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THE CHOICE, THE TASTE OF SURVIVAL e INNSMOUTH

thechoice1The Choice è l’ultima fatica cinematografica della regista, attrice e sceneggiatrice di origine pugliese, Annamaria Lorusso, nota soprattutto per altri due cortometraggi vincitori di svariati premi a livello internazionale, Ombre nella memoria e Il tempo di un respiro.

Con questo suo nuovo lavoro, la regista porta sullo schermo un thriller psicologico, scritto dalla stessa Lorusso, nel quale troviamo Eric [Roberto D’Antona], il protagonista è un uomo disperato, con un senso di colpa che pesa come un macigno e che non smette di dargli il tormento. Eric si ritrova catapultato in un viaggio tra erotismo, follia e violenza. Un viaggio nella propria anima, dove si troverà davanti ad un bivio: dover scegliere tra la vita e la morte.

In questo film tutto funziona alla perfezione, dalle interpretazioni dei protagonisti [Roberto D’Antona, Michael Segal e la stessa Annamaria Lorusso] all’ambientazione, passando per la sublime fotografia di Stefano Pollastro, che anche co-produttore del film, e le suggestive musiche di Olsi Baba.

THE CHOICE

4.5 Teschi

the-taste-of-survival1Davide Pesca è un regista molto noto agli appassionati di horror, grazie a numerosi cortometraggi, due film e svariati documentari, oltre ad essere anche effettista, esperto di make up e cantante. Il suo ultimo cortometraggio, The Taste of Survival è un omaggio al filone cinematografico post-atomico degli anni ’80.

Il film è ambientato in un futuro non meglio precisato, 27 anni dopo il tracollo globale durante il quale feroci cataclismi e le radiazioni che hanno trasformato la Terra in un cumulo di macerie, sterminando milioni di persone. I pochi sopravvissuti di sono ritrovati a lottare con un virus sconosciuto venuto giù dal cielo insieme alle piogge acide che trasforma gli uomini in belve sanguinarie. Pochi si sono risultati immuni al virus e per loro è divenuta una questione di sopravvivenza.

the-taste-of-survival2The Taste of Survival si apre con delle animazioni di stampo fumettistico, opera di Giorgio Crodaro, che fungono da raccordo tra l’antefatto e il film, nel quale troviamo una ragazza che cerca di sfuggire a tre inseguitori che alla fine riusciranno a prenderla per abusare di lei. In suo soccorso sembra arrivare un uomo…

Bella l’ambientazione, belle le animazioni di apertura, bello il make up e la fotografia, ma quello che non convince di The Taste of Survival è tutto il resto. Un lavoro ben confezionato che manca però di originalità all’interno di un Genere, quello post-apocalittico, che ormai sembra essere stato spremuto del tutto.

THE TASTE OF SURVIVAL

2 Teschi

innsmouth1Già dal titolo è facile capire di cosa tratti questo corto. Innsmouth è la cittadina immaginaria creata da H.P. Lovecraft, un villaggio costiero del Massachusetts, situato tra le altrettanto immaginarie cittadine di Newburyport e Arkham. Il nome della cittadina di Innsmouth compare per la prima volta nel racconto La maschera di Innsmouth.

Le opere di Lovecraft sono state fonte di ispirazione per molti e lo è stato anche per Izzy Lee, attrice, regista e sceneggiatrice, insieme a Francesco Massaccesi, del cortometraggio.

Il film si apre con un caso di omicidio sul quale sta lavorando la detective Olmstead [Diana Porter]: il cognome riprende quello di Robert Olmstead, protagonista e narratore del racconto di Lovecraft. Un omicidio misterioso. All’interno della casa, la detective troverà una foto che ritrae la vittima insieme ad una donna misteriosa e l’indicazione della località dove la foto è stata scattata: Innsmouth.

Ed è proprio da Innsmouth che iniziano le indagini della detective Olmstead. Indagini che la porteranno a fare la conoscenza, obbligata, di Alice Marsh [Tristan Risk]: il capitano Obed Marsh, nel racconto di H.P. Lovecraft, fondò ad Innsmouth l’Ordine Esoterico di Dagon, una divinità marina. La detective non immagina che quell’incontro porterà in una sola direzione, la sua morte.

innsmouth2Innsmouth è un film tutto al femminile, ad eccezione di due comparse maschili. Scelta che va in direzione completamente differente da quello che era l’universo di H.P. Lovecraft, dominato soprattutto da personaggi maschili.

Nel cast, oltre a Diana Porter e Tristan Risk, anche la stessa regista, Izzy Lee, ma è fuori dubbio che proprio Risk con il suo fascino e attraverso l’interpretazione di un personaggio misterioso, riesca a rubare la scena agli altri.

Un cortometraggio interessante, che può essere una buona base per un film, con una buona fotografia, curata da Bryan McKay e degli ottimi effetti speciali, opera di Vera Schränkung.

INNSMOUTH

4 Teschi

Filippo Pugliese

InGenere Cinema

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