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THE HATEFUL EIGHT di Quentin Tarantino

the-hateful-eight-1L’ottavo film di Quentin Tarantino arriva nelle sale italiane, in digitale e nell’imperdibile versione Ultra Panavision in 70mm, con circa venti minuti extra, in proiezione al Teatro 5 di Cinecittà, a tre anni di distanza dal precedente western Django Unchained.

Con The Hateful Eight, il regista di Pulp Fiction rimane [apparentemente] ancorato ad uno script d’ambientazione western, compiendo un altro deciso passo nel suo personale racconto romanzato della storia americana, dopo un primo tentativo fatto con Bastardi senza gloria [2009] e uno più evidente nel meno riuscito Django del 2012.

A qualche anno dalla fine della Guerra Civile Americana, una diligenza condotta da O.B. [James Parks] con sopra il rude cacciatore di taglie John Ruth [Kurt Russell], la latitate da poco catturata Daisy Domergue [Jennifer Jason Leigh], il maggiore Marquis Warren [Samuel L. Jackson], un ex ufficiale di colore dell’Unione divenuto abilissimo cacciatore di taglie, e Chris Mannix, il sedicente nuovo sceriffo della città di Red Rock, si muove negli invernali paesaggi del Wyoming, completamente coperti da un manto di neve bianca.

La loro meta, la cittadina di Red Rock, non è distante, ma una forte bufera di neve li costringe a cercar riparo nell’emporio di Minnie. All’interno del rifugio nessuna traccia della proprietaria e dei suoi collaboratori: al loro posto alcuni ospiti caratterizzati in modo assai accentuato, così come i nuovi arrivati: Bob [Demián Bichir], un messicano che dice di essere stato incaricato da Minnie di badare a quel posto; il boia Oswaldo Mobray [Tim Roth], il cowboy Joe Cage [Michael Madsen] e un anziano generale confederato, Sanford Smithers [Bruce Dern].

the-hateful-eight-4The Hateful Eight prende corpo proprio all’interno delle quattro mura dell’emporio: il gruppo eterogeneo di sconosciuti è costretto dalla bufera ad una lunga convivenza. E l’unica cosa chiara sin da subito allo spettatore è che, all’interno di quel piccolo spazio abitativo, ogni personaggio potrebbe essere esattamente l’opposto di quello che dice di essere, nonostante Tarantino si dimostri ancora una volta abilissimo nel dilungarsi a dismisura coi preliminari.

Il primo dei due blocchi di cui il film è costituito viene impiegato come un lungo incipit assai corposo: Tarantino, da padrone di casa, usa con comodo tutto il tempo utile per presentare assai nei dettagli ogni personaggio, per fissare nel terreno i paletti con i riferimenti alla storia e al Genere di partenza: quel western atipico, che così dipinto di bianco riporta alla mente Il grande silenzio di Sergio Corbucci.

Un Genere che all’interno dell’emporio di Minnie, trova il calore e la giusta atmosfera per portare a termine la mutazione in atto: parola dopo parola, i personaggi di The Hateful Eight trasportano lo spettatore all’interno di un film giallo dalla struttura classica alla Dieci piccoli indiani.

Ma al regista di Knoxville non basta: la sua abilità nel mescolare Generi e stilemi gli permette di non fermarsi alla prima metamorfosi, mettendo in atto una vera e propria rivoluzione tra primo e secondo tempo, macchiando il suo secondo western anche di horror, di splatter, e di grottesco, arrivando a confezionare un film completo e maturo con evidenti rimandi a due titoli apparentemente assai lontani dal seminato in cui The Hateful Eight è germogliato: il film d’esordio di Tarantino, Le iene, e La cosa, il capolavoro di John Carpenter.

the-hateful-eight-3Il film brilla dell’ossessiva attenzione di Tarantino per i particolari più bizzarri che, ripetutamente portati all’attenzione dello spettatore, diventano dei veri e propri tormentoni: la porta del rifugio che, per rimanere chiusa, deve essere fermata con chiodi e due assi di legno ogni volta che viene aperta, per citare il più “martellante” della pellicola.

Ciliegina sulla torta, poi, un cast eccellente di attori capaci di diventare, nelle giuste mani, personaggi caratterizzati in modo assai appariscente: da Samuel L. Jackson e Kurt Russell, alla imbruttita e deformata protagonista femminile Jennifer Jason Leigh, fino agli eccentrici Tim Roth e Michael Madsen. A chiudere il cerchio, le musiche del maestro Morricone, autore della colonna sonora.

Che gran ritorno in sala…

Luca Ruocco

THE HATEFUL EIGHT

4 Teschi

Regia: Quentin Tarantino

Con: Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demian Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern

Uscita in sala in Italia: giovedì 4 febbraio 2016

Sceneggiatura: Quentin Tarantino

Produzione: The Weinstein Company

Distribuzione: 01 distribution

Anno: 2015

Durata: 188’ [versione Ultra Panavision 70mm], 167’ [versione digitale]

InGenere Cinema

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