Cominciamo dall’apice e, questa volta, un cult c’è…
Wallace [Justin Long] e Teddy [Haley Joel Osment] sono i due podcaster di un fortunato fortmat web dal taglio demenziale.
Ed è proprio durante una delle loro trasmissioni che Wallace decide di partire per il Canada in cerca del protagonista di un video amatoriale in cui un giovane decisamente imbranato riesce a tranciarsi di netto una gamba mentre gioca con una katana.
Giunto sul posto, però, il podcaster scoprirà suo malgrado di non poter intervistare lo sfortunato Kill Bill Kid che, nel frattempo, colto da una feroce depressione dovuta alla perdita della gamba e alla valanga di insulti piovuti dal web, ha deciso di togliersi la vita.
Per non rischiare di gettare al vento viaggio e giorni di lavoro, il giovane decide di seguire l’istinto e, scovato in un bagno pubblico uno strano annuncio, si mette subito in auto per raggiungere un anziano avventuriero che, dopo una vita passata in mare, si è ritirato nella sua magione desideroso di raccontare le sue mille avventure a chiunque avesse voluto contraccambiare il favore con un po’ di compagnia.
Proprio da questo incontro prende corpo la commedia horror Tusk, ultimo film di Kevin Smith, una versione grottesca e ancor più incredibile di The Human Centipede, in cui il vecchio folle [Michael Parks] si scoprirà essere rimasto segnato da una drammatica esperienza di naufragio, vissuta al fianco di un unico confortevole compagno: un tricheco. Una volta tornato nella civiltà, l’uomo ha ossessivamente cercato di ricreare chirurgicamente l’amico animale, partendo da un’altra specie animale, eticamente tutt’altro che corretta: l’uomo.
Tramite un sapiente uso di amputazioni, protesi e operazioni ricostruttive, il folle mad doctor è più che mai risoluto nel suo voler riabbracciare l’amico zannuto, per rispondere finalmente alla domanda che da sempre affligge l’umanità: “E’ l’uomo, in verità, un tricheco dentro di sé?”.
Smith non si adagia nel torture porn, che pure avrebbe prestato spalla alla demenzialità insana del plot, ma decide di soffermarsi più sull’effetto delle operazioni che sull’atto violento in sé, per fotografare una metamorfosi del protagonista che da rompiscatole magro e baffuto si trasforma in un puzzle di carne umana dalla forma simile a quella dell’agognato tricheco.
Nel cast anche un sempre sopra le righe Johnny Depp, nei panni di uno stralunato investigatore, da anni sulle tracce del folle omicida.
Nel DVD Sony Pictures distribuito in italia da Universal, il commento audio dell’autore, un podcast animato che racconta la storia di partenza da cui Smith ha sviluppato il film, e alcune scene eliminate [tra cui una ibrida di animazione e real action, che racconta proprio la storia del naufragio e dell’incontro con il tricheco].
Ah, sì. Tusk è di certo cult!
Andiamo avanti con Vampire Party, di Stephen Cafiero e Vincent Lobelle. Si tratta di una commedia franco-belga del 2008, che racconta di un trio – formato da un ragazzo e due amiche – particolarmente propenso ad intrufolarsi all’interno di feste private, banchetti ed eventi vip. Quando una delle due giovani viene invitata ad una misteriosa festa all’interno di un castello, il ragazzo cerca in tutti i modi di recuperare altri due pass.
Una volta giunti a destinazione, però, i tre capiranno di essersi auto-invitati alla festa sbagliata: quella di un gruppo di vampiri che ben presto inizia a banchettare con gli ospiti umani. I tre, affiancati da un dentista e da uno strano personaggio incontrato sul posto, faranno di tutto per non trasformarsi nel piatto di portata.
Parodia del vampire movie, Vampire Party si dimostra per lo più funzionale, anche se non cerca in nessun modo di dimostrare originalità: i vampiri protagonisti sono costruiti proprio seguendo l’iconografia più classica, tentando di metterne in ridicolo caratteristiche e debolezze. Nota a favore è, di certo, la grana dell’ironia utilizzata, che non si fa mai grossolana e volgare come nelle tante commedie horror di stampo americano; peccato per lo sviluppo della trama che, in più punti, lascia spazio a momenti morti e di scarso interesse. Abbastanza divertente e guardabile, sì, ma non cult.
Distribuito da Nuova Alfabat, Vampire Party non presenta extra, nell’edizione DVD, fatta accezione per il trailer e la gallery fotografica.
Con Obiettivo mortale, Dominic James firma un thriller abbastanza piacevole, ma non brillante né per quanto riguarda la realizzazione, né per quel che concerne originalità e sviluppo della trama.
Una coppia in crisi, per cercare di rimettere in piedi il proprio rapporto, parte per un viaggio nella Repubblica di Santiago.
Proprio negli stessi luoghi, da qualche tempo, un feroce assassino sta massacrando vittime scelte in modo del tutto casuale, bruciandone poi i corpi per rivivere, in maniera distorta e malata, l’incidente che lo aveva sfigurato anni prima, rendendolo mostruoso e inquietante.
La freddezza con cui tampina le sue future vittime, i suoi silenzi, i meccanici gesti con cui compie gli omicidi e dà poi vita alle fiamme che consumano i corpi, lo rendono ancor più spaventoso.
La coppia in vacanza si troverà, suo malgrado, sulla stessa strada del killer, ma i due giovani non si daranno per vinti, dimostrandosi delle prede davvero dure da catturare.
Né buono né cattivo, Obiettivo mortale – Blind Spot procede come il suo serial killer, freddo e inarrestabile, ma di emozioni riesce a regalarne ben poche.
Il peggiore dei quattro titoli, e di certo lo [s]cult del gruppo, è Danika, di Ariel Vromen.
Marisa Tomei è una giovane madre iperprotettiva che, dopo esser stata tradita dal marito con la babysitter dei loro bambini, e aver deciso di perdonarlo, cade in un brutto periodo di depressione.
L’uomo tenta in tutti i modi di tenerla su di morale, ma Danika non riesce più a ritrovare la luce di un tempo e, anzi, i difetti del suo carattere sembrano accentuarsi, fino all’insorgere di sempre più presenti incubi premonitori che riguardano tutti i componenti della sua famiglia.
Visioni catastrofiche che finiranno per rovinare le sue notti e, poco a poco, il rapporto con i membri della sua famiglia e la sua sanità mentale.
La storia e la messa in scena sa tanto di film di TV, e nel momento clou [con l’avanzare degli incubi] tutto si fa davvero troppo disordinato.
Il rapporto tra realtà e mondo immaginato/premonizione non riesce a creare quel senso d’angoscia cercato dal regista e voluto dalla storia, e l’apprensione sempre crescente della madre finisce per esplodere in un involontario senso di grottesco che fa saltare in aria tutta l’operazione.
Il DVD è privo di extra.
Luca Ruocco
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TUSK
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Kevin Smith
Con: Michael Parks, Justin Long, Halley Joel Osment, Genesis Rodriguez
Durata: 97’
Formato: 16:9 – 2.40:1
Lingua: Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Sony Pictures Home Entertainment
Extra: Commento del regista/sceneggiatura Kevin Smith; Podcast animato; Scene eliminate
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VAMPIRE PARTY
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Stephen Cafiero, Vincent Lobelle
Con: Patrick Mille, Frédérique Bel, Julie Fournier, Vincent Desagnat
Durata: 85’
Formato: 16:9
Lingua: Italiano Stereo
Distribuzione: Nuova Alfabat [www.nuovaalfabatdistribuzioni.it]
Extra: Trailer originale; Galleria fotografica
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OBIETTIVO MORTALE
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Dominic James
Con: Karine Vanesse, Sébastien Huberdeau, Peter Miller
Durata: 78’
Formato: 16:9 – 2.35:1
Lingua: Italiano 5.1 DTS; Italiano, Inglese 5.1 Dolby Digital
Distribuzione: Koch Media [www.kochmedia.it]
Extra: Trailer
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DANIKA
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Ariel Vromen
Con: Marisa Tomei, Hannah Marks, Guy Camilleri
Durata: 80’
Formato: 16:9
Lingua: Italiano Stereo
Distribuzione: Nuova Alfabat [www.nuovaalfabatdistribuzioni.it]
Extra: /