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REVENANT – Redivivo di Alejandro González Iňárritu

revenant_1Alejandro González Iňárritu ritorna sul grande schermo dopo l’Oscar di Birdman o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza, film girato interamente in piano sequenza [o così lui ci ha fatto credere] che non solo ha riportato alla ribalta un attore meraviglioso come Michael Keaton, ma che ha anche reintrodotto un concetto che con il tempo e l’uso massiccio della computer grafica si stava perdendo: parliamo del cinema inteso non solo come monumentale opera visiva, non solo come mero intrattenimento per le masse, ma anche come  sfida con sé stessi e superamento dei propri limiti.

In Revenant questo concetto viene portato alle estreme conseguenze: lo spettatore, infatti, non solo viene rapito dalle immagini suggestive fotografate in maniera possente dal maestro Emmanuel Lubezki, che già aveva collaborato con Iňárritu e con Terence Malik, ma può vivere in prima persona la sensazione di stenti, scoramento e soprattutto freddo che può aver provato la troupe e il cast artistico che ha girato il film tra il Canada e la Terra dei Fuochi.

La storia è molto semplice e trae spunto, con qualche modifica, dalle vicende narrate nel libro di Michael Punke basate sulla storia vera di Hugh Glass, cacciatore di pelli. Siamo nel 1823 ancora prima della corsa all’oro e del mito della frontiera e un gruppo di cacciatori di pelli è costretto ad abbandonare la navigazione del fiume Grand per tornare a piedi al proprio fortino.

revenant_2Glass [Leonardo Di Caprio] è una presenza importante per il suo gruppo in quanto non è solo un punto di riferimento nella caccia e nella concia delle pelli,ma anche nella conoscenza di quei luoghi impervi ed è uno dei pochi in grado di guidare agevolmente il suo gruppo per far ritorno a casa. Egli non solo conosce bene quelle zone, ma essendosi unito con un’indiana Pawnee, è padrone anche degli usi e dei costumi e del linguaggio di quell’etnia.

Dopo la morte di sua moglie egli decide di portare con se nella spedizione suo figlio Hawk. Trovandosi inavvertitamente vicino alla tana di un’orsa grizzly e dei suoi cuccioli, Glass, subisce l’attacco mortale di quest’ultima e si ritrova in fin di vita, dopo aver ucciso l’animale in una delle sequenze più mozzafiato dell’intero film.

A questo punto il capitano Andrew Henry [Domhnall Gleeson] è costretto a prendere una decisione importante: scegliere se tentare di salvare Glass, rallentando così l’intero gruppo rendendolo vulnerabile ad altri attacchi da parte degli animali della zona o peggio ancora da parte dei pellerossa, oppure lasciare che qualcuno si occupi di Glass e consentire agli altri di fare ritorno a casa. Decide di optare per la seconda ipotesi e promette un premio in danaro a chi si occuperà del compagno mettendo a rischio la propria sopravvivenza.

revenant_3Rimangono con lui suo figlio Hawk, che non lo abbandonerebbe per nulla al mondo, John Fitzgerald [Tom Hardy], cinico senza scrupoli interessato solo ad agguantare più grana possibile non facendosi troppi problemi sul come ottenere il danaro e il giovane Jim Bridger [Will Poulter].

Una storia semplice dicevamo come quelle che in qualche modo riguardavano la frontiera, ma più che ispirarsi ai classici del western, il regista messicano si rifà a Fitzcarraldo [Werner Herzog], Apocalypse Now [Francis Ford Coppola] e Dersu Uzala [Akira Kurosawa], riversando in questa pellicola tutto il cinismo ma al tempo stesso la poeticità e la filosofia che solo un uomo al confine tra la vita e la morte, disperso nella sua solitudine può regalare al pubblico. La lunghezza della pellicola è giustificata solo dalla messa in scena di questa sfida che ha come teatro dei luoghi meravigliosi e in più momenti si avverte quasi la sensazione di trovarsi di fronte ad un documentario della National Geographic.

revenant_4Viene da chiedersi se effettivamente Di Caprio fosse l’attore giusto per interpretare Glass che, nonostante la sua immensa bravura, viene messo di gran lunga in ombra dal suo validissimo collega Tom Hardy. Parliamo comunque di due giganti della recitazione per cui in questo caso il confine tra bravura e gusto personale sono molto labili. Quello che è giusto notare è l’impegno e il gusto della sfida di fare cinema che ancora muove persone come Iňárritu o altri registi [come Tarantino o J.J. Abrams], che hanno deciso di mollare il pedale della computer grafica abbracciando la sfida che comporta affrontare determinate location o, in alcuni casi, fare un ritorno alla vecchia e cara pellicola.

Paolo Corridore

REVENANT – Redivivo

3.5 Teschi

Regia: Alejandro González Iňárritu

Con: Leonardo Di Caprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter

Uscita in sala in Italia: sabato 16 gennaio 2016

Sceneggiatura: Alejandro González Iňárritu, Mark L. Smith

Produzione: New Regency Production, RatPac Entertainment

Distribuzione: 20th Century Fox

Anno: 2016

Durata: 156′

 

 

InGenere Cinema

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