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L’ULTIMA PAROLA – La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach

ultima-parola1Siamo negli anni ’40: Dalton Trumbo [Bryan Cranston] è uno sceneggiatore hollywoodiano di successo e di grande talento, ma i suoi ideali, in particolar modo l’appartenenza al Partito Comunista degli Stati Uniti, destano l’attenzione di alcune personalità anti-sovietiche, come la giornalista “gossippara” Hedda Hopper [Helen Mirren] e la star John Wayne [David James Elliot]. Chiamato a testimoniare di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane [HUAC – House Un-American Activities Committee] per le sue opinioni politiche, insieme ad alcuni suoi colleghi dalle simili ideologie, Trumbo si rifiuta di rispondere alle domande che gli vengono poste e per questo motivo viene condannato a scontare anni di reclusione.

Dopo la sua scarcerazione, tutti i più importanti studi di Hollywood si rifiutano di farlo lavorare, e lo scrittore si ritrova presto con poche risorse finanziarie ed è costretto a vendere la sua casa. Oltre a questo, Trumbo viene emarginato da colleghi e vicini e l’unico modo per continuare a scrivere sceneggiature è di farlo sotto pseudonimo e per film a basso costo prodotti da Frank King [John Goodman]. Negli anni successivi, Dalton Trumbo prosegue con difficoltà il suo operato, continuando a difendere il suo pensiero e il suo credo, in attesa del sincero riconoscimento del suo genio e della fine di uno dei periodi più bui della storia hollywoodiana.

ultima-parola3L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo è una pellicola sul credo politico, sulla libertà di parola, sulla repressione delle opinioni altrui nell’era del maccartismo, in una Hollywood sotto continua osservazione del governo americano. Alla regia troviamo Jay Roach, che con questo film afferma la sua volontà di cambiare genere, passando da commedie il più delle volte demenziali [i vari Austin Powers, ad esempio] a pellicole di più seria argomentazione.

ultima-parola2Oltre al bravissimo e brillante Bryan Cranson, la pellicola gode di ottimi attori, tra i quali l’indimenticabile John Goodman nel ruolo del produttore Frank King. A vedere il film, si ha l’impressione che la scelta di quest’ultimo sia dovuta a Il grande Lebowski: proprio come per il personaggio di Walter Sobchak, vi è una scena in cui Goodman inizia a spaccare tutto ciò che gli è intorno, ma se nel film dei fratelli Coen l’oggetto della sua ira era un’auto, in un puro momento di follia, qui lo fa per una giusta causa, difendendo Trumbo e la sua casa di produzione dalle minacce di un funzionario dell’HUAC.

ultima-parola4Notevole anche la scelta di Dean O’Gorman nei panni di Kirk Douglas, dove quasi si fatica a capire se si tratta di lui o del vero attore in scene in bianco e nero o in fotogrammi alternati a quelli di Spartacus di Kubrick.

Un buon film su una storia ancora attuale. Una pellicola su una personaggio di brillante intelligenza che contribuì a porre fine alle liste di proscrizione e che con tenacia e sacrificio riuscì a venirne fuori vincendo anche due Oscar. Una rappresentazione dell’America in uno dei suoi periodi spesso ignorati, con buona interpretazione degli attori, protagonisti e non.

Luca Pernisco

L’ULTIMA PAROLA – La vera storia di Dalton Trumbo

3 Teschi

Regia: Jay Roach

Con: Bryan Cranston, Diane Lane, Helen Mirren, Louis C.K., Elle Fanning, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Alan Tudyk, Dean O’Gorman, Christian Berkel

Uscita sala in Italia: giovedì 11 febbraio 2016

Sceneggiatura: John McNamara

Produzione: ShivHans Pictures, Groundswell Productions

Distribuzione: Eagle Pictures

Anno: 2015

Durata: 124’

InGenere Cinema

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