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ASSOLO di Laura Morante

assolo-1La commedia da sempre predilige la crisi; che sia quella dei valori, quella di mezza età, o quella esistenziale poco importa, l’importante è che metta l’essere umano nelle condizioni di interrogarsi sulla propria condizione e sul proprio destino, intraprendendo la via della leggerezza.

Sullo spettatore sortisce un effetto interessante perché da un lato lo si spinge a chiedersi se effettivamente il ritratto della persona rappresentata sul grande schermo corrisponda al suo, e dall’altro gli consente di ridere e sdrammatizzare giocando sulla sua condizione e su quelle imperfezioni che rendono la personalità di un individuo irripetibile. Unico neo è la possibilità di rimanere colpiti dalla sua spietata analisi.

Flavia [Laura Morante] è una donna che vive di luce riflessa, sembra sempre alla ricerca di qualcuna da criticare ma, nello stesso tempo, da ammirare. Allo stesso modo è alla continua ricerca di un modello maschile al quale ancorarsi, chiedendogli delle sicurezze che nessuno potrà mai darle in toto.

Per cui la protagonista passa la sua esistenza in balia delle onde dell’indecisione, rendendosi conto che, a più di cinquanta anni, è una donna incapace di rimanere sola, ma questo non è il suo unico handicap: Flavia sembra incapace anche di intessere delle relazioni che siano fondanti su radici sane, in modo da consentir loro il fiorire un rapporto duraturo.

assolo-2Nel suo universo fatto sostanzialmente di molta noia e tempo per piangersi addosso la donna si divide tra il tentativo di prendere la patente, non riuscendoci mai, fare massaggi con una terapeuta [Donatella Finocchiaro] che le consiglia di riscoprirsi come donna appropriandosi del proprio corpo esplorando l’universo dell’autoerotismo.

In tutto questo ha il tempo di tediare una saggia psicologa [Piera Degli Esposti] con il suo egocentrismo, riuscendo miseramente nel tentativo di trovare una quadra nella sua vita sconclusionata.

A completare il quadro anche la componente maschile non è da meno: con due ex-mariti che non riescono a separarsi completamente da lei ma che, di fatto, non possono pensare neanche lontanamente di avere con Flavia una qualsivoglia parvenza di rapporto normale.

assolo-3Abbiamo detto che la commedia è cinica, ma quello che traspare nell’opera seconda della Morante è tutto il patetismo per questa figura femminile che fondamentalmente naviga a vista, perché vede tutte le sue illusorie certezze crollarle addosso e, fondamentalmente, questo film ricalca fedelmente la psicologia del personaggio che vi alberga.

Infatti, il film presenta uno spaccato di vita, in chiave ironica e in certi momenti anche divertente, di quella che è l’odierna crisi di mezza età femminile ma, al contempo, non prende una decisione, decide di abbozzare una sequela di situazioni non volendo, per scelta registica, approfondirne nessuna.

Il film è stato scritto, diretto e interpretato dalla stessa Laura Morante che trae ispirazione da quelli che sono i suoi punti di riferimento [Buñuel in primis, ma troviamo anche Woody Allen, un po’ del vittimismo dei compianti film con protagonista Monica Vitti e altri ancora magari]. Se avesse compiuto un’opera meno autoriale ma si fosse lasciata contaminare da un punto di vista esterno al suo, magari il suo film sarebbe risultato più solido.

Paolo Corridore

ASSOLO

2 Teschi

Regia: Laura Morante

Con: Gigio Alberti, Angela Finocchiaro, Laura Morante, Carolina Crescentini, Piera Degli Esposti, Antonello Fassari, Marco Giallini, Francesco Pannofino, Filippo Tirabassi, Lambert Wilson

Uscita in sala in Italia: martedì 5 gennaio 2016

Sceneggiatura: Laura Morante

Produzione: Cinemaundici, Ela Film

Distribuzione: Warner Bros.

Anno: 2016

Durata: 97′

InGenere Cinema

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