparano le tecniche che permetteranno la stessa nascita della “cività”.

Adamo ed Eva, intanto, abbandonati a loro stessi dopo essere stati accusati di aver tradito la fiducia dei creatori, stanno per dare alla luce il loro primogenito. Poco prima del parto scoprono di avere ancora un “angelo custode” che decide di continuare a preoccuparsi della loro incolumità: la razza degli adamiti, evidentemente, è troppo importante per abbandonarla alla deriva tra i barbari Sapiens.

Un numero un po’ “di mezzo”, questo volume cinque che narrativamente lascia un senso di un eccessiva dilatazione dei fatti narrati che, probabilmente, fanno da preludio ad una svolta drammaturgica anticipata dall’ultima sequenza che chiude la ri-raccontata vicenda di Caino e Abele.

Luca Ruocco

 

InGenere Cinema

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